Matteo, lettore gentile e paziente, mi chiede un parere sul caso Destro. Un caso banale, non epocale come strillato da qualche parte. Tipicamente italiano nella dinamica, contorta, e nelle reazioni, tribali. La squalifica è normale, non costituisce un viscido compromesso tra moviola in differita e prova tv (a proposito, che differenza c’è?). Nel merito:
1) Perché non è epocale. Otto dicembre 2012, Roma-Fiorentina 4-2. Olivera commette un fallo su Pjanic e, da terra, lo calpesta. L’arbitro, Banti, coglie la prima scorrettezza – e ammonisce il reprobo – non la seconda. Scatta la prova tv. Il giudice sportivo, allora come oggi Gianpaolo Tosel, infligge tre giornate di squalifica a Olivera. Il «Corriere dello Sport-Stadio» scioglie serenate sotto il «balcone» del magistrato: verdetto esemplare.
2) Al Sant’Elìa l’arbitro, Massa, punisce con una punizione a favore del Cagliari la prima infrazione (trattenuta di Destro) ma non la seconda (sbracciata dell’attaccante), salvo poi ammonire Astori per reazione. Prova tv. E, in attesa del ricorso, tre giornate di squalifica.
3) I dirigenti della Roma dicono: già domenica sera, Massa ci aveva garantito di non aver ravvisato nulla di significativo. Per questo, «eravamo tranquilli». Al supplemento di indagine richiesto da Tosel, il direttore di gara ha ribadito lo stesso concetto. La chiave resta Massa: non ha visto il «colpo» di Destro o l’ha considerato «non significativo»? Da Cagliari-Roma a Milan-Chievo. Calcetto di Frey a Balotelli. Provvedimenti, zero. Prova tv. Tosel interroga via e-mail l’arbitro, Giacomelli. Risposta: «Non ho rilevato nulla di rilevante». Traduzione: gli è sfuggito il gesto, tre giornate di squalifica. In secondo grado, gli avvocati del Chievo rovesciano la frase: lo ha valutato «non rilevante». Vincono loro: squalifica cancellata.
4) Per la cronaca, e per la storia, siamo già al 12° caso di prova tv nel corso della stagione. Allarme rosso.
Comunque, la vicenda di destro denuncia che qualcosa nel “tappetino” sardo non sia andato per il verso giusto.
Il diavolo fa le pentole, ma si dimentica i coperchi.
Totti e De Rossi, a sportività possono solo dare delle lezioni a quelli della seconda squadra di Milano. Il livello è quello.
Comunque Gentile Beck, non le sembra stucchevole che la società A.S.Roma che ha in rosa almeno 2 elementi che da sempre si sono contraddistinti per calci, pugni e sputi annunci in modo aggressivo il ricorso senza nemmeno condannare l’ episodio in se e magari annunciare una multa per il calciatore? Ricordiamoci che la Juventus l’anno passato multò Pogba per lo sputo in Juve-Palermo (mi sembra ad Aronica) e anche in passato, soprattutto nell’ era Moggi, c’era tolleranza zero per questo genere di cose.
Roma, adesso togliete la squalifica a Destro
Nessuno vuole giustificarlo, la manata ad Astori c’è, non è un comportamento corretto. Ma sarebbe sbagliato anche colpevolizzarlo oltre misura, è stato un colpo ma non lesivo.
di Edmondo Pinna Corsport del 09/04/2014
In pratica non l’ha ucciso, e dunque non dovrebbe essere squalificato.
ok, ma io sono per cambiarla eh (in linea generale) se ci sono gli elementi.
Ad esempio su Buffon ho molto moderato la mia idea di fondo.
Qualcuno diceva che solo le mucche non la cambiano (ammesso che sia vero).
Gentile Luca, se cambia idea…
Beck, ma che la Juve rubi è lapalissiano. E noi ne siamo orgogliosi. ;-)
cosa ?
Gentile Luca, guai a lei…
ah, il calcio, si , bè come disse Menotti, credo che Mourinho è calcisticamente morto la sera della “manita”.
può sbraitare quanto vuole ad uso e consumo di menti deboli, e riempire come gli pare i suoi conti in banca… ma siccome è un uomo intelligente, molto intelligente, lui lo sa bene!!