Argentina-Germania, dunque. Come nel 1986 in Messico, quando decise Burruchaga su assist di Maradona. Come nel 1990 a Roma, quando risolse un rigore di Brehme, un rigore per modo di dire, e al momento dell’inno, fischiato dal pubblico, Diego rispose per le rime (hijos de puta, hijos de puta).
Se ai tedeschi erano bastati 29 minuti per mangiarsi il Brasile, agli argentini non ne sono stati sufficienti 127. Hanno deciso i rigori, con l’Olanda. Quegli stessi rigori che, contro Costa Rica, avevano baciato i batavi. Van Gaal, questa volta, ha rinunziato alla scossa Krul. Si è fidato di Cillessen. Zero su quattro. Valli a capire, gli scienziati. Mi tengo la precarietà di Romero, scarto della Sampdoria, e uno dei portieri più vaghi del Mondiale: ne ha parati due, a Vlaar e Sneijder.
E’ stata una partita noiosa, di brividi rari. L’avevano intitolata a Messi e Robben. La Pulce ha pascolato lontano dalla porta (e dalla fantasia), l’olandese ha scoccato sì e no un paio di tiri (van Persie, manco mezzo).
Sabella e Van Gaal si sono imprigionati a vicenda. Hanno dominato i mediani, Mascherano su tutti. Chi cerca un centromediano metodista, si rivolga al «Jefesito» (e al Barcellona). Mancava, ai sudamericani, il dribbling di Di Maria: un’arma cruciale. Perez non mi è dispiaciuto, ma fa un altro mestiere. Ho contato le punte impiegate: Messi, Higuain, Palacio, Aguero, Lavezzi, van Persie, Robben. Huntelaar. Da un arsenale così ricco mi sarei aspettato riscontri meno poveri.
Ottavi, quarti, semifinali senza reti al passivo: l’innesto di Demichelis ha sigillato i valichi. Sabella lascerà a Loew l’onore della prima mossa. In attesa che torni a essere di Messi, come nella fase a gironi, questa è l’Argentina di Mascherano. Non è poco, ma per battere la Germania serve altro. Serve «lui».
La Germania (in sostanza il Bayern) vince 7-1 col Brasile dopo aver pareggiato con Algeria e Ghana
(e con l’ Algeria era una eliminazione diretta!).
Il Bayern reduce da uno 0-4 in casa col Real (in sostanza livello Spagna), la quale Spagna ne prende 5
dall’ Olanda.
Olanda formata dal blocco Psv-Feyenoord-Ayax.
La più forte delle 3 ha perso 6-0 col Salisburgo in 180′.
Giusto per riassumere la casualità di questi scadentissimi mondiali.
E la ridicola semifinale di ieri è la giusta cornice.
Esattamente come il profeta del nulla Van Gaal.
O il risaltare di Mascherano, centrocampista talmente forte da fare il difensore centrale….
Barbabianconera: Evra e Mascherano no! Il primo è troppo avanti con gli anni. Il secondo non mi da completo affidamento e, inoltre, ha pure 30 anni. come facciamo a programmare il futuro se ci incaponiamo con gli ultratrentenni? Per ge nessun pomodoro ma solo “Buona giornata”,
Il Barone, forse troppo buono
Scusate la divagazione: notavo qualche assonanza tra la diatriba, messa con pochissima eleganza sul personale, da Macalli con Agnelli e la favola di Esopo del lupo e l’agnello.
Toccato nell’interesse personale, il lupo, non avendo argomenti, si è rifatto a questioni populistiche, contando sull’impatto emozionale che poteva trarne. Non entro nel merito delle affermazioni di questo parruccone, ma mi aspetto un effetto boomerang ed una bella spazzata …
Carissimo e gentilissimo Primario, può commentarmi la seguente stravaganza? Grazie e buona giornata.
Andrea contro tutti? Forse, ma non sicuro! Agnelli è uscito allo scoperto denunciando, senza mezzi termini, il costante inciucio di alcuni “potenti” del calcio che tendono a mantenere le loro comode e irrinunciabili “poltrone”. Poltrone che, pare, hanno ereditato e mantenuto per diritto divino o per bolla papale. Chi sono? Facile. Lotito (quello dell’incasso della finale di supercoppa che, non vuole mollare, assistito dai suoi sodali), Galliani (quello che fece rinviare una partita per la morte di Papa Giovanni Paolo II, costernato com’era dal dolore!), Preziosi (quello di una certa valigetta piena di soldoni destinati a corrompere e mai per questo condannato), Pulvirenti (quello del crac Wind Jet i cui clienti che non hanno usufruito del servizio aspettano ancora i rimborsi). Andrea ha avversato una possibile (io direi quasi certa) elezione a presidente della federazione interista gioco calcio di tale Tavecchio (di fede nerazzurra?) appoggiato, tra l’altro, da Carraro (quello che è in sella al pianeta sport dai tempi di Nikita Kruscev). Avversione che deriva da una richiesta di cambiamento serio e concreto. Temo, però, che Agnelli sia isolato nel suo tentativo di ridare ossigeno al calcio italiano che ormai, è noto al colto ed all’inclita, è moribondo, in agonia, alla fine. Insorge anche, offendendo perché non avrebbe altri argomenti validi se non le contumelie, tale Macalli, giovanotto settantasettenne di ottime speranze. Ma da un nocciolo duro che si trincera dietro le “non competenze” cosa speriamo di ottenere? Nulla! Il nulla assoluto! Rispolvero una mia vecchia idea assolutamente utopistica ed irrealizzabile (ad oggi): caro Andrea chiedi di iscrivere la Juve al campionato francese e lasciamo nella puppù questi cialtroni imbalsamati!
Il Barone sognatore, ma non troppo.
Buongiorno a tutti i bianconeri tanghisti o i bianconeri panzer.
Mercato: le mosse che dovrebbe fare la Juve:
1) Offerta all’Aston Villa per Vlaar (ottimo per la sostituzione di Barzagli): 4 mln potrebbero bastare;
2) Scambio Vidal-Mascherano (uno che sostituiosca Pirlo serve come il pane) con il Barcellona con conguaglio di venti milioni in favore della Juve (mascherano ne vale una ventina);
3) Gabbiadini alla Juve, Giovinco alla Samp varie ed eventuali lo decidano le società
4) La lazio cerca un centrale: Ogbonna (10 mln) + Isla (8 mln) + 4 milioni per prenderci Candreva (se lotirchio non è fesso ci sta…)
Quindi in ingresso la Juve di Conte avrebbe ( se venissero confermate definitivamente le trattative avviate): Evra, Morata, Iturbe e poi….Vlaar, Mascherano, Gabbiadini, e Candreva.
Mi comincerebbe a piacere questa nuova juvechampions……ma mi aspetto anche i vostri pomodori….mi raccomando maturi….quelli verdi fanno male.
Buonagiornata a tutta la clinica
Tedeschi favoriti, ma non sarà facile come contro il Brasile. L’Argentina è messa bene in campo, si difende in tanti (almeno in 6) e non lascia mai la difesa scoperta. Mascherano si abbassa ogni volta che uno dei centrali imposta e quelle volte (poche) che i terzini di fascia spingono. Fa catenaccio e segnarle sarà difficile. Messi ieri si è risparmiato, credo che farà una grande finale. Decisivo per loro sarà il rientro di Di Maria, non solo per la squadra, ma anche per la Pulce, che sarà il primo a giovarsi della sua qualità.
Finale non bella, ma equilibrata.
La regola della Rimet non c’è più, la Coppa rimane la stessa.
Per bilbao77 e gian-carlo : lo chieso al Beck prima dei mondiali e lui mi rispose che non gli risultava (sembra fosse una regola della Rimet).
La logica dice Germania, ma il destino cinico e baro ai brasiliani sventola lo spauracchio dell’Argentina in casa loro.
Mah, io continuo a fidarmi del destino cinico e baro.
Siamo alla conclusione, vedremo…
Hai ragione, Bilbao, anche stavolta, come nel 1970, 3 semifinaliste su 4 e 2 finaliste su 2 potevano conquistare il trofeo in palio per la 3a volta!
Nel 1986 Argentina e Germania Ovest arrivarono in finale superando nei 90 minuti rispettivamente Belgio e Francia in semifinale. La finale andó ai gauchos.
Nel 1990 entrambe arrivarono dopo aver battuto Italia ed Inghilterra ai calci di rigore. E prevalse la Germania Ovest.
Quest’anno i tedeschi hanno il vantaggio di una giornata di riposo in piú e l’allenamento con i carioca, a fronte dei faticosi 120 minuti con rigori impiegati dai sudamericani per avere la meglio dei tulipani.
Sig. Beck, mi sa dire se il vincitore di questa edizione si porterá a casa definitivamente l’attuale trofeo come fece il Brasile con la Coppa Rimet 1970?
Ovvero nella prossima edizione ci sará una nuova coppa o questi anacronistici romanticismi sono stati superati?