Novantanove punti. Nell’ordalia dell’Olimpico, che ha spinto la Juventus oltre il tetto dell’Inter di Mancini (furono 97) e verso la favola dei cento, c’è la summa di una stagione, di un duello, di una sentenza (capitale, naturalmente).
In ordine sparso: la forza della squadra e la forza, soprattutto, che l’allenatore le ha trasmesso. Le risorse dei singoli e, per una volta, anche delle riserve: Storari e Osvaldo. Gli sprazzi di una Roma che fino a Catania ha dato tutto, costringendo la Juventus a dare di più. I record si costruiscono così. E poi il gomito di Chiellini, su Pjanic. Era il 58’. Sarebbe stato il secondo giallo. Prova tv: Tosel invierà una e-mail a Russo, così come per Destro, dopo Cagliari-Roma, l’aveva inviata a Massa.
Mi scuso per questa divagazione, ma sono tanti i pazienti che me l’hanno sollecitata. Della Roma ho apprezzato il primo tempo di Gervinho e le «genialate» di Pjanic, la cui conferma rappresenta una tappa cruciale verso la stagione della rivincita.
Ha confermato, la Juventus, di essere una squadra che sa quello che vuole, e (sa) come prenderselo. Anche nei momenti di trambusto. Fino alla fine. E’ stato così per tutta la stagione. Trentadue vittorie in 37 partite: se non di me, fidatevi dei numeri.
In attesa del Cagliari, e di quei cento punti che potrebbero essere addirittura centodue, tocca a Conte. In passato, la storia dei due settimi posti. Oggi, l’analisi, corretta, che da questa rosa non si possa spremere di più o di meglio. Chiedendogli il terzo scudetto, Agnelli era stato chiaro, e lo sarà ancora. In Europa, se è vero che il Monaco ha scelto Jesus del Benfica, non riesco a immaginare panchine ad «altezza» Conte. L’importante è che si decida. Vorrei che restasse: convinto, però, di poter migliorarsi e, per questo, migliorare. In caso contrario, Rudi Garcia. Un tipo così.
dimas, non dico jesus ma dopo conte ci vuole almeno uno dei 12 apostoli…
De pasquale nerassurdo, per il vostro triplete sapete benissimo chi ringraziare, non certo special minchi-ONE.
Leggi, coglione.
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Nel Girone Eliminatorio i nerassurdi si trovano ad affrontare Barcellona, Rubin Kazan e Dinamo Kiev.
I nerassurdi fanno un bruttissimo girone, tanto che rischiano di essere eliminati per mano della Dinamo Kiev alla terz’ultima delle 6 gare del girone.
Mercoledì 4/11/2009. Dinamo Kiev – Inter 1 – 2, con rete all’ultimo viziata da un fuorigioco di Milito che serve a Sneijder la palla della vittoria.
Senza quella rete sarebbero usciti dalla competizione Europea.
Nonostante un brutto inizio accedono agli “Ottavi”. Avversario il Chelsea di Ancelotti.
In entrambe le gare, andata e ritorno, ci sono almeno 3 episodi lampanti di rigore (4 in tutto) per i blues di Londra con conseguente espulsione per ultimo uomo, soprattutto l’entrata da dietro di Samuel su Kalou a tu per tu con Julio Cesar nel primo tempo della partita d’andata in casa nerazzurra.
Nonostante la “furbata” passano ancora il turno ed accedono ai “Quarti”. Avversario il CSKA Mosca.
In questa sfida i russi (nettamente inferiori ai nerazzuri) si auto eliminano con un prestazione scadente, quasi da oratorio.
L’Inter accede così alle “Semifinali” di Champions. Avversario il Barcellona (già incontrato nel girone eliminatorio e con il quale l’Inter ha rimediato un 0 a 0 all’andata e una sconfitta al ritorno per 2 a 0).
Barcellona che a San Siro perde 3 a 1 con un goal di Milito in fuorigioco e un rigore solare non fischiato per un’entrata su Dani Alves di Sneijder. Al ritorno viene espulso ingiustamente Thiago Motta (per dovere di cronaca va detto), ma all’ultimo minuto viene annullato un goal di Yaya Tourè, che le moviole dimostrano non esserci: il blaugrana ha il braccio perfettamente aderente al corpo e la palla colpisce…ehm…le parti intime :). Il primo Fallo di pisello della storia.
Nella gara d’andata, Inter – Barcellona 3 – 1, ad arbitrarla c’è il portoghese Olegário Benquerença.
Josè Mourinho (all. Inter) e il connazionale Benquerença sono amici da circa dieci anni e si sarebbero conosciuti a Leira, dove l’arbitro risiede e dove Mourinho ha iniziato la sua carriera da allenatore.
I due sono poi diventati soci nel ristorante ‘O Menino’.
Benquerença è anche legato ad uno dei più grandi pasticci degli ultimi tempi in una classica tra Benfica e Porto. Fu nel 2004 quando non concesse un gol dopo un errore di Vitor Baia con la palla che aveva superato la linea. È interessante notare che Mourinho era l’allenatore del Porto e che fu lui quindi a beneficiare della decisione.
Benquerença è inoltre conosciuto in Portogallo come ‘O Larápio’, che significa ladro in portoghese.
Nell’altra Semifinale (quella che riguarda il Bayern Monaco), ad arbitrare è l’italiano Roberto Rossetti.
«Nell’Uefa ci sono troppi italiani che hanno degli interessi. L’arbitro che ha espulso Ribery era italiano così come molte altre persone che svolgono ruoli importanti all’interno della stessa, mentre non c’è un solo tedesco. In una situazione del genere, abbiamo scarso sostegno morale»
Così si è espresso Ulrich Hoeness, Presidente del Bayern Monaco, in seguito alla conferma della squalifica di 3 giornate a Ribery, che costringerà i bavaresi a dover rinunciare al fuoriclasse francese per la finale contro l’Inter.
«Dopo le 3 giornate di squalifica a Ribery in seguito al referto dell’arbitro (Roberto Rosetti, ndr) e dopo i numerosi errori arbitrali che hanno favorito l’Inter durante tutta la stagione di questa Champions League sono molto preoccupato per l’arbitro della finale»
Louis Van Gaal, allenatore del Bayern Monaco.
Si arriva quindi all’atto conclusivo della Champions, l’attesissima finale a Madrid tra l’Inter appunto e i bavaresi del Bayern di Monaco.
Prima di commentare la finale gira uno “strano” articolo su internet.
Da ‘Sportest’:
La lobby degli onesti
In Italia non se ne parla proprio (e dopo vedremo perché) ma nell’Europa sportiva è l’argomento più gettonato in questo periodo e che potremmo definire, riprendendo un articolo del Guerin Sportivo del 2008 “La lobbying degli onesti”.
L’oggetto delle denunce morali è ancora una volta la squadra che in queste settimane gonfia d’orgoglio il petto dell’Italia pallonara: l’Inter di Massimo Moratti. Prendendo spunto da un commento di un nostro lettore siamo andati un po’ a indagare sulle relazioni forse inopportune che intercorrono tra la società nerazzura e alcuni uomini chiave all’interno dell’Uefa.
L’oggetto delle lamentele della stampa inglese (il Chelsea è stato fatto fuori dall’Inter ai quarti dopo un serie di contestati episodi arbitrali) e quella spagnola (che ci è andata giù ancora più pesante, anche perché il Barcellona è stato eliminato dopo due arbitraggi contestatissimi) è la lobbyng che la società di via Durini ha messo in piedi per contare di più anche in Europa proprio a partire dal 2008.
Gli “onesti” che ai tempi di Calciopoli nel 2006 non parlavano con gli arbitri (ma poi si è saputo che Moratti incontrava negli spogliatoi i direttori di gara) e non avevano rapporti con i designatori (ma poi si è scoperto che Facchetti invitava a Milano Paolo Bergamo per ritirare “regalini” nell’ufficio di Moratti) hanno infatti costruito in questi anni di regno incontrastato in Italia, anche un saldissimo impero mediatico e affaristico in Europa.
Torniamo al 2008: Walter Gagg, amico intimo e braccio destro di Blatter, è da tempo capo della commissione stadi della Fifa ed è in buonissimi rapporti con gli uffici che fanno le designazioni degli arbitri internazionali. Dopo l’ottima esperienza di Guido Rossi (l’uomo che ha stabilito di cancellare la Juventus e di consegnare lo scudetto 2006 all’Inter), anche lui per molto tempo a libro paga Moratti nonché ex consigliere d’amministrazione dell’Inter, il presidente nerazzurro decide di “acquisire” un’altra testa di ponte facendo diventare Walter Gagg responsabile dei rapporti internazionali dell’Inter. Una specie di faccendiere ben retribuito dalla società nerazzurra.
Conflitto d’interessi spaventoso, ma che neppure in ambito europeo è stato denunciato per tempo. E i risultati si vedono ora.
Forse con la complicità di Gagg (che ricordiamo essere tutt’oggi a libro paga di Moratti) l’Inter con il Chelsea e il Barcellona ha avuto un trattamento arbitrale a dir poco di riguardo. E in particolare agli spagnoli questa cosa non è andata giù: il contestatissimo arbitro (Olegario Benquerenca) della semifinale di andata era portoghese. Come Mourinho. Ma il punto non è questo: i due sono legati da una stretta amicizia nata agli esordi delle rispettive carriere e sfociata (udite, udite) in una società che i due avevano messo assieme per finanziare un ristorante chiamato O Menino.
Da qualsiasi punto di vista la si guardi una designazione molto inopportuna.
E infine torniamo all’omertoso silenzio della stampa italiana, in particolare del gruppo di giornali più importante che ci sia, ovvero l’RCS (che stampa tra gli altri il Corriere della Sera e la Gazzetta dello Sport). Lo sapete perché le nuove intercettazioni che coinvolgono l’Inter e questa lobbying sotterranea che sta spingendo i nerazzurri a vincere la Champions League sono completamente sconosciute in Italia?
Perché l’Inter e RSC Sport hanno raggiunto un accordo in base al quale RCS diventa il nuovo partner per la gestione delle sponsorizzazioni del club nerazzurro. L’accordo partirà il 1° luglio 2010 e durerà per 4 lunghi anni. Questa operazione porterà milioni di euro nelle casse dell’RCS: ovvio che l’Inter non sarà mai attaccata dalle testate che fanno capo alla società di via Solferino.
Il monopolio di scudetti e coppe dell’Inter è appena cominciato. Moratti ha già comprato tutto ciò che lecitamente poteva comprare.
Caso vuole che Barbara Facchetti, la figlia del compianto Giacinto, lavori in Fifa.
Ma andiamo alla Finale. Cosa succede lì? L’inter è Campione d’Europa dopo 45 anni, ma anche qui c’è qualcosa da dire.
Al 16′ minuto del primo tempo, sul punteggio di 0-0, Maicon ha colpito la palla con il braccio in area di rigore. I tedeschi hanno protestato in maniera moderata in campo e non hanno detto nulla a fine partita. Probabilmente se l’episodio fosse capitato nell’area del Bayern e l’Inter avesse perso la coppa, la reazione degli italiani sarebbe stata ben diversa sia dentro che fuori dal campo… leggasi invasione di campo di Simone e di tutta la panchina merdazzurra.
Merdazzurri si nasce!
Sciascia è citato giusto e l’elenco è completo.
Vabbè adesso non fare il furbo che vuoi tirare sul prezzo.
Parliamone a quattrocchi che sono rintracciabile.
Su Conte, tanto per fare due risate, ecco tutte le possibili destinazioni:
1) Monaco, ma sembra che Juan Jesus sia ormai certo
2) PSG, confermato Blanc
3) Bayern, confermato Guardiola
4) Real Madrid, Ancelotti confermato anche se fa zero tituli
5) Barcellona, Tata Martino potrebbe vincere il titolo ma anche in caso contrario appare difficile un suo esonero
6) ManU, la panchina è attualmente libera ma il ManU NON fa la coppa
7) ManCity, Pellegrini confermatissimo
8) Chelsea, Murinho confermato
insomma, a me sembra che tutto sia molto chiaro, Conte NON ha firmato con nessuno come invece qualcuno anche qui ha lasciato supporre. E non mi sembra che si siano posti migliori della Juve attuale dove andare. Conte resta e rinnova fino al 2017 con un nuovo progetto che ha l’ obbiettivo di vincere almeno un altro scudetto e di competere per la vittoria in CL a partire dall’ anno prossimo. Questo accadrà secondo me.
Buonpomeriggio e Buon Appetito a tutti! A me son appena le 6:40 am……preparandomi al lavoro. ……Che goduria di partita ieri me la son rivista due volte per poter meglio assaporare la gioia immensa provata da Tifoso della Juventus! Tre anni incredibili che hanno portato uno Scudetto da imbattuti ed inaspettato contro la corazzata Ibra e non solo. …..io credo che dal giorno in cui fu scaricato da Mister Capello …Antonio Conte se la sarà legata al dito quella lontana estate del 2004…..e di fatto divenendo Mister della Fidanzata D’Italia nel 2011 con questi tre anni ha cancellato Capello! …..Non nascondo come fatto notare dal mio amico Axl rose, anche io in quell’estate del 2011 avevo timore che essendo Conte un ex moggiano avrebbe avuto molta stampa contro e di conseguenza fomentare pericolosi articoli al vetriolo per minare l’ambiente. …..menomale che il Mister ha eretto dei ver e propri bunker e non ha guardato in faccia a nessuno. ….tra l’altro mi basto’ vedere la Juventus di Conte al Citi Field in Flushing Queens contro i messicani dell’America per capire quel 26 Luglio del 2011 con il Babbo che è stato un bravo calciatore che stavamo per assistere alla nascita ad una delle piu’forte e bella Juventus della Storia! Ci basto’ vedere Motta e Pepe a bordo campo impegnati in massacranti ripetute e soprattutto. …vedere il 21 Genio di Flero prendere il pallone da Buffon e ripartire senza fronzoli e con tanta classe. …..che saremmo Ritornati dove la storia ci compete! !!!!……Ripeto quello che ho scritto giorni fa sul Mister trovandomi d’accordo con il Drastico e cioe’…..oggi come oggi non possiamo permetterci un “debole”….in panca proprio per l’ambiente “merdiatico” che circonda la Juventus. ….e quindi semmai Conte andra’via va sostituito con uno Ju29ro del tipo Pavel Nedved o Claudio Gentile. …….sarei anche per l’idea, ottima, di Lovre51 cioe’ Guidolin. ….visto che c’è chi ci chiamava Juvinese. ….lol!@Dimas. …sono d’accordo con te sulla moglie di AA. …..direi una Bellezza del tipo della”nostra”Michela ……cioe’ Radiante ed Elegante! Ciao Dimas! E dimenticavo Ciao Bellissima Ragazza del NordEst! …….per il Signor Primario. …..ottimo il pezzo escluso l’inciso su Chiellini che mi trova d’accordo con cio ‘ che hanno scritto Fulvio e il Martinello che saluto entrambi! ……..P.s anche il coach del Olympic Lyon Remi Garde non mi dispiacerebbe ma temo gli squali dei media lo massacreranno al primo flop. ……comunque Bellissima la Vittoria ieri Stupendo vedere le Sanipoli e il Varriale, Cerqueti e altri in”lutto”…….ed enorme Gioia per i Romano Juventini come Barbabianconera, Intervengodatorino e Runner 68!…..FORZA JUVENTUS SEMPER FI FORZA JUVEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE! !!!!! Francesco from Jersey!
x Dimas in quanto a lauree è più complicato…tu a mazzette come ci stai….sei rintracciabile? perchè se è così “na avemu a parlari a quattrocchi”…ricordati ca ci sunnu…omini mezziomini ominicchi e quaquaraqua…..non vorrei essermi perduto qualche altra qualificazione……sciascia, aiutami tu!!!!!:-))))) Leo
A me servivano due diplomi e due lauree così me la tiravo da intellettuale. Leo dimmi se ci sono e quanto costano. Grazie
De pasquale nerassurdo, per il vostro triplete sapete benissimo chi ringraziare, non certo special minchi-ONE.
Leggi, coglione.
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Nel Girone Eliminatorio i nerassurdi si trovano ad affrontare Barcellona, Rubin Kazan e Dinamo Kiev.
I nerassurdi fanno un bruttissimo girone, tanto che rischiano di essere eliminati per mano della Dinamo Kiev alla terz’ultima delle 6 gare del girone.
Mercoledì 4/11/2009. Dinamo Kiev – Inter 1 – 2, con rete all’ultimo viziata da un fuorigioco di Milito che serve a Sneijder la palla della vittoria.
Senza quella rete sarebbero usciti dalla competizione Europea.
Nonostante un brutto inizio accedono agli “Ottavi”. Avversario il Chelsea di Ancelotti.
In entrambe le gare, andata e ritorno, ci sono almeno 3 episodi lampanti di rigore (4 in tutto) per i blues di Londra con conseguente espulsione per ultimo uomo, soprattutto l’entrata da dietro di Samuel su Kalou a tu per tu con Julio Cesar nel primo tempo della partita d’andata in casa nerazzurra.
Nonostante la “furbata” passano ancora il turno ed accedono ai “Quarti”. Avversario il CSKA Mosca.
In questa sfida i russi (nettamente inferiori ai nerazzuri) si auto eliminano con un prestazione scadente, quasi da oratorio.
L’Inter accede così alle “Semifinali” di Champions. Avversario il Barcellona (già incontrato nel girone eliminatorio e con il quale l’Inter ha rimediato un 0 a 0 all’andata e una sconfitta al ritorno per 2 a 0).
Barcellona che a San Siro perde 3 a 1 con un goal di Milito in fuorigioco e un rigore solare non fischiato per un’entrata su Dani Alves di Sneijder. Al ritorno viene espulso ingiustamente Thiago Motta (per dovere di cronaca va detto), ma all’ultimo minuto viene annullato un goal di Yaya Tourè, che le moviole dimostrano non esserci: il blaugrana ha il braccio perfettamente aderente al corpo e la palla colpisce…ehm…le parti intime :). Il primo Fallo di pisello della storia.
Nella gara d’andata, Inter – Barcellona 3 – 1, ad arbitrarla c’è il portoghese Olegário Benquerença.
Josè Mourinho (all. Inter) e il connazionale Benquerença sono amici da circa dieci anni e si sarebbero conosciuti a Leira, dove l’arbitro risiede e dove Mourinho ha iniziato la sua carriera da allenatore.
I due sono poi diventati soci nel ristorante ‘O Menino’.
Benquerença è anche legato ad uno dei più grandi pasticci degli ultimi tempi in una classica tra Benfica e Porto. Fu nel 2004 quando non concesse un gol dopo un errore di Vitor Baia con la palla che aveva superato la linea. È interessante notare che Mourinho era l’allenatore del Porto e che fu lui quindi a beneficiare della decisione.
Benquerença è inoltre conosciuto in Portogallo come ‘O Larápio’, che significa ladro in portoghese.
Nell’altra Semifinale (quella che riguarda il Bayern Monaco), ad arbitrare è l’italiano Roberto Rossetti.
«Nell’Uefa ci sono troppi italiani che hanno degli interessi. L’arbitro che ha espulso Ribery era italiano così come molte altre persone che svolgono ruoli importanti all’interno della stessa, mentre non c’è un solo tedesco. In una situazione del genere, abbiamo scarso sostegno morale»
Così si è espresso Ulrich Hoeness, Presidente del Bayern Monaco, in seguito alla conferma della squalifica di 3 giornate a Ribery, che costringerà i bavaresi a dover rinunciare al fuoriclasse francese per la finale contro l’Inter.
«Dopo le 3 giornate di squalifica a Ribery in seguito al referto dell’arbitro (Roberto Rosetti, ndr) e dopo i numerosi errori arbitrali che hanno favorito l’Inter durante tutta la stagione di questa Champions League sono molto preoccupato per l’arbitro della finale»
Louis Van Gaal, allenatore del Bayern Monaco.
Si arriva quindi all’atto conclusivo della Champions, l’attesissima finale a Madrid tra l’Inter appunto e i bavaresi del Bayern di Monaco.
Prima di commentare la finale gira uno “strano” articolo su internet.
Da ‘Sportest’:
La lobby degli onesti
In Italia non se ne parla proprio (e dopo vedremo perché) ma nell’Europa sportiva è l’argomento più gettonato in questo periodo e che potremmo definire, riprendendo un articolo del Guerin Sportivo del 2008 “La lobbying degli onesti”.
L’oggetto delle denunce morali è ancora una volta la squadra che in queste settimane gonfia d’orgoglio il petto dell’Italia pallonara: l’Inter di Massimo Moratti. Prendendo spunto da un commento di un nostro lettore siamo andati un po’ a indagare sulle relazioni forse inopportune che intercorrono tra la società nerazzura e alcuni uomini chiave all’interno dell’Uefa.
L’oggetto delle lamentele della stampa inglese (il Chelsea è stato fatto fuori dall’Inter ai quarti dopo un serie di contestati episodi arbitrali) e quella spagnola (che ci è andata giù ancora più pesante, anche perché il Barcellona è stato eliminato dopo due arbitraggi contestatissimi) è la lobbyng che la società di via Durini ha messo in piedi per contare di più anche in Europa proprio a partire dal 2008.
Gli “onesti” che ai tempi di Calciopoli nel 2006 non parlavano con gli arbitri (ma poi si è saputo che Moratti incontrava negli spogliatoi i direttori di gara) e non avevano rapporti con i designatori (ma poi si è scoperto che Facchetti invitava a Milano Paolo Bergamo per ritirare “regalini” nell’ufficio di Moratti) hanno infatti costruito in questi anni di regno incontrastato in Italia, anche un saldissimo impero mediatico e affaristico in Europa.
Torniamo al 2008: Walter Gagg, amico intimo e braccio destro di Blatter, è da tempo capo della commissione stadi della Fifa ed è in buonissimi rapporti con gli uffici che fanno le designazioni degli arbitri internazionali. Dopo l’ottima esperienza di Guido Rossi (l’uomo che ha stabilito di cancellare la Juventus e di consegnare lo scudetto 2006 all’Inter), anche lui per molto tempo a libro paga Moratti nonché ex consigliere d’amministrazione dell’Inter, il presidente nerazzurro decide di “acquisire” un’altra testa di ponte facendo diventare Walter Gagg responsabile dei rapporti internazionali dell’Inter. Una specie di faccendiere ben retribuito dalla società nerazzurra.
Conflitto d’interessi spaventoso, ma che neppure in ambito europeo è stato denunciato per tempo. E i risultati si vedono ora.
Forse con la complicità di Gagg (che ricordiamo essere tutt’oggi a libro paga di Moratti) l’Inter con il Chelsea e il Barcellona ha avuto un trattamento arbitrale a dir poco di riguardo. E in particolare agli spagnoli questa cosa non è andata giù: il contestatissimo arbitro (Olegario Benquerenca) della semifinale di andata era portoghese. Come Mourinho. Ma il punto non è questo: i due sono legati da una stretta amicizia nata agli esordi delle rispettive carriere e sfociata (udite, udite) in una società che i due avevano messo assieme per finanziare un ristorante chiamato O Menino.
Da qualsiasi punto di vista la si guardi una designazione molto inopportuna.
E infine torniamo all’omertoso silenzio della stampa italiana, in particolare del gruppo di giornali più importante che ci sia, ovvero l’RCS (che stampa tra gli altri il Corriere della Sera e la Gazzetta dello Sport). Lo sapete perché le nuove intercettazioni che coinvolgono l’Inter e questa lobbying sotterranea che sta spingendo i nerazzurri a vincere la Champions League sono completamente sconosciute in Italia?
Perché l’Inter e RSC Sport hanno raggiunto un accordo in base al quale RCS diventa il nuovo partner per la gestione delle sponsorizzazioni del club nerazzurro. L’accordo partirà il 1° luglio 2010 e durerà per 4 lunghi anni. Questa operazione porterà milioni di euro nelle casse dell’RCS: ovvio che l’Inter non sarà mai attaccata dalle testate che fanno capo alla società di via Solferino.
Il monopolio di scudetti e coppe dell’Inter è appena cominciato. Moratti ha già comprato tutto ciò che lecitamente poteva comprare.
Caso vuole che Barbara Facchetti, la figlia del compianto Giacinto, lavori in Fifa.
Ma andiamo alla Finale. Cosa succede lì? L’inter è Campione d’Europa dopo 45 anni, ma anche qui c’è qualcosa da dire.
Al 16′ minuto del primo tempo, sul punteggio di 0-0, Maicon ha colpito la palla con il braccio in area di rigore. I tedeschi hanno protestato in maniera moderata in campo e non hanno detto nulla a fine partita. Probabilmente se l’episodio fosse capitato nell’area del Bayern e l’Inter avesse perso la coppa, la reazione degli italiani sarebbe stata ben diversa sia dentro che fuori dal campo… leggasi invasione di campo di Simone e di tutta la panchina merdazzurra.
x Dimas…..Minchia…anche tu fai l’ottuso…vieni a Palermo…ti fai una vacanza a Sciaccamare (AG) o S.Vito lo Capo…poi viene a Palermo—e se vuoi anche la laurea…scegli l’inidirizzo…anche se per te il più indicato è quello delle “fottute” da ridere o di fari “!u pirtusu dintra l’acqua”"” scherzo…..ma in quando a diplomi e per quello che valgono il prestigio è quello conseguito nelle superiori del de pasquale pensiero!!! rido Leo
De pasquale nerassurdo, per il vostro triplete sapete benissimo chi ringraziare, non certo special minchi-ONE.
Leggi, coglione.
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Nel Girone Eliminatorio i nerassurdi si trovano ad affrontare Barcellona, Rubin Kazan e Dinamo Kiev.
I nerassurdi fanno un bruttissimo girone, tanto che rischiano di essere eliminati per mano della Dinamo Kiev alla terz’ultima delle 6 gare del girone.
Mercoledì 4/11/2009. Dinamo Kiev – Inter 1 – 2, con rete all’ultimo viziata da un fuorigioco di Milito che serve a Sneijder la palla della vittoria.
Senza quella rete sarebbero usciti dalla competizione Europea.
Nonostante un brutto inizio accedono agli “Ottavi”. Avversario il Chelsea di Ancelotti.
In entrambe le gare, andata e ritorno, ci sono almeno 3 episodi lampanti di rigore (4 in tutto) per i blues di Londra con conseguente espulsione per ultimo uomo, soprattutto l’entrata da dietro di Samuel su Kalou a tu per tu con Julio Cesar nel primo tempo della partita d’andata in casa nerazzurra.
Nonostante la “furbata” passano ancora il turno ed accedono ai “Quarti”. Avversario il CSKA Mosca.
In questa sfida i russi (nettamente inferiori ai nerazzuri) si auto eliminano con un prestazione scadente, quasi da oratorio.
L’Inter accede così alle “Semifinali” di Champions. Avversario il Barcellona (già incontrato nel girone eliminatorio e con il quale l’Inter ha rimediato un 0 a 0 all’andata e una sconfitta al ritorno per 2 a 0).
Barcellona che a San Siro perde 3 a 1 con un goal di Milito in fuorigioco e un rigore solare non fischiato per un’entrata su Dani Alves di Sneijder. Al ritorno viene espulso ingiustamente Thiago Motta (per dovere di cronaca va detto), ma all’ultimo minuto viene annullato un goal di Yaya Tourè, che le moviole dimostrano non esserci: il blaugrana ha il braccio perfettamente aderente al corpo e la palla colpisce…ehm…le parti intime :). Il primo Fallo di pisello della storia.
Nella gara d’andata, Inter – Barcellona 3 – 1, ad arbitrarla c’è il portoghese Olegário Benquerença.
Josè Mourinho (all. Inter) e il connazionale Benquerença sono amici da circa dieci anni e si sarebbero conosciuti a Leira, dove l’arbitro risiede e dove Mourinho ha iniziato la sua carriera da allenatore.
I due sono poi diventati soci nel ristorante ‘O Menino’.
Benquerença è anche legato ad uno dei più grandi pasticci degli ultimi tempi in una classica tra Benfica e Porto. Fu nel 2004 quando non concesse un gol dopo un errore di Vitor Baia con la palla che aveva superato la linea. È interessante notare che Mourinho era l’allenatore del Porto e che fu lui quindi a beneficiare della decisione.
Benquerença è inoltre conosciuto in Portogallo come ‘O Larápio’, che significa ladro in portoghese.
Nell’altra Semifinale (quella che riguarda il Bayern Monaco), ad arbitrare è l’italiano Roberto Rossetti.
«Nell’Uefa ci sono troppi italiani che hanno degli interessi. L’arbitro che ha espulso Ribery era italiano così come molte altre persone che svolgono ruoli importanti all’interno della stessa, mentre non c’è un solo tedesco. In una situazione del genere, abbiamo scarso sostegno morale»
Così si è espresso Ulrich Hoeness, Presidente del Bayern Monaco, in seguito alla conferma della squalifica di 3 giornate a Ribery, che costringerà i bavaresi a dover rinunciare al fuoriclasse francese per la finale contro l’Inter.
«Dopo le 3 giornate di squalifica a Ribery in seguito al referto dell’arbitro (Roberto Rosetti, ndr) e dopo i numerosi errori arbitrali che hanno favorito l’Inter durante tutta la stagione di questa Champions League sono molto preoccupato per l’arbitro della finale»
Louis Van Gaal, allenatore del Bayern Monaco.
Si arriva quindi all’atto conclusivo della Champions, l’attesissima finale a Madrid tra l’Inter appunto e i bavaresi del Bayern di Monaco.
Prima di commentare la finale gira uno “strano” articolo su internet.
Da ‘Sportest’:
La lobby degli onesti
In Italia non se ne parla proprio (e dopo vedremo perché) ma nell’Europa sportiva è l’argomento più gettonato in questo periodo e che potremmo definire, riprendendo un articolo del Guerin Sportivo del 2008 “La lobbying degli onesti”.
L’oggetto delle denunce morali è ancora una volta la squadra che in queste settimane gonfia d’orgoglio il petto dell’Italia pallonara: l’Inter di Massimo Moratti. Prendendo spunto da un commento di un nostro lettore siamo andati un po’ a indagare sulle relazioni forse inopportune che intercorrono tra la società nerazzura e alcuni uomini chiave all’interno dell’Uefa.
L’oggetto delle lamentele della stampa inglese (il Chelsea è stato fatto fuori dall’Inter ai quarti dopo un serie di contestati episodi arbitrali) e quella spagnola (che ci è andata giù ancora più pesante, anche perché il Barcellona è stato eliminato dopo due arbitraggi contestatissimi) è la lobbyng che la società di via Durini ha messo in piedi per contare di più anche in Europa proprio a partire dal 2008.
Gli “onesti” che ai tempi di Calciopoli nel 2006 non parlavano con gli arbitri (ma poi si è saputo che Moratti incontrava negli spogliatoi i direttori di gara) e non avevano rapporti con i designatori (ma poi si è scoperto che Facchetti invitava a Milano Paolo Bergamo per ritirare “regalini” nell’ufficio di Moratti) hanno infatti costruito in questi anni di regno incontrastato in Italia, anche un saldissimo impero mediatico e affaristico in Europa.
Torniamo al 2008: Walter Gagg, amico intimo e braccio destro di Blatter, è da tempo capo della commissione stadi della Fifa ed è in buonissimi rapporti con gli uffici che fanno le designazioni degli arbitri internazionali. Dopo l’ottima esperienza di Guido Rossi (l’uomo che ha stabilito di cancellare la Juventus e di consegnare lo scudetto 2006 all’Inter), anche lui per molto tempo a libro paga Moratti nonché ex consigliere d’amministrazione dell’Inter, il presidente nerazzurro decide di “acquisire” un’altra testa di ponte facendo diventare Walter Gagg responsabile dei rapporti internazionali dell’Inter. Una specie di faccendiere ben retribuito dalla società nerazzurra.
Conflitto d’interessi spaventoso, ma che neppure in ambito europeo è stato denunciato per tempo. E i risultati si vedono ora.
Forse con la complicità di Gagg (che ricordiamo essere tutt’oggi a libro paga di Moratti) l’Inter con il Chelsea e il Barcellona ha avuto un trattamento arbitrale a dir poco di riguardo. E in particolare agli spagnoli questa cosa non è andata giù: il contestatissimo arbitro (Olegario Benquerenca) della semifinale di andata era portoghese. Come Mourinho. Ma il punto non è questo: i due sono legati da una stretta amicizia nata agli esordi delle rispettive carriere e sfociata (udite, udite) in una società che i due avevano messo assieme per finanziare un ristorante chiamato O Menino.
Da qualsiasi punto di vista la si guardi una designazione molto inopportuna.
E infine torniamo all’omertoso silenzio della stampa italiana, in particolare del gruppo di giornali più importante che ci sia, ovvero l’RCS (che stampa tra gli altri il Corriere della Sera e la Gazzetta dello Sport). Lo sapete perché le nuove intercettazioni che coinvolgono l’Inter e questa lobbying sotterranea che sta spingendo i nerazzurri a vincere la Champions League sono completamente sconosciute in Italia?
Perché l’Inter e RSC Sport hanno raggiunto un accordo in base al quale RCS diventa il nuovo partner per la gestione delle sponsorizzazioni del club nerazzurro. L’accordo partirà il 1° luglio 2010 e durerà per 4 lunghi anni. Questa operazione porterà milioni di euro nelle casse dell’RCS: ovvio che l’Inter non sarà mai attaccata dalle testate che fanno capo alla società di via Solferino.
Il monopolio di scudetti e coppe dell’Inter è appena cominciato. Moratti ha già comprato tutto ciò che lecitamente poteva comprare.
Caso vuole che Barbara Facchetti, la figlia del compianto Giacinto, lavori in Fifa.
Ma andiamo alla Finale. Cosa succede lì? L’inter è Campione d’Europa dopo 45 anni, ma anche qui c’è qualcosa da dire.
Al 16′ minuto del primo tempo, sul punteggio di 0-0, Maicon ha colpito la palla con il braccio in area di rigore. I tedeschi hanno protestato in maniera moderata in campo e non hanno detto nulla a fine partita. Probabilmente se l’episodio fosse capitato nell’area del Bayern e l’Inter avesse perso la coppa, la reazione degli italiani sarebbe stata ben diversa sia dentro che fuori dal campo… leggasi invasione di campo di Simone e di tutta la panchina merdazzurra.