Ma guarda. Possesso palla di martedì sera: Atletico 68,6%, Chelsea 31,4%. Possesso palla di ieri sera: Real 28,8%, Bayern 71,2%. Come un Auricchio qualsiasi, ho desunto i dati dalla «Gazzetta». Qual è la morale? In attesa che la Champions faccia il suo corso, il possesso episodi ha battuto il possesso palla. Non è la prima volta, non sarà l’ultima.
Nel dettaglio: dalla stessa trama – una squadra fissa a centro ring, prima l’Atletico e poi il Bayern, l’altra alle corde per scelta o per forza, prima il Chelsea e poi il Real – abbiamo ricavato due film diversi. Il primo, piallato dal catenaccio di Mourinho. Il secondo, agitato dal contropiede di Ancelotti.
Oggi lo chiamano «ripartenza», come quei signorini che vanno a Casablanca, si fanno operare, e tornano signorine. Io continuo a preferire il termine che accompagnò la mia pubertà : contropiede. L’azione del gol mi ha strappato dalla sedia.
Una squadra verticale, il Real, contro una squadra orizzontale, il Bayern di Guardiola. Che, sia chiaro, non avrebbe affatto usurpato il pareggio. Un solo appunto, se posso: se si decide di rinunciare al «falso nueve» per fare spazio a un «verdadero nueve» (traduzione: Mandzukic al posto di Thomas Muller), tanto vale adeguarvi gli schemi, le munizioni.
Gli esteti di Coverciano parlano del possesso palla come di un rapporto serio, elegante, e considerano il contropiede, viceversa, alla stregua di una botta e via. Sarà . Adoro quando due scuole distinte, come è successo al Bernabeu e in parte anche al Calderon, si annusano e si mordono. La qualificazione resta aperta, su entrambi i fronti. Tra i blancos mi hanno impressionato Modric, Xabi Alonso, Benzema e Pepe. Tra i tedeschi, Alaba.
Vi lascio con una piccola riflessione. Minuto 73, cambio nel Real: fuori Cristiano Ronaldo, dentro Bale. Linea a Lisbona e al dubbio Giovinco o Vucinic.
per me Diego non è un bidone, non lo è mai stato. Il suo allenatore Simeone non è un pirla qualsiasi e se ne intende più di qualsiasi bloggista, questo è fuori discussione. Se lo mette in campo ci sarà un perchè. Poi il calcio ognuno lo vede come vuole
Gentile Riccardo Ric, se non è attaccante uno da 50-60 gol a stagione, cos’è o chi è per lei un attaccante? Parlo, naturalmente, di Cristiano Ronaldo. De Maria è anch’egli giocatore d’attacco ma convengo con lei, non una punta classica. Bale è un attaccante: era un terzino, è diventato un esterno-ala, oggi è un attaccante. Esterno, seconda punta: lo collochi dove gli pare ma per me attaccante resta.
se è così allora il Real gioca con quattro attaccanti, non con due…
gentile Beck, le banalità di garcia sono in linea con le banalità del tifo romanista che debbo sopportare quotidianamente da 27 anni. E la storia del “tutti uguali” che lei sempre sbandierà è fuori dal mondo mettendo a confronto il tifoso juventino con quello romanista.
Beh Beck, Cristiano Ronaldo è giocatore offensivo, ma non è certo l’attaccante classico, nè inteso come centravanti puro, nè come seconda punta. O almeno non sta giocando in questi ruoli, poi potrebbe farli, certo.
Attaccante esterno, ala, l’etichetta l’appiccichi lei, ma se inseriamo Ronaldo come “attaccante”, nello schema attuale del Real, allora analoga definizione va usata per Di Maria o per Bale. Occupano lo stesso ruolo sulla fascia opposta.
Lei definirebbe Di Maria, o Bale, attaccanti?
Sig. Beccantini, ormai siamo alla semifinale (di EL), ma non ho ancora capito come dobbiamo porci, rispetto all’Europa. Anche considerando un’improbabile vittoria della EL, in Europa continuera’ ad essere diverso?
Gentile Teodolinda, buon giorno. Proprio così, anche se in Europa deve crescere anche la personalità di Conte.
Gentile Runner68, buon giorno. Si parla di Europa e lei porge le banalità di Garcia, uffa… Perché siete tutti uguali?
Su Diego e Tiago: mah. Se da un lato é chiaro che anche il peggior bidone, inserito in un impianto che funziona, farà una figura migliore di quella che persino Messi avrebbe potuto fare nella Juve sbrindellata di qualche anno fa, a me questi due continuano a non convincere. Tiago l’altra sera non c’era, Diego si’ e per me ha fatto pena. Anzi, secondo me Simeone, schierando lui e non Villa, ha fatto un errore grossolano, forse compromettendo le possibilità di qualificazione. Poi i giocatori possono anche maturare e migliorare, é magari il caso di Tiago, ma non penso sia il caso di stracciarsi le vesti ora per la loro cessione (per la minusvalenza si’, ma questa é un’altra storia). Sono arrivati al momento sbagliato, e non avremo mai la controprova di come sarebbero stati in mezzo a Tevez, Vidal, Pirlo ecc.
Scritto da Runner68 il 24 aprile 2014 alle ore 11:19
“poveretto…come soffre” (cit. di nota pubblicità anni ’70)
Ma se le cose stanno come dice, ha dato un’occhiata al calendario? Ammesso e non concesso che il Sassuolo “faccia quello che deve fare” e che alla penultima “ci sistemino” (oltre a vincere le altre 3, “a prescindere”, contro squadre che nulla potranno contro la loro schiacciante superiorità ), nelle altre 2 partite in casa contro Atalanta e Cagliari non dovremmo fare 4 punti?