Mi piaceva il Massimiliano Allegri di Cagliari, capace di risorgere da cinque sconfitte. Un po’ meno, la versione milanista. Trovò Ibrahimovic e Pirlo, si tenne stretto il primo e lasciò andare il secondo. Posso perdonare la ghigliottina (fino a un certo punto, almeno), non però la nebbia sull’erede (Van Bommel, Ambrosini, De Jong, Montolivo?).
Nella scelta di Conte, il mercato non c’entra: sarà, ma non ci credo. Capisco lo stress che comporta sporgersi un po’ più in là del Bosforo: resto però dell’idea che con Cuadrado, Sanchez e magari Iturbe, passato alla Roma, Antonio avrebbe raccolto stimoli sufficienti per sfidarsi ancora.
Non resta che attendere. Che ne sarà di Pogba e Vidal: via entrambi o solo il cileno? Allegri prese in mano un Milan che era arrivato terzo. Galliani vi aggiunse Ibra e fu scudetto. Diverso il panorama della Juventus. C’è il nodo Pirlo, c’è il problema della pancia piena. Qui si parrà la nobilitate della società e del mister, il meno caro tra i papabili e più aziendalista di Antonio.
Il suo avvento mi ha riportato all’Ancelotti post Lippi: gli ultrà gli diedero del maiale. Ad Allegri, in conferenza, non sono state poste domande sul numero degli scudetti e sul gol di Muntari. Lo considero un passo avanti.
Va da sé che i cicli degli allenatori, al di là delle risorse disponibili, si sono drasticamente accorciati. Le dieci stagioni juventine del Trap e le dieci veronesi di Bagnoli fanno parte di un altro calcio. Prendete Mourinho: tre anni al Porto, tre e un pezzo al Chelsea, due all’Inter, tre al Real. E poi Guardiola: non più di quattro al Barcellona. Ancelotti, lui, due al Chelsea e due a Parigi dopo otto di Milan. Simeone è all’Atletico dal 2011, Klopp a Dortmund dal 2008, Wenger all’Arsenal addirittura dal 1996.
Il futuro è un posto diverso, non necessariamente migliore. Ma vale sempre la pena di esplorarlo.
Daje Alvarino, che quest’anno c’è da tribola!
Dopo tre scudetti di fila neanche la curiosità di vedere cosa succede senza er parrucca. Tutti a fare la punta al cazzo sul nuovo allenatore che chiunque fosse stato non sarebbe stato mai come Conte. Il solito popolo di tifosi beoti presuntuosi e convinti di essere unti dal signore. Quelli che vincere è l unica cosa che conta.Il risarcimento è finito minchioni , tre scudi x un anno in B. Non lamentatevi e sucate l acciughina ladri pelosi e piagnoni.
@ Alex drastico.
Tu dici:” Quali strategie? Marotta me le spieghi”.
Per quale motivo le dovrebbe spiegare proprio a te?
Una strategia, per essere efficace, deve necessariamente essere segreta. Ricordi le schede svizzere di Moggi? A cosa credi che servissero? Solo un personaggio in malafede come Beccantini, può credere che servissero a comprare gli arbitri, adesso non ci crede più nessuno.
Se sei un tifoso, e lo sei, il tuo dovere è fare il tifo, il manager fallo fare ad altri. Hai diritto di critica, ovviamente, ma criticare chi ha vinto gli ultimi 3 campionati, rispettando gli obbiettivi prefissati, non è molto logico.
Per concludere, a me sembra che Allegri, che non mi è simpatico, una cosa comunque l’ha detta.
L’Obbiettivo è il quarto scudetto e raggiungere i quarti di CL. Staremo a vedere, ma a me sembra che abbia parlato chiaro.
Ciao.
Fulvio.
-
https://www.facebook.com/roberto.beccantini.3?hc_location=timeline
Maurizio Romeo
23 ore fa
^
Passerà anche questa. Anche se ora fa male. Il mio pensiero sulle 24 ore che hanno scosso l’ambiente bianconero #jvtb http://www.juventibus.com/content/passera-anche-questa.html — con Massimo Zampini e altre 15 persone.
^
Amarezza, perché ieri abbiamo perso tutti. In estrema sintesi e a mente fredda è forse questa la sensazione che provo di più in questo momento nelle 24 ore che hanno destabilizzato un po’ tutto l’ambiente bianconero. Ieri sera è stato il messaggio di un amico fuori dal mondo del calcio ad avvisarmi: sulle prime ho fatto fatica a crederci, ma è bastato un rapido giro sul web per capire che purtroppo non era un brutto scherzo.
^
Non conosco le cause, qua e là ho percepito qualcosa è vero, ma credo che la verità su quanto è accaduto negli ultimi giorni la conoscano solo i diretti interessati e pertanto ritengo di non avere margini per esprimere un giudizio nel merito. Non lo trovo giusto, anche perché posso solo immaginare la sofferenza che ci può essere stata per arrivare a una decisione del genere e non amo parlare senza conoscere le cose. Forse un giorno qualcuno ci spiegherà qualcosa, o magari non sapremo mai cosa è successo, ma la nostra vita andrà avanti comunque.
^
L’amarezza però resta, soprattutto per i tempi e i modi con cui la notizia è arrivata. Quel lunedì di maggio dopo la festa scudetto credevo veramente in quello che avevo scritto, ero davvero convinto che Conte sarebbe rimasto alla Juventus. Ne avevo elencato le ragioni, avevo messo nero su bianco che “Non è ancora tempo di pensare al “dopo”, quel tempo è e deve essere ancora lontano. Ora è tempo di riposare un po’ prima di tornare a lavorare per costruire la più bella vittoria, la prossima”… e invece ieri ho dovuto rendermi conto che quel “dopo” era già arrivato, nel modo peggiore possibile.
^
Trovo sia profondamente sbagliato concludere un rapporto al secondo giorno di ritiro: per farlo in questi termini non era meglio salutarsi a fine maggio, da vincenti, se si era così sicuri che le cose non sarebbero cambiate? Così invece è normale sentirsi presi un po’ in giro, a torto o a ragione, così è inevitabile che rischi di fare davvero male a tutto l’ambiente. E’ difficile trovare un allenatore nella storia della Juventus che abbia avuto sin dall’inizio una fiducia incondizionata, soprattutto dai tifosi, una fiducia sicuramente ripagata coi risultati, una società che lo abbia supportato anche nei momenti difficili per l’uomo prima che l’allenatore. Inevitabile quindi che l’addio sia stato molto doloroso per coloro che lo hanno sempre sostenuto e osannato l’AntonioConteCapitano. Ora trovo che non sia il momento (e forse non abbia nemmeno molta importanza) capire chi abbia ragione e chi torto: ho sempre pensato che quando un rapporto si logora e arriva alla fine le colpe non stiano solo da una parte, anzi… Se poi ci fossero di mezzo ragioni personali o familiari, ci sarebbe davvero poco da commentare, ma credo però di non sbagliare se dico che ieri ha perso tutto l’ambiente Juventus, dirigenza, allenatore e tifosi. Ognuno ha commesso almeno un errore. Piccolo o grande lo dirà solo il tempo.
^
Sportivamente sono rimasto frastornato, mi sono sentito come quando una fidanzata ti lascia poco prima di arrivare all’altare dopo un fidanzamento meraviglioso e dei bellissimi figli: un senso di vuoto stranissimo. Nel 2006 avevo sensazioni diverse, con le debite proporzioni sportivamente mi sentivo come se mi avessero ucciso un parente, anche se umanamente ero riportato a terra dalle sfide più importanti che la vita mi ha portato ad affrontare proprio in quei giorni e che fortunatamente ho superato.
^
Tornando a oggi mi è venuta una domanda: non sarà mica che in Italia non ci divertivamo più e con i tanti golfisti fra rosa e dirigenza abbiamo voluto vedere cosa si provi a giocare “ad handicap” anche nel calcio? È solo una battuta per stemperare il clima plumbeo vissuto nell’era dei social, ma scherzi a parte è vero che ripartiamo da zero (o poco sopra) e bisogna subito guardare avanti e pensare al futuro per non rischiare di rimanere invischiati in un passato che ora ha lasciato ancora una ferita aperta.
^
Non ho mai particolarmente apprezzato Allegri, ma chi è nella stanza dei bottoni ha deciso che sarà l’allenatore della Juventus e per questo suo ruolo da me avrà certamente sostegno. Non mi piace dare giudizi affrettati, di pancia, preferisco sia il suo lavoro a parlare per lui. Le prime somme le tirerò a fine dicembre: in quel momento sapremo se avremo alzato un nuovo trofeo, se saremo passati agli ottavi di Champions e avremo un’idea sul campionato ci aspetterà. Ma fino a quel momento sarà sempre troppo presto per esprimersi, è giusto che abbia la sua chance. Credo però che i giocatori avranno stimoli nuovi: hanno l’occasione di dimostrare che Conte vinceva anche e soprattutto grazie a loro e che non vale solo il contrario. Allo stesso modo apprezzo il coraggio di Allegri, non è semplice prendere in mano una squadra blasonata con un’eredità così pesante anche se di certo con qualche milione in tasca è più facile avere coraggio. Le sue dichiarazioni passate? Nell’era della comunicazione ognuno tira acqua al mulino in cui macina il grano, per me lasciano il tempo che trovano, valgono come un classico “Ho sempre sognato di stare qui… Sono tifoso di questa squadra sin da quando ero bambino…”
^
Però posso dire di averne viste tante nei miei quasi 39 anni di vita e di tifo bianconero. Ho tifato la Juve del Trap e di Brady o di Platini, quella di Marchesi e Magrin, quella di Zoff e Zavarov, quella di Maifredi e Galia, quella Trap 2 e di Baggio, quella di Lippi e Vialli, quella di Ancelotti ed Esnaider, quella di Lippi 2, Nedved e Del Piero, quella di Capello e Ibrahimovic, quella di Deschamps e Cristiano Zanetti, quella di Ranieri e Poulsen, di Ferrara e Trezeguet, di Zaccheroni e Diego, di Del Neri e Amauri, di Conte, Buffon e Pirlo. Ora tiferò per quella di Allegri, Tevez, Llorente e di chi verrà, perché è triste da dirsi ma allenatori e giocatori passano, la Juve e la sua vittoriosa storia e la sua gloriosa maglia resta. Ci si può affezionare a giocatori e allenatori, gli si può anche voler bene (per quanto a molti di quei giocatori, di noi, forse importa davvero poco), ma come dicono i greci Panta rei, tutto scorre. Bisogna solo voltare pagina, ripartire da zero e pensare a costruire la vittoria più bella: la prossima. Solo così passerà anche questa, e passerà anche l’amarezza che ho ancora addosso…
^
PS: Desidero ringraziare comunque Antonio Conte e soprattutto tutti i componenti del suo staff (Angelo Alessio, Massimo Carrera e Claudio Filippi in primis) per averci regalato 3 anni di vittorie e per averci fatto ritrovare l’orgoglio di essere Juventini. É da quell’orgoglio che dobbiamo ripartire.
^
Forza Juve.
-
-
https://www.facebook.com/francesco.calabrone/posts/642788789150784?notif_t=like
-
Francesco Calabrone ha aggiunto 2 nuove foto.
15 h ·
Giletti: «Conte aveva un accordo con il Milan»
mercoledì 16 luglio 2014
«Credo che uno dei tanti motivi sia stato anche questo, la tensione dopo tre anni di successi, la voglia di andar via, di provare un’altra esperienza, di considerare difficile rivincere ancora con la stessa squadra aveva probabilmente spinto Conte ad essere trattato da altri personaggi importanti, leggasi Milan».
Conte aveva un accordo con il Milan
“Ho appreso la notizia prima degli altri perché ieri nel tardo pomeriggio ero con Buffon e l’ho appresa con lui. La reazione è stata di un grande dispiacere, di amarezza, ma quando un allenatore non firma un prolungamento dopo 3 anni di successi, sappiamo tutti che il 2015 sarebbe stata la fine tra i rapporti di Juve e Conte, vuol dire che qualcosa si era incrinato. Non penso di svelare niente di segreto, ma Conte aveva in mano un accordo col Milan e questo in casa Juve non è piaciuto e credo abbia portato a una situazione più complessa”.
Quindi aveva un pre-contratto col Milan?
“Non dico una roba estremamente riservata, ma ho le mie fonti, lo sanno in pochi. Credo che uno dei tanti motivi sia stato anche questo, la tensione dopo tre anni di successi, la voglia di andar via, di provare un’altra esperienza, di considerare difficile rivincere ancora con la stessa squadra aveva probabilmente spinto Conte ad essere trattato da altri personaggi importanti, leggasi Milan. È curioso che Conte dovesse andare al Milan e ora la Juve prenda l’ex Milan Allegri, è un intreccio degno di Kafka, io penso che chiunque arrivi, in questo caso Allegri, avrà delle grandi difficoltà perché si trova a sostituire quello che ha fatto risorgere la Juventus perché il 60-70% del successo di questa squadra è dovuto alla grinta e alle capacità tecnica di Conte.
Anche tu sei scontento dell’arrivo di Allegri?
Io ho un rapporto personale con Conte molto profondo, quindi sono parte interessata, dico che comunque la Juve ha sempre resistito al di là dei nomi e degli allenatori e a questo dobbiamo aggrapparci. Poi mi domando quale Juve? È una squadra da costruire, molti nomi in uscita, altri in entrata, un allenatore che non decide i nomi da acquistare quindi si troverà una squadra con nomi già decisi. È tutto molto difficile, una strada in salita ed è un grande peccato”.
sentito Antonio Conte?
Ci sentiamo spesso ma non dirò mai quello che ci diciamo”
——
QUESTA MATTINA, ECCO COSA RISPONDEVO ALL’AMICA SIMONA RANIERI, CHE DICEVA DI SENTIRSI TRADITA DALLA JUVE:
.
Francesco Calabrone …..tradita Simona…? Dalla Juve in primis? Possibile che i suoi (suoi di Conte) lamenti con i peggiori nemici della Juventus E’ suoi: “i giornalisti (invece di esporli al Presidente e al DS) sempre pronti ad alimentare il dissenso tra i tifosi, per poter vomitare merda addosso alla Juventus ed i suoi tifosi? Ad essere sincero, fuori dal campo mi aveva stufato! Non sono MAI riuscito a guardare una sua interVISTA.
Non essere sorpresa se subentra a “mazzarri O inzaghi”…durante, o a fine stagine. La Vecchia Signora-Juventus e’ mia compagna di Viaggio dal 1950… Antonio Conte un suo cameriere che nel 1991 ha cominciato a servirmi panini, caffe’, per finire con dell’ottimo: Philipponat! Spero che il nuovo cameriere, possa servirmi in, Allegr(iA),, almeno del buon: Jacquart .
Se cosi’ non dovesse essere (faccio gli scongiuri!) me ne faro’ una ragine e’ mi faro’ il bagno con il…ProSecco! FORZA JUVE ORA E’ SEMPE SOLO JUVE – SULLA CIMA – GLI ALTRI AI SUOI PIEDI!!!
—
Ricordate la famosa “accusa di Conte a galliAni per il gol di “muntari”?
VOI SIETE LA MAFIA DEL CALCIO?
E’ cosa rispose “galliAni”? Questa te la “Faccio Pagare”!
E’ gliela fece pagare?! Ricordate-carobbio? E invece Conte…
GALLIANI A CONTE: QUESTA TE LA FACCIO PAGARE!
-
Buona sera Sign. Beccantini. Secondo lei è vero che conte aveva un accordo col milan?
Ne abbiamo viste tante…
E’ proprio vero: noi juventini ne abbiamo viste tante.
*Abbiamo visto la prima Juve di Boniperti, targata 71/72, decollare dopo la morte di Armando Picchi, l’allenatore prescelto per riportare la Vecchia Signora nell’olimpo, sostituito da un certo Vycpalek, detto Cesto. Tutti a gridare allo scandalo, ed invece questo signore, con il mozzicone sempre acceso in bocca, conquistò due scudetti consecutivi, con l’ultimo vinto a Roma con il famoso bolide di Cuccureddu.
*Abbiamo visto scambiare Anastasi e Capello per Boninsegna e Benetti. Tutti a gridare allo scandalo, ed invece i due panzer, inseriti all’interno di una corazzata, ci regalarono due scudetti straordinari e la prima Coppa Europea, chiamata Uefa.
*Abbiamo visto vendere Liam Brady per un certo Platini. Tutti a gridare allo scandalo, ed invece avremmo scoperto in seguito chi era veramente Roi Michel.
*Abbiamo visto vendere Boniek, Rossi e Tardelli per Laudrup, Manfredonia e Serena. Tutti a gridare allo scandalo ed invece questi tre baldi giovani ci portarono in sede l’ennesimo scudetto e la prima Coppa Intercontinentale.
*Abbiamo visto arrivare in bianconero un certo Rui Barros, alto come un barattolo di Coca Cola, ed un certo Totò Schillaci, centravanti considerato da tutti per categorie inferiori. Tutti a gridare allo scandalo, ed invece questi due saranno gli alfieri per la conquista di una Coppa Italia ai danni del Milan più bello di sempre, quello invincibile degli olandesi, e di una Coppa UEFA nella sfida tutta italiana con la Fiorentina.
*Abbiamo visto ritornare Trapattoni, dopo una parentesi interista, considerato cotto, al capolinea. Tutti a gridare allo scandalo, ed invece vincerà una stupenda Coppa Uefa contro il forte Borussia Dortmund.
*Abbiamo visto scegliere da Umberto Agnelli un noto dirigente sportivo, criticato per il suo passato da “bovino” e da “capostazione”. Tutti a gridare allo scandalo, ed invece l’ex ferroviere ci avrebbe portato sul tetto del mondo con le squadre Juventine più belle di tutti i tempi.
*Abbiamo visto vendere Zinedine Zidane, “l’uomo che sussurrava ai palloni”. Tutti a gridare allo scandalo, ed invece grazie a quei tantissimi miliardi incassati riuscirono a vestire il bianconero Nedved, Buffon, Thuram e Salas, per trionfi a go-go e per un telaio che è durato per anni.
*Abbiamo visto ritornare Lippi da traditore interista. Tutti a gridare allo scandalo, ignari che ci avrebbe regalato il “5 maggio”.
*Abbiamo gridato allo scandalo vero: la retrocessione in Serie B con l’avvento dei vari Cobolli, Gigli, Del Neri, Zaccheroni, Blanc, Secco. Poi arrivò Andrea *Agnelli e siamo ripartiti con la storia recente che ogni Juventino conosce a memoria.
*Abbiamo visto vendere Alex Del Piero, la vera icona bianconera, il vero capitano. Tutti a gridare allo scandalo ed ecco invece arrivare velocissimo lo scudo numero 31.
^
Ed eccoci presenti ai giorni nostri.
*Abbiamo visto scappare nel secondo giorno di ritiro il grande condottiero Antonio Conte, l’uomo dei tre scudetti consecutivi, l’uomo che ha fatto risorgere la Vecchia Signora dalle fogne del dopo Calciopoli.
*Non si erano mai viste, a mia memoria, le dimissioni di un allenatore nei primi giorni di ritiro. Una realtà che fa male al cuore di tutti gli juventini. E tutti a gridare allo scandalo. Una realtà ampiamente analizzata da addetti ai lavori e non, e quindi eviterò di commentarla. Posso solo dire che la Società ha fatto bene a non trattenere una persona che non ne voleva più sapere da tempo, autore di un gesto finale quantomeno bizzarro (eufemismo), che lascerà una cicatrice indelebile nella sua storia di ammiraglio bianconero.
*E’ arrivato un tecnico di nome Massimiliano Allegri. Un tecnico né più bravo né meno bravi di altri. Comunque un tecnico che ha vinto uno scudetto, preparato ed ottimo comunicatore. Ha parlato male della Signora: è vero. Ma chi è che non l’ha fatto in tutti questi lunghi anni? Mi riferisco a quei tecnici, giocatori e dirigenti rigorosamente bastonati sul campo del sacrificio sportivo dalla nostra Juve.
*E allora fiducia. Che forse potremo l’anno prossimo esultare per nuovi successi. In fin dei conti Allegri non è Oronzo Canà, stia tranquillo Buffon, e troverà una grande squadra, pronta per nuove imprese.
*Ricordando, infine, che dopo le tragedie dell’Heysel,
*dopo la morte di Scirea, di Ricky ed Ale, di Fortunato, l
*a vicenda di Pessotto,
*e dopo il 2006 a noi juventini non fa più paura proprio niente. Ne abbiamo viste tante….
Riccardo Gambelli 17 Luglio 2014
Mi Correggo e mi scuso
Dico la mia sul caso Conte : a maggio Conte aveva deciso di lasciare (ricordate le lacrime della moglie durante la premiazione Scudetto?) e probabilmente di annunciarlo nello stessa giornata ,ma essendo per natura un impulsivo ,di fronte alle manifestazioni di smisurato amore della tifoseria nei suoi confronti e possedendo scarse(direi disastrose) abilita’ dialettiche complico’ ulteriormente la situazione cercando di trovare giustificazioni plausibili per la sua insoddisfazione e coseguente indecisione se restare alla Juve o meno(sputtanando cosi’ una squadra ed una societa’ che aveva appena conquistato il record di punti in campionato,vincendolo). AA ,anch’egli per troppo amore e riconoscenza nei confronti del mister e forse anche per paura di stravolgere la campagna abbonamenti prossima ventura, anziche’ dargli il benservito,come sarebbe stato logico , tentenno’ ,convincendo Conte a rimandare una sua decisione a dopo i mondiali(Ma sicuramente ,voglio credere ,considerando la possibilita’ Allegri,come ruota di scorta.Ora se consideriamo 1)campagna acquisti e risoluzione comproprieta’deludenti 2)nessuna assicurazione definitiva sulla non cessione di Vidal e/o Pogba 3)imprevedibile precedentemente ma ora concreta possibilita’ di allenare la nazionale 4)un ego smisurato(quasi patologico) e conseguente timore di non riuscire piu’ ad appagarlo restando alla Juve .Non mi sembra per niente strano che Conte abbia deciso d’impulso(come gia’ in passato gli capito’ spesso di fare) di dimettersi ,salvo poi pentirsene quando sara’ ormai troppo tardi. Conclusioni :Conte e’ un ottimo tecnico ma poco gestibile e troppo umorale,quindi bene che se ne sia andato ora piuttosto che fra tre mesi.La dirigenza chiaramente non e’ all’altezza del passato(ma c’e’ chi sta peggio).Marotta sta a Moggi come il Barbera sta al Barolo.Allegri spero diventi un Brunello anche se mi sa piu’ di Tavernello Un saluto a tutti i frequentatori della clinica ed al Primario .E naturalmente Forza Juve sempre
Dico la mia sul caso Conte : a maggio Conte aveva deciso di lasciare (ricordate le lacrime della moglie durante la premiazione Scudetto?) e probabilmente di annunciarlo nello stessa giornata ,ma essendo per natura un impulsivo ,di fronte alle manifestazioni di smisurato amore della tifoseria nei suoi confronti e possedendo scarse(direi disastrose) abilita’ dialettiche complico’ ulteriormente la situazione cercando di trovare giustificazioni plausibili per la sua insoddisfazione e coseguente indecisione se restare alla Juve o meno(sputtanando cosi’ una squadra ed una societa’ che aveva appena conquistato il record di punti in campionato,vincendolo). AA ,anch’egli per troppo amore e riconoscenza nei confronti del mister e forse anche per paura di stravolgere la campagna abbonamenti prossima ventura, anziche’ dargli il benservito,come sarebbe stato logico , tentenno’ ,convincendo Conte a rimandare una sua decisione a dopo i mondiali(Ma sicuramente ,voglio credere ,senza trascurare la possibilita’ Allegri,come ruota di scorta.Ora se consideriamo 1)campagna acquisti e risoluzione comproprieta’deludenti 2)nessuna assicurazione definitiva sulla non cessione di Vidal e/o Pogba 3)imprevedibile precedentemente ma ora concreta possibilita’ di allenare la nazionale 4)un ego smisurato(quasi patologico) e conseguente timore di non riuscire piu’ ad appagarlo restando alla Juve .Non mi sembra per niente strano che Conte aDico la mia sul caso Conte : a maggio Conte aveva deciso di lasciare (ricordate le lacrime della moglie durante la premiazione Scudetto?) e probabilmente di annunciarlo nello stessa giornata ,ma essendo per natura un impulsivo ,di fronte alle manifestazioni di smisurato amore della tifoseria nei suoi confronti e possedendo scarse(direi disastrose) abilita’ dialettiche complico’ ulteriormente la situazione cercando di trovare giustificazioni plausibili per la sua insoddisfazione e coseguente indecisione se restare alla Juve o meno(sputtanando cosi’ una squadra ed una societa’ che aveva appena conquistato il record di punti in campionato,vincendolo). AA ,anch’egli per troppo amore e riconoscenza nei confronti del mister e forse anche per paura di stravolgere la campagna abbonamenti prossima ventura, anziche’ dargli il benservito,come sarebbe stato logico , tentenno’ ,convincendo Conte a rimandare una sua decisione a dopo i mondiali(Ma sicuramente ,voglio credere ,considerando la possibilita’ Allegri,come ruota di scorta.Ora se consideriamo 1)campagna acquisti e risoluzione comproprieta’deludenti 2)nessuna assicurazione definitiva sulla non cessione di Vidal e/o Pogba 3)imprevedibile precedentemente ma ora concreta possibilita’ di allenare la nazionale 4)un ego smisurato(quasi patologico) e conseguente timore di non riuscire piu’ ad appagarlo restando alla Juve .Non mi sembra per niente strano che Conte abbia deciso d’impulso(come gia’ in passato gli capito’ spesso di fare) di dimettersi ,salvo poi pentirsene quando sara’ ormai troppo tardi. Conclusioni :Conte e’ un ottimo tecnico ma poco gestibile e troppo umorale,quindi bene che se ne sia andato ora piuttosto che fra tre mesi.La dirigenza chiaramente non e’ all’altezza del passato(ma c’e’ chi sta peggio).Marotta sta a Moggi come il Barbera sta al Barolo.Allegri spero diventi un Brunello anche se mi sa piu’ di Tavernello .Un saluto a tutti i frequentatori della clinica ed al Primario .E naturalmente Forza Juve sempre
Maniche