Duecentomila «visite». Comprese le mie. Vi ringrazio tutte/tutti: di cuore. Senza finte, senza smancerie. Questa Clinica fu inaugurata il 7 novembre del 2011, dopo la chiusura dell’ospedale de «La Stampa». Non è un blog, e lo sapete. E’ un piccolo nosocomio aperto giorno e notte, con annesso pronto soccorso. Basta entrare, si è subito accolti e visitati. L’ho intitolata a uno juventino doc, Cristiano Poster, e ne ho affidato la spazio culturale a un altro juventino doc, Lex Luthor.
Non è un blog, perché qui ci si cura: il passamontagna è tollerato. Rende più coraggiosi, più espliciti. Fiorentini, interisti, juventini, milanisti, romanisti, eccetera: a un malato non si chiedono le generalità ; si scrutano i sintomi. Quando giurai su Ippocrate, a questo pensavo. Ed è per questo che fra le terapie della Clinica è contemplato l’oltraggio. Lo sfogo aiuta a tornare a casa più sereni. Dalla corrispondenza privata che lo staff sanitario ha intrattenuto, risulta che molti di voi sono diventati padri proprio in questo triennio. Ne sono orgoglioso. E in certe località , non necessariamente domestiche, la degenza di alcuni ha portato a una drastica diminuzione dei luoghi (e reati) comuni.
Il motto resta: «Agli indulti preferisco gli insulti». Ho avuto il piacere di conoscere molti di voi a tavola e non solo in ambulatorio. Ho faticato a distinguere i giacobini che affiorano dalle riunioni dei Calcipolisti anonimi.
Non un filo di pubblicità : la struttura è autonoma e dipende, esclusivamente, dalle patologie di coloro che la frequentano. Il tifo è passione viscerale, da trattare con flebo continue di morfina: soprattutto quando il mercato fa urlare – dal dolore, dalla rabbia – perfino i sogni. E allora, avanti con l’auto-gestione. Che non significa auto-combustione.
x Massimo….una intervista come tante altre…a volte sembra che basta cambiare il nome dell’intervistato per poi leggere sempre le stesse cose…Attenzione Romulo, per quello che ho visto mi sembra un elemento giusto per la juve…poi il resto lo dirà il campo… Non trovo interessante leggere che il giocatore preferiva solo la juve ( lo dicono in tantissimi al momento dell’approdo in una nuova società )…Francamente penso che se fosse stato così non sarebbe stato a Torino in attesa del procuratore…Da quando era stato annunciato il suo probabile arrivo a quanto poi si è materializzato sono trascorsi più di 8 giorni..Diciamo che è un professionista e la juve gli conveniva…L’affetto dei tifosi non si conquista con le parole di routine scritte su un giornale, ma sul campo..quando giocherà …in quel caso l’applauso diventerà spontaneo…le parole non servono. servono i fatti! Contento del suo arrivo, comunque!!!
X Fulvio – Carina la storiella solo che non ho capito chi sarebbe Conte, il villico o il re?
http://m.tuttojuve.com/primo-piano/esclusiva-tj-adriano-di-vittorio-agente-romulo-tanti-club-su-romulo-determinanti-marotta-e-paratici-si-fara-apprezzare-per-199803
E poi dicono che i ns dirigenti nn sono capaci.
Martinello, senti questa. Enrico IV era diretto a Chambord e viaggiava solo.
Un villico lo fermo’ e chiese: “Signore, potete farmi salire sulla groppa dietro di voi?” Sali, fu la risposta, ma dove sei diretto?
Vado a Chambord, mi hanno detto che oggi potrò vedere il Re.
Dite signore, come potrò riconoscerlo in mezzo a tutta quella gente così chic?
Facile, sarà l’ultimo a rimanere con il cappello in testa.
Arrivati alla spianata di fronte al castello, tutti quanti si scoprirono salvo i nostri due eroi.
Allora, disse Enrico, l’hai capito adesso chi è il Re?
Be’ fu la risposta, o siete voi o sono io.
Questa e’ una storia vecchia, ma io ho trovato delle analogie fra Conte e il nostro villico.
Ciao.
Fulvio.
VENI con una N sola naturalmente
Siamo tornati alla normalità . Finalmente anche la rosa porcello può immortalare i suoi beniamini con un titolone a 9 colonne: “VENNI VIDI VICI” Mazzarri come Giulio Cesare. Me dichi ‘n prospero!.
Gentile Michela (auguri!) e gentili Pazienti buon giorno da una Milano tagliata.
Auguri ai Pazienti del Trevigiano dopo la bomba d’acqua.
Delle vittorie o delle sconfitte di agosto non parlo…noi della juve non siamo mai stati in competizione…e nel nostro “museum” non abbiamo di quel genere di trofei..In quanto al numero degli spettatori per quella partita di ieri sera, che non ho visto e non mi interessava vederla, quei pochi che c’erano forse sono stati invitati a pagamento dalla due rispettive società …tanto per far vedere qualcosa in tv..Gli sponsor? Fin quando non ci facciamo rispettare non ci sarà mai tanta trippa per i gatti…del resto se alla prima offerta accettiamo sarà sempre così…Leo
Buongiorno a tutti…Buffon e le sue conquiste…Il ragazzo vuole godersi gli ultimi scampoli della sua gioventù…poi diventerà adulto…nel mentre sta cercando di capire quale futuro sentimentale lo potrebbe interessare. La D’amico, potrebbe essere uno sfizio…certo che a guardare la D’amico e poi rivedere “madre natura” la differenza la si nota subito…Ci ripenserà il buon Gigi…magari non appena appenderà le scarpe al chiodo..se poi invece non dovesse essere così…pazienza per lui… ma a noi che “cazzo ce ne frega” della sua vita sentimentale? :-)))) Leo
X Massimo delle 23:17 -Toujours perdrix!” In francese significa: “Sempre pernice!”.
Si racconta che l’espressione deriva da una storiella su Enrico IV, re di Francia, che stanco dei rimproveri e dalle penitenze che il suo confessore gli infliggeva a causa delle sue scappatelle extraconiugali avrebbe fatto servire a pranzo al suo confessore per diversi giorni consecutive solo le apprezzatissime e gustosissime pernici. Al confessore piacevano molto e all’inizio ne fu felice, ma con il passare dei giorni il piacere di assaggiare sempre e solo quella prelibatezza culinaria cominciò a stancare. Allora il confessore andò dal re e gli disse: “Maestà , ho mangiato piatti succosissimi, ma sono sempre gli stessi: sempre pernici!”. E allora il re soddisfatto gli rispose: “… Toujours reine! (sempre regina!). Perché non cambiare?”. N,d,A – a proposito della Seredova e della D’Amico, hai capito l’antifona?