Milano da bere, come negli ani Ottanta: 7-0 dell’Inter al Sassuolo, 5-4 del Milan a Parma. Gianni Brera avrebbe chiesto scusa ai lettori, prima di mettersi a picchiare sui tasti. E’ il calcio, bellezze. Tutto fa brodo (divertimento): anche gli errori, perfino le comiche, tipo il retropasticcio tra De Sciglio e Diego Lopez. Per questo, bando alle ciance.
Inter. Quindici zero, con il Sassuolo è sempre una pacchia: 7-0, 1-0, 7-0. Al di là del nulla isterico di Berardi e del niente molle di Zaza, spazzati via dai guerrieri di Mazzarri, comincia a prendere forma la dorsale Medel-Kovacic-Icardi. Medel è il lucchetto di casa Handanovic, come Desailly, con Capello, blindava il cortile di Baresi. Kovacic, a 20 anni, sta prendendo per mano la squadra. Puro talento. Icardi, classe 1993, vede la porta e con una spalla al fianco rende di più, Osvaldo o Palacio che sia.
Milan. Partita d’altri tempi, si suole dire in questi casi. Inzaghi non ha coppe, può bombardare di lavagne Milanello. Quando attacca, il Milan incanta: le girandole di Ménez e Honda, le volate di Abate e De Sciglio, i tagli di Bonaventura (gol al debutto). Era già successo con la Lazio, protagonista El Shaarawy. Piedi buoni e rapidità di pensiero. Quando difende, viceversa, sono cavoli amarissimi. Superficialità e lentezza di riflessi. Tutti problemi già emersi al cospetto di Candreva e c.
Ménez. E’ stato straordinario, ideale per il ruolo di falso nueve (perché Torres Gump, allora?). Una freccia, un gran dribbling. E già tre reti. Capocannoniere, come Icardi. Ha 27 anni, con Roma non si prese. Nel Paris Saint-Germain era la cornice, nel Milan è diventato il quadro. Occhio ai tuffi. Il secondo giallo a Felipe è frutto di una palese simulazione. E sul rigore, la spinta di Lucarelli (da rosso), ammesso che fosse tale da generare una simile caduta, era cominciata fuori area. Il peggiore in campo? Massa.
Anche quello un Barca minore… rispetto a questo. ma il barca in europa sino al 91 non aveva fatto molto
giusto Darione
Dario Hubner (scusate l’intromissione e la puntigliosità ) :)))
Pacione me lo ricordo anche io (9 anni e mezzo) perché per alcune settimane, in casa mia, era diventato il nemico pubblico numero uno. E mi ricordo anche Julio Alberto e Archibald.
Hai ragione intervengo, ho confuso. Ma di Penzo non ho grandi ricordi, allora….
x Alex in sud il cambio nome e’ un optional, li’ si entra anche senza, anche senza tessera, anche senza biglietto…
e marione hubner in questa seria A giocherebbe con una gamba sola ed un braccio legato all’altro
teodolinda….quello non era Penzo ma il mitico Pacione io ero giovane 16 anni credo, ma ricordo ancora nitidamente quante je ne disse mio padre…
Marione Hubner
Pittosto, negli anni novanta ricordo un grandissimo Hubner, il bresciano..