Quando il gioco batte i giocatori, non resta che l’applauso. Il coro dell’Athletic ha suonato gli sfiatati tenori di Benitez, troppo attrattato dal silicone del mercato e poco, troppo poco, sensibile alla manifesta broccaggine del pacchetto difensivo. Non una novità , peraltro: e, dunque, un’aggravante.
Eppure l’equilibrio l’aveva spaccato Hamsik, uno dei peggiori. I nervi hanno spinto Higuain lontano dall’ordalia; Collejon era disperso chissà dove, Mertens è stato tanto martello all’andata, da riserva, quanto incudine al San Mamés, da titolare. Hanno vinto di squadra, i baschi. Fieri e felici di affrontare un’orchestra non più italianista e non ancora europea (o comunque, non europea come la scorsa stagione, fra Arsenal e Borussia Dortmund).
Due gol li ha regalati la difesa, uno il regolamento: se non è fuorigioco punibile la «corsetta» di Arduiz, tanto vale abolirlo (il fuorigioco). Non si tratta di escrementi movioleschi, ma di spunti dettati da una regola che è stata letteralmente «violentata» da cavilli più affilati di pugnali.
Italiani in campo, uno: Maggio. Poi due, nel finale, con Insigne. Il calcio italiano c’entra poco, ammesso che possa essere di consolazione. Con il senno di poi, avrei inserito Inler e non Gargano. Che bambola, Jorginho. E il nodo del portiere, dopo l’addio di Reina, mi sembra tutt’altro che sciolto.
Si sapeva fin dal sorteggio che l’Athletic sarebbe stato un osso duro. C’è modo e modo di uscire. Il Napoli ha scelto il più imbelle. Valverde non avuto bisogno nemmeno del miglior Muniain. Ha fatto possesso palla e aspettato il cadavere sulla sponda del fiume. Gli dei avevano baciato, immeritatamente, la mira di Hamsik. Il pisolo su corner e il tamponamento su quella pallaccia alzata alla Sperindio da De Marcos hanno riportato il Napoli di Benitez ai problemi di sempre. E sono problemi seri, di struttura, non solo di mercato.
Fra tutti, quelli spesi per Pirlo sono i soldi più benedetti di tutti.
Ed è facile dirlo oggi con tre scudi in saccoccia.
Il merito dovrebbe andare, (noi lo dovremmo riconoscere) a chi lo scelse 3/4 anni fa, dopo essere stato cacciato dal milan.
“M dove la trovi una squadra che da 4 milioni netti ad un giocatore che ha compiuto 33 anni?”
Xabi Alonso – 33 anni – al Bayern – notizia ufficiale di oggi – 10 milioni al Real, 10 milioni lordi all’anno al giocatore con contratto di due anni…….
Leo, fai un po’ te……………
Da quando una certa persona è in ferie (beato lui), e non si fa leggere più, in questo blog non si parla più di gnocca.
E dire che ce ne sarebbe tanto bisogno in vista della prima a Verona….
se fosse vero e non se “forre”
ma se vogliamo discutere dobbiamo “fidarci” su quel “se forre vero quello che ho letto”…Axl tutti giornalai…..
Aho! dovevo farmi una pennichella ed invece…rido
Se poi il gioco e’: ” Se fosse vero quello che ho letto”……e giu’ con tutta una serie di improperi, invettive, se non offese e insulti, basati su un”se fosse vero”……
Tex Willer e Kit Carson…lo legge anche “3″….rido……..domani c’è il Chievio e ieri sera ho bisticciato perchè un interista mi ha ripetuto che dovevamo esser radiati…A precisa domanda quale partita noi, allora, abbiamo truccato è rimasto muto…Quello era felice cerchè ieri sera l’inter ha vinto…sì ha vinto contro l’appianese gentile”!!!!:-))) Leo
Infatti,Leo, tutti leggiamo, dipende cosa.
Ne sono pienamente convinto…Axl…quei 4 milioni di euro si sono pienamente sposati con gli altri milioni di euro degli altri componenti ed in questo caso io sono stato allegro tu sei stato allegro e tanto allegro che adesso è arrivato allegri che si godrà Pirlo per altri due anni, meno un mese, il Pirlo dei quattto milioni di euro di oggi e di domani! Leo