Sono sincero: come (domenica delle) Palme, speravo meglio. Un paziente mi informa che, sulla prima del «Corriere della Sera», c’è un pezzo di Aldo Grasso. Evviva, gli rispondo. Mi soffia poi il contenuto (Wanda, Icardi, Maxi Lopez) e mi cadono i polpastrelli. Lei quoque, professore.
Per fortuna, mi soccorre Federico Buffa. Non ho seguito la puntata di ieri sera, sui Mondiali. Non persi, in compenso, il battesimo sul «Maracanazo» del 1950. Fuoriclasse assoluto, l’avvocato. Rileggo qui e là le analisi dei pazienti su Roma-Atalanta. Colgo, fra le righe, maliziosi riferimenti all’impegno dei bergamaschi. C’è addirittura chi usa la «resa» di Colantuono per rilanciare il campionato a sedici squadre (come se il Livorno, lunedì scorso, ma lasciamo perdere).
Improvvisamente, il Martinello. Risponde a Cristiano che, nel merito, aveva ricordato la ferocia con la quale il Catania si era battuto contro la Juventus. Gli risponde così: «Il fatto è che quando attacca la Roma e la palla finisce dalle parti di Gervinho t’aspetti che succeda qualcosa. E qualche volta questo qualcosa è un loro gol. Per me la Roma non sta avendo nessun trattamento di favore. E’ una squadra con un gioco di dimensioni europee che potrebbe vedersela con qualsiasi avversario. Come eravamo noi tre anni fa. Poi in noi qualcosa s’è inceppato. Per ora a noi non resta che sperare di mettere a frutto gli otto punti di vantaggio che abbiamo».
L’ho letto, riletto e straletto. Non credevo ai miei occhi. Un omaggio alla squadra che sta contendendo lo scudetto alla Juventus. Mi sono commosso. Ho pensato ai tre anni della Clinica, a quanti passamontagna sono volati, alle terapie di gruppo. La Juventus resta più forte della Roma che però non frequenta (ancora) l’Europa e per questo, oggi, è più fresca, più brillante. Le invidio solo una cosa: il contropiede. So che mi perdonerete.
X Lex: più appagante che essere primi? Questo non significa nascondere la testa sotto la sabbia davanti ai vari problemi che ci sono e che dovranno essere risolti per la prox stagione…
Arturo si è spento. Ginocchio o meno ……sono settimane che non ne azzeca una
Buongiorno a tutti.
Qualche “mezza” considerazione.
1.Lione, vivo e vivace anche ieri sera col PSG.
2. Quella col Lione è stata l’ultima partita giocata con solo 3 giorni. Oggi sono 4 poi Bologna e Benfica 5, non male allungare l’intervallo, vediamo, io ci spero di rivedere un po’ di brillantezza e velocità, di pensiero e di azione.
3.Quello che mi preoccupa invece è il ginocchio di Artù, è questo il tempo, e il guerriero ci serve come il pane.
Mmm vediamo un pò,
il Primario definisce “sano” uno che giudica non esaltante la stagione di una squadra che ha fatto 84 punti su 96 e che è in semifinale di Europa League. E che al contrario giudica in modo estremamente positivo la stagione di un’ altra squadra 5 punti sotto la prima (con una partita in più) in campionato, senza le coppe europee ed eliminata in coppa Italia con un sonoro 3-0. Riguardo all’ ennesimo e fastidioso riferimento al campionato italiano faccio notare che solo la Spagna ha più squadre nelle semifinali di CL ed EL e che la nazionale nelle ultime competizioni è arrivata 2a all’ europeo e 3a alla ConfCup.
Poi come diceva lo spigoloso sergente Harry Callaghan:
“I pareri sono come i coglioni. Ognuno ha i suoi”
Per Michela : io no. Io spero che la prossima stagione sia più appagante di questa (mica siamo dei De Pasquale Laqualunque che ci dobbiamo accontentare…). ;-)))
E Cmq se ci fosse Axl direbbe che moriremo tutti tra atroci sofferenze…
Io farei la firma per altre 10 stagioni non esaltanti come questa…
Gentile Kriroky, buon giorno. Grazie per l’analisi. “Putroppo” lei è sano. Peccato: mi sarebbe piaciuto tenerla in Clinica.
Caro Dottor Beccantini, cari tutti.
Credo che tra di noi ce lo possiamo dire in tutta tranquillità. Dalla grande vittoria con la nostra diretta rivale di quest’anno, il 5 gennaio scorso, la Juve non ha più brillato. Scorrendo rapidamente indietro con la memoria i frames della pay-tv, non ricordo una partita stradominata (forse l’unica quella contro la Prescrinter), come invece accadeva di frequente e come ci eravamo abituati a vedere e vivere. In generale non è stata una stagione esaltante e immagino già che qualcuno, giustamente e terminato di tuonare, tirerà fuori dalla cartella record e statistiche varie. Ma…niente, non mi convinco! Ritengo che ci siamo più che altro affidati a una sorta di condizione quasi “inerziale”, contrapposta, almeno nel campionato, al “nulla” piuttosto diffuso del mortificato calcio italiano. Venuta meno la “forza”, le abbiamo prese. Per carità, va bene pure così, ma l’impressione è che la roccaforte costruita quest’anno con una eccessiva dose di cinismo nella malta, possa facilmente essere sgretolata già a partire dai prossimi mesi (blocco ai Mondiali compreso). Urgono “grandi numi” e anche l’idea di un gioco…diversamente “contiano”. Soprattutto in Europa.
Intanto, come previsto, la nostra rivale non perde un colpo. Grandi meriti di una squadra “fresca”, disimpegnata e sbarazzina che, nel “nulla” di cui sopra, sguazza allegra e festosa. Insisto però su un punto, che sarà pure un alibi. Gli “altri” contro la “Maggica” sembrano “babbani” quasi…stregati… e, a volte, pare di assistere dal balcone di casa a bambini che giocano a fare le belle statuine. A noi le statuine, invece, sovente le spaccano e ci tirano i cocci. La consolazione che siamo la squadra-denim, che non deve chiedere mai, inizia ad essere una “camicia” un po’ stretta…
Inutile sottolineare che la partita di questa sera è assolutamente epica e che non vincerla sarebbe quantomeno esiziale.
Buona settimana e, spero, a domani…
kri
Di niente Leo.
Riguardo alla partita di stasera leggo che potrebbe giocare Giovinco al posto di Tevez. Non conosco le condizioni fisiche dell’ Apache e quindi non so il reale motivo della sua eventuale esclusione ma se si tratta solo di risparmiarlo in vista delle prossime partite, allora non sarebbe meglio schierarlo stasera e farlo riposare col Bologna in modo che sia pronto per l’andata col Benfica? Giovinco è comunque in gran forma e se gioca potrebbe fare bene, magari anche un golletto che gli manca da dicembre.