L’avversario più tosto, questa volta, toccava alla Juventus. L’Atalanta l’ha impaurita per una trentina di minuti e un episodio: il rigore (che non c’era) parato da Buffon a Denis. Palla nell’altra area, gol di Tevez, già autore del primo (e di quattro in totale). Poi i cambi, poi Morata: di testa. Ebbene sì, sono riapparsi i cross alti. Anche se Llorente continua a giocare spalle alla porta. Ordini di scuderia.
In campionato, l’andazzo è questo. Allegri e Garcia vincono sempre. Per la Juventus, un saldo-gol di 10-0; per la Roma, di 9-1. La stagione è lunga, piano con i paragoni, vecchi e nuovi. La prossima settimana si annuncia esplosiva: Manchester City-Roma, Atletico Madrid-Juventus e, last but not least, Juventus-Roma.
Colantuono le aveva tentate tutte: anche Boakye a uomo su Marchisio. Mandorlini idem. Il Verona dava segni di vita, per un tempo De Sanctis è stato più impegnato di Gollini. Nel sabato dei 38 anni di Totti, sostituito, hanno risolto la carabina di Florenzi, centrocampista enciclopedico, e il cannone di Destro, puntato da almeno quaranta metri. Nel basket, parleremmo di bombe da tre. Aperta parentesi: la martellata di Keita su Ionita era da rosso (non da Russo) e almeno da giallo la pedata di Campanharo a Pjanic. Chiusa parentesi.
Il turnover di Garcia è stato più massiccio di quello di Allegri. Come sarebbe finita, a Bergamo, se Denis avesse realizzato l’uno a uno? Era il 58’. Non lo so. Di sicuro, i campioni si sarebbero ributtati sotto. Di rigori pesanti, Buffon ne aveva già parato uno a Calaiò, la scorsa stagione, in Genoa-Juventus. Saranno pure dettagli, come canta l’Ornella, ma pesano quintali.
Nessuna sfida diretta alla sesta può decidere lo scudetto. Chissà come la Champions ne cucinerà il morale. Malmoe e Cska Mosca hanno stuzzicato l’appetito. Le resistenze domestiche non offrono plausibili riferimenti. Allegri, Garcia: sono proprio curioso.
ww.tuttojuve.com/altre-notizie/ogbonna-a-mp-l-arbitro-ha-fatto-di-tutto-per-dargli-una-mano-206333
… ma cosa dici Ogbonna, la verità è quella della gazzettadellosporco
http://www.tuttojuve.com/altre-notizie/gazzetta-il-rigore-c-e-206359
… e certo, come no, per credere ciò che si vuole e non ciò che si vede basta un atto di fede
Gentile Lex, buon giorno. Penso di sì. Fuoco di paglia.
Beck buongiorno! Parliamo della sorpresa di tutti i campionati….il Southampton di Pellè (gran gol in rovesciata ieri). Fuochi di paglia?…..
Grande Robertson, bella quella della torta.
Invece, lo dice Cartesio, chissà che Garcia non si ritrovi, con Totti, la stessa patata bollente che a suo tempo trovo’ Ferrara.
Chi di torta ferisce forse di torta perisce.
Saluti.
Fulvio.
Gentile Michela (auguri!), gentili Pazienti buon giorno da una Milano caduta.
L’atteggiamento di Vidal al momento della sostituzione non è un buon segno, al di là del fatto che tutti vogliono giocare ecc. D’altra parte il Beck ci ha spiegato come in società siano preoccupati per la sua testa più che per il suo ginocchio.
I singoli:
Bonucci sta facendo forse il miglior avvio di stagione dacché è alla Juve, dalle sue parti non si passa, anticipi e disimpegni eleganti. In giro non ne vedo di meglio.
Ogbonna è la lieta sorpresa: pare che l’anno scorso avesse mandato il fratello scarso. In queste partite è attento, sbaglia poco o nulla, ci mette il fisico e la velocità . Al rientro del ministro Barzagli, o anche “solo” di Cáceres, non è detto che debba essere Angelone a fargli posto, soprattutto visti gli affanni di Chiellini.
A Marchisio ieri hanno riservato la marcatura a la Pirlo, quasi un’investitura ufficiale nel ruolo sempre più suo di regista pericoloso e capace di inventare. Gratuita l’ammonizione, deve stare molto antipatico ai direttori di gara di tutto il mondo (remember Italia-Uruguay), se i suoi interventi vengono così spesso sottolineati da cartellini di vario colore, mentre altri sembrano godere di licenza illimitata (vero Keita e Totti?).
Vidal nervosetto e sottotono. Si lamenta della sostituzione, forse per la frustrazione di non aver saputo incidere. Si spera bin diventi un problema per Allegri, che già avrà da “far posto” a Pirlo (urge che la società protegga il tecnico e gestisca bene la situazione, per non ripetere la gestione Ferrara che, dopo un avvio promettente, scoppiò anche per l’esigenza, mal gestita, di fare posto ad un rientrante Delpiero).
Pogba eccede sempre in barocchismi, ma ricorda sempre più “cervo che esce di foresta” (cit. Zio Vuja). Interessanti le sue sovrapposizioni con Evra, quest’ultimo poco appariscente, ma efficace e incisivo, sia in copertura che in attacco.
Detto di Tevez, per il quale basta rimarcare che la maglia che porta, il diez, poggia su spalle sicure e degne dei predecessori, arriviamo a Llorente: primo tempo più che positivo (nel gol ci mette più di una zampa), secondo tempo stanco e poco lucido. Forse andava cambiato all’intervallo. Tuttavia il lavoro che fa il Navarro fosse anche accompagnato dall’infallibilità sotto porta lo renderebbe un simil-Ibra, e, giova ricordarlo, in questa temperie, non giocherebbe da noi, ma da qualcuno in grado di garantirgli un ingaggio più che doppio.
Il niño Alvaro, entra e segna. Gioco di gambe e accelerazione accompagnati da un fisico non banale. Se la formula di acquisto può far storcere il naso, l’averlo preso mi sembra un ottimo colpo per Marotta e soci.
pur essendo a pari punti abbiamo un leggero vantaggio, la vecchia media inglese direbbe Juve +3, Roma +2 sulla base di partite interne ed esterne giocate rispettivamente
Buongiorno a tutti e al Primario,
anche l’Atalanta va in archivio, merito del solito, immenso, Tevez, capace di giostrare a piacimento ogni zona del campo con intensità rara. Buffon para il rigore, inventato di sana pianta (ma, l’ha già detto qualcuno, fortuna averlo dato, che sennò sai le lamentele), che Denis gli telefona e per il resto risulta pressoché inoperoso. Mastro Colantuono continua a fare in ogni caso un ottimo mestiere e la sua squadra, pur patendo limiti tecnici non eludibili (inspiegabile, a meno di problemi fisici che ignoro, la rinuncia al metronomo Cigarini, per Baselli, ancora acerbo e facente parte della decorativa stirpe dei Montolivi), parte ben messa in campo, ordinata e agonisticamente intensa. Una buona palestra per quanto la Juve dovrà affrontare mercoledì al Vicente Calderon, dove lo scaltro Simeone non si proporrà in maniera molto differente, contando, ovviamente su una qualità diversa.