E’ finita con il carro attrezzi del soccorso Juve tamponato da un avversario normale e un gol speciale. Diego Godin, garra charrua. Barcellona, Real, Italia: ecco i suoi scalpi. E che scalpi. E’ finita con le dimissioni di Prandelli e Abete, nell’ordine e nel disordine. Non so se il livello del nostro calcio sia questo, so solo che nelle coppe europee la Juventus e le altre molto di più o molto meglio non avevano fatto.
Ho sbagliato pronostico. E non penso all’arbitro come al male assoluto: avrei espulso Suarez per il morso a Chiellini e non Marchisio per la pedata ad Arévalo Rios, ma c’era pure un rigore di Bonucci su Cavani. Rodriguez ha spaccato l’equilibrio: non è poco, non è tutto.
Il migliore è stato Buffon. Il peggiore, Balotelli. Penoso. Sono questi i confini del fallimento. Di suo, Prandelli ci ha messo una duttilità tattica così smaccatamente ballerina da lasciare sbalorditi. Dal 4-1-4-1 al 3-5-2: e così sia. Non mi spiego, in compenso, la rinuncia sistematica al tiro. Come se cercare la porta fosse diventato un atto impuro. Immagino che queste non fossero le consegne, ma rimane lo zero in casella. Parlo di tiri veri. E’ stato un comico calando: tre o quattro con l’Inghilterra, un paio con Costa Rica, manco uno con l’Uruguay. E avesse almeno azzeccato un cambio, il ct.
Dicono che sia stata sbagliata la preparazione a Coverciano. Di sicuro, abbiamo corso poco e male. Questo dei ritmi bassi non è un mio pallino, e nemmeno un’esclusiva della Nazionale: già nelle coppe europee avevamo avuto saggi agghiaccianti.
Sbaglia, Prandelli, a fare la vittima. Non ricordo una Nazionale più coccolata della sua. Resta il degrado tecnico del nostro calcio, ben oltre le sue responsabilità. A quanto mi date l’apertura di un’inchiesta sul perché non impieghiamo i giovani?
2011-2012
-26
2012-2013
-33
2013 2014
-42
totale in tre anni 101 punti di distacco……cazzo ve dice er cervello lo sapete solo voi che ancora la menate con moggi gea carraro….la rava e la fava, muti e rassegnati, anche perche’ il peggio deve ancora arrivare
Beh adesso abbiamo anche lo stalliere,,,non ci facciamo mancare niente a minchiaggini ed a cavalli, ammesso e non concesso che ci capisce qualcosa lo stalliere..intendevo di calcio…Cannavaro è stato pallone d’oro…dimmi l’ultimo dei moicani interisti che si sia avvicinato a quel titolo “trippete e trappete” compreso…lassa perde—stalliere vai a controllare gli zoccoli de li cavalli tua che è mejo, credi a me (scusa il dialetto intervengo), ma questo non è de coccio e de più….un mammasantissimma de li forcaloi con ghilgliottina a mare de quelli che sanno notare…stalliere, ma so cavalli o so pecore?
Per bilbao77 : beh un motivo in più per definirla ridicola. Oltreché inutile e costosa. I tedeschi le trasmettono via satellite in chiaro. Meglio puntare su Don Matteo….
Strategicamente
Perche’dimas?il cannoniere della serie A a 23 anni vale comunque 20 milioni.venderlo prima del. Ondiale e’strateficamente stupido.vedi forse altri capocannonieri europei che hanno cambiato maglia prima del mondiale per soli 20 milioni?
Sembrerebbe che Pirlo ci possa ripensare sul fatto di lasciare la nazionale….mah….
Stalliere per quel che mi riguarda sei solo un infame che si e’presentato con uno dei tanti nick che i prescritti pedofili nerazzurri usano per infestare il blog.
Chiunque venga in qualsiasi modo associato con l’inter ha l’anima sporca di merda.
L’ha già fatto qualcuno ma repetita juvant, complimenti a Marotta per aver ceduto Immobile prima del mondiale.
stalliere de sto par de ciufoli, hai già avuto modo di dire una stronzata. solo un minus habens intertriste non riesce a capire la differenza tra essere chiamati a rispondere di un reato in un processo che l’accusa non riesce a portare a termine, e dichiararsi eticamente diversi e immacolati, salvo poi rifiutarsi di dimostrare questa eticità nelle sedi appropriate. ma la spina dorsale chi non ce l’ha non se la può dare. invertebrati!
Dal sito “giulemanidallajuve.com”:
Attualità di F. FILIPPIN del 26/06/2014 10.09.45
Molto più di una sconfitta
L’Italia torna mestamente a casa, per la seconda volta consecutiva eliminata ai gironi, come solo nel quadriennio 62/66 era successo.
E lo fa meritatamente, eguagliando anche un altro record negativo, con due soli gol segnati, con uno degli attacchi più scarsi della storia italiana, frutto della carenza di talento del nostro calcio e delle scelte cervellotiche del CT, che ha sperato che portando in Brasile una manciata di quasi esordienti a livello internazionale, spuntasse fuori, quasi per magia, un nuovo Schillaci.
D’altra parte solo gli inguaribili ottimisti potevano aspettarsi qualcosa di meglio, visto l’ultimo biennio fatto di partite mediocri, risultati sconfortanti e zero programmazione.
Non è solo una sconfitta, perchè contiene dentro di sé più fallimenti in uno.
E’ il fallimento di Abete, colui il quale, autoproclamatosi “incompetente”, ha lasciato andare alla deriva il nostro calcio, moralmente, tecnicamente e dal punto di vista dell’organizzazione, sperando fino all’ultimo in un nuovo miracolo come quello del 2006, per poi salire immeritatamente sul carro dei vincitori.
E’ il fallimento dell’etico Prandelli, che prima ha firmato un rinnovo al rialzo e poi ha dato le dimissioni, non per l’umiliante eliminazione (come fatto da altri suoi colleghi), ma per le critiche al suo stipendio.
E’ il fallimento della Gazzetta dello Sport (poi seguita a ruota dagli altri media), che da anni cerca di propinare all’Italia intera Balotelli come nuovo simbolo di non si sa cosa, creando un fenomeno gonfiato a dismisura, basato sul nulla se non sui suoi tagli di capelli o sui suoi banali tweet, salvo poi dimostrarsi sul campo un bluff che (finalmente) i suoi compagni di squadra hanno chiaramente fatto capire di non essere più disposti a sopportare.
Se dall’eliminazione del ’66 era nata la squadra protagonista del ciclo 68/70, con un Europeo vinto e una finale mondiale storica, non si vede all’orizzonte alcun barlume che possa far ipotizzare una rinascita del nostro calcio dalle ceneri.
Le dimissioni della coppia Prandelli – Abete, infatti, difficilmente porteranno aria nuova, visti i probabili successori, che fanno già presagire che tutto cambierà perchè tutto rimanga com’è.