Quando il gioco batte i giocatori, non resta che l’applauso. Il coro dell’Athletic ha suonato gli sfiatati tenori di Benitez, troppo attrattato dal silicone del mercato e poco, troppo poco, sensibile alla manifesta broccaggine del pacchetto difensivo. Non una novità , peraltro: e, dunque, un’aggravante.
Eppure l’equilibrio l’aveva spaccato Hamsik, uno dei peggiori. I nervi hanno spinto Higuain lontano dall’ordalia; Collejon era disperso chissà dove, Mertens è stato tanto martello all’andata, da riserva, quanto incudine al San Mamés, da titolare. Hanno vinto di squadra, i baschi. Fieri e felici di affrontare un’orchestra non più italianista e non ancora europea (o comunque, non europea come la scorsa stagione, fra Arsenal e Borussia Dortmund).
Due gol li ha regalati la difesa, uno il regolamento: se non è fuorigioco punibile la «corsetta» di Arduiz, tanto vale abolirlo (il fuorigioco). Non si tratta di escrementi movioleschi, ma di spunti dettati da una regola che è stata letteralmente «violentata» da cavilli più affilati di pugnali.
Italiani in campo, uno: Maggio. Poi due, nel finale, con Insigne. Il calcio italiano c’entra poco, ammesso che possa essere di consolazione. Con il senno di poi, avrei inserito Inler e non Gargano. Che bambola, Jorginho. E il nodo del portiere, dopo l’addio di Reina, mi sembra tutt’altro che sciolto.
Si sapeva fin dal sorteggio che l’Athletic sarebbe stato un osso duro. C’è modo e modo di uscire. Il Napoli ha scelto il più imbelle. Valverde non avuto bisogno nemmeno del miglior Muniain. Ha fatto possesso palla e aspettato il cadavere sulla sponda del fiume. Gli dei avevano baciato, immeritatamente, la mira di Hamsik. Il pisolo su corner e il tamponamento su quella pallaccia alzata alla Sperindio da De Marcos hanno riportato il Napoli di Benitez ai problemi di sempre. E sono problemi seri, di struttura, non solo di mercato.
Luca, l’ho gia’ scritto e lo ripeto. Andrea Agnelli sbaglio’ a non sbattere fuori a calci in culo il pdm, da quel’errore poi ne è derivato un altro e cioe’ quello di fidarsi del pdm. Detto questo, la gestione del fattaccio è stata ottimale, dopo 48 ore avevamo un altro allenatore, piaccia o non piaccia (l’allenatore).
Dopodichè non ho capito che c’entra questo con il profilo medio e la navigazione a vista (cit.)
E tra l’altro essendo l’affare legato al Monaco, “Ranieri” è un nome più che sospetto…
mi sembra di sentire i discorsi dei (quattro gatti) che tifavano Monza alla fine degli anni 80 inizi novanta….. Giambelli (allora presidente) non caccia la grana…… Marotta (allora dg) solo prestiti…..
solo che i prestiti si chiamavano Ganz Stroppa Gaudenzi Zanoncelli Consonni…….. e il Monza faceva una bella B………..
poi Giambelli (con grande gioia di tutti i suddetti) ha venduto, Marotta ha proseguito la sua carriera altrove……….. il Monza è fallito un paio di volte …….. e sportivamente non esiste più………..
Sì Massimo, ero giunto anche io alla stessa conclusione. Quello che non ho ancora capito è se il cantante (oddio! Che sia lui?) sta con Falcao o con Marotta.
Axl
Ho gia detto che siamo d’accordo su quello. Ma vorrei farti notare che nn ti mostrasti cosi caustico all’indomani dell’eliminazione e ora ne stai giudicando l’esito influenzato.dal comportamento di Conte. Giudihi il tecnico valutando l’uomo.
X Lex.
Anch’io metto i Prescritti&Caffè tra i favoriti. A me sembrano da primi tre.
Purtroppo….
Fabrizio
Se Falcao ha superato il mio primo posto di blocco vuol dire che qualcuno ha parlato. C’è un delatore qui tra noi. Una serpe si annida nel nostro giardino. Ma io ne scopriro l’identita.
Axl, io non le preferisco, come non preferirei vedere l’allenatore dimettersi al secondo giorno di ritiro, o il nostro allenatore andare fuori giri in eurovisione dopo l’uscita col Benfica, o ancora più sparlare del nulla la sera che dovremmo festeggiare lo scudetto senza essere preso a calci nel culo e sostituito nel giro di tre ore.
Tutte cose che accadono quando un dipendente, per evidenti meriti, per necessità , e credo per “vuoti da riempire”, prende il sopravvento.
Comunque, ora è il momento di diventare grandi, ma non mi riferisco a Marotta, non ce l’ho con lui, ma al presidente, Marotta è un buon professionista con esperienza e fa quel che può nel bene e nel male. Vedremo quel che sarà .
Massimo, e il “possibile” sarebbe farsi sbattere fuori dalla CL da danesi e turchi?
axl rose ha ragione.marotta e’un coglione.solo un cretino puo’fare dichiarazioni di quel tipo dopo un sorteggio di c.league e dopo un mercato vergognoso.
Speriamo che suocera abbia capito che deve vincere 3 scudetti di fila di cui uno con 103 punti e fare quarti di champions oltre a vincere due xupercoppe e fare semi di uefa e finale di coppa italia.