Credo che la moviola in campo sia la droga leggera di quelli che si fanno di calcio. Fossi in Blatter, ma anche in Platini, che la detesta, la liberalizzerei: come hanno fatto con la marijuna in alcuni stati degli Usa. Ignoro quanto potrebbe aiutare gli arbitri, costretti a «vedere» un proprio errore ed, eventualmente, correggerlo. O quanto i tifosi, obbligati – chissà – a sopportare un abbaglio che immaginavano sarebbe stato corretto.
Proviamola. Sbrighiamoci. Dove la terna guarderà il video? Per quali episodi gli allenatori potranno chiederne l’impiego? Ci divertiremo. Preferisco la moviola alle classifiche delle moviole, che aggiungono o tolgono in nome del tifo più spudorato.
Esempio: 27’ del primo tempo di Juventus-Roma. Rocchi sanziona il rigore su Maicon. Garcia interviene. Moviola: braccio due centimetri fuori area, niente penalty. Perfetto. Dov’è il problema? Siete sicuri che avrebbe vinto la Roma?
Per fortuna, sono gli juventini veri a invocarla: un po’ meno di aiutini (non solo la Signora, non solo: tranquilli), un po’ più di fatica e, quando si sbarca in Europa, più fiducia in quello che resta da fare rispetto a quello che è stato fatto. Avanti così.
Voglio la moviola in campo anche perché penso a Francesco Totti. Con le sue basse insinuazioni, ha trattato la Juventus come trattò Rizzoli a Udine (vaffa eccetera). Là la fece franca, qui dipende da Palazzi. Li aspetto al varco.
Ma attenzione: Totti è la lingua che indica la luna. L’ultima luna è la moviola in campo. Andiamoci, una buona volta. Non so se sarà un grande passo per l’umanità , ma la storia della Juventus lo merita. Scusate: perché devo portarmi nella tomba il gol di Paloschi o il rigore su Ronaldo, perché? Platini è un parente agiato e romantico che visita un malato grave come l’Italia e le nega l’accanimento terapeutico. Invece io lo voglio.
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LA LINGUA BATTE DOVE IL DENTE DUOLE…(1)
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DAL GOL DI MUNTARI AL GOL DI PALOSCHI
DALLE TRATTENUTE DI CHIELLINI ALLE BRACCIATE DI VIDAL
Ecc. Ecc. Ecc.
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http://www.beckisback.it/2014/10/15/a-gentile-richiesta/comment-page-15/#comments
Scritto da Roberto Beccantini il 16 ottobre 2014 alle ore 10:33
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Così parlò Rudi Garcia dopo gli episodi dell’ultimo derby tra Juventus e Torino. Improvvisamente, dopo Roma-Inter, è sbucato un altro Garcia, assai meno apodittico.
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Questo: «La televisione non mostra tutto». Si riferiva al pugno di Daniele De Rossi e ai relativi filmati che avevano pilotato i tre turni di squalifica, stessa tariffa di Juan Jesus.
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A naso, non è un argomento che metterei in cima alla lista del «fare», ma capisco l’adrenalina delle edicole. Moviola in campo, prova tv: se non è zuppa è pan bagnato, si dice dalle mie parti. E allora? E allora calma. Siamo in Italia, paese malato.
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Moviola sì, moviola no.
Torniamo per un attimo al derby di Torino.
Tre i casi scabrosi, in ordine cronologico:
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1) la bracciata di Vidal, già ammonito;
2) la trattenuta di Glik a Llorente,
3) lo sgambetto di Pirlo a El Kaddouri.
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Non tutte le letture sono semplici, come la testata di Zidane a Materazzi
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o il gol di Paloschi in Chievo-Juventus dell’andata.
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Prendiamo la rete di Diakité, emersa da Juventus-Fiorentina di domenica. Francesco Ceniti scrive nella sua «moviola»: «Il fischio dell’arbitro arriva prima del tiro in porta perché l’assistente Nicoletti segnala un fuorigioco del difensore viola. C’era? Andiamo a sensazione: bisogna fermare le immagini nel momento preciso del tocco di Pizarro e capire se il tallone di Pogba tiene in gioco oppure no l’avversario.
Nicoletti valuta in un attimo a circa 45 metri dall’azione, avendo un altro giocatore della Fiorentina in fuorigioco passivo a impallare la visuale. Se sbaglia, lo fa di pochissimo. Nel dubbio non si dovrebbe tenere giù la bandierina? Sì, ma l’assistente dimostra di non averlo alzando subito, forse perché influenzato dall’altro giocatore in offside».
Dai distinguo di Garcia ai distinguo su Diakité,
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Prendiamo la rete di Diakité, emersa da Juventus-Fiorentina di domenica. Francesco Ceniti scrive nella sua «moviola»: «Il fischio dell’arbitro arriva prima del tiro in porta perché l’assistente Nicoletti segnala un fuorigioco del difensore viola. C’era? Andiamo a sensazione: bisogna fermare le immagini nel momento preciso del tocco di Pizarro e capire se il tallone di Pogba tiene in gioco oppure no l’avversario. Nicoletti valuta in un attimo a circa 45 metri dall’azione, avendo un altro giocatore della Fiorentina in fuorigioco passivo a impallare la visuale. Se sbaglia, lo fa di pochissimo. Nel dubbio non si dovrebbe tenere giù la bandierina? Sì, ma l’assistente dimostra di non averlo alzando subito, forse perché influenzato dall’altro giocatore in offside».
LA LINGUA BATTE DOVE IL DENTE DUOLE…(2)
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E CONTINUA A RICORDARCI LA RETE ANNULLATA A DIAKITE’!
MA A QUALCUNO RISULTA A A COSTUI SI STATA ANNULLATA UNA RETE?
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A ME RISULTA CHE IL VIOLA TIRO’ A GIOCO FERMO!
E ALLORA, PERCHE’ CONTINUA CON: RETE ANNULLATA?
PERCHE’ A FORZA DI DIRSELO CI CREDE PURE LUI?
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TOSCANA NEWS (TN)
Juve-Fiorentina tra vergogna e dubbi su Diakité e Pogba
Pubblicato da Redazione 9 marzo 2014
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TORINO – Va alla Juventus il primo atto delle tre sfide tra i piemontesi e la Fiorentina. I bianconeri hanno vinto 1-0 grazie a un bellissimo gol di Asamoah, che trova il jolly di destro dopo aver saltato tre uomini con una finta. Ma forse il pareggio sarebbe stato il risultato più giusto. La Fiorentina regala un tempo alla Juventus, ma nella ripresa la Viola è molto più intraprendente. A parte il gol non assegnato a Diakitè, sul quale ritorneremo tra poco, i toscani hanno colpito una traversa con Matos sul quale è eloquiente l’espressione di Buffon. Ma per battere la Juventus è necessario fare di più, a cominciare dal concedere molti più minuti a Mati Fernandez, vera spina nel fianco per la retroguardia bianconera.
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GLI EPISODI DUBBI – Ad inizio della ripresa, Diakité segna, ma Orsato aveva già fischiato e quindi non si può nemmeno parlare di gol annullato in quanto l’azione era già ferma. L’arbitro aveva fermato il gioco per un fuorigioco segnalato dal suo assistente.
Onestamente, è molto difficile giudicare perché il corpo di Pogba è comunque molto più avanti di due giocatori della Fiorentina e non è facile vedere la lunga leva della sua gamba a velocità normale.
Le stesse moviole (e gli stessi arbitri opinionisti) si dividono tra chi afferma che la posizione di Diakité fosse regolare (l’immagine trasmessa da Mediaset, per esempio, non è attendibile in quanto il pallone calciato da Pizarro è già staccato dal piede) e chi invece che fosse in fuorigioco.
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La nostra sensazione è che Diakitè sia in fuorigioco di pochi centimetri perché la gamba sinistra, al momento in cui viene colpito il pallone per il cross, risulta essere oltre il piede di Pogba. E, inoltre, sul controllo, Diakité pare stoppare con un braccio.
L’azione comunque era stata fermata prima del controllo dello stesso esterno fiorentino e quindi, a dire il vero, non si porrebbe nemmeno il problema visto che forse il guardalinee ha giudicato il fuorigioco più netto di un altro giocatore viola, attivo nell’azione in quanto a pochi passi dallo stesso Diakité.
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Uniformità di giudizio, invece, su un intervento di Vargas su Pogba all’8′ del secondo tempo. Il giocatore viola dà un calcione al francese della Juventus. Rigore ineccepibile, ma difficile da vedere nel groviglio di gambe della mischia successiva a un corner.
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Graziati più volte del cartellino giallo Vidal e Aquilani, che avrebbero meritato di finire anzitempo a fare la doccia già dopo pochi minuti del primo tempo.
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http://www.toscananews.net/home/juve-fiorentina-tra-vergogna-e-dubbi-su-diakite-e-pogba/
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JUVENTUS-FIORENTINA, ARBITRO ORSATO
Paparesta giudica positivamente l’arbitraggio di Orsato in una delle partite più delicate della giornata. “Ha diretto bene-dice il nostro moviolista-ma ci sono due episodi che, rivisti alla moviola, non sono stati giudicati esattamente”.
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Vediamoli. Il gol annullato alla Fiorentina doveva essere convalidato. Pogba, con mezzo piede, tiene in gioco Diakité. A sbagliare è l’assistente Nicoletti che non se ne accorge. Ma si parla di una situazione difficilissima da valutare. Anche con l’ausilio delle immagini.
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E comunque il gioco viene fermato prima della conclusione in porta, quindi non si può nemmeno parlare di gol annullato.
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Dall’altra parte non viene concesso un rigore alla Juventus per un fallo di Vargas su Pobga.
Il viola aggancia il piede del francese in area. Situazione di mischia, molto difficile da valutare dal vivo.
http://www.sportmediaset.mediaset.it/calcio/calcio/2014/articoli/1029176/la-moviola-della-27-ima-giornata.shtml
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IL GIORNALISTA ONESTO FA LA PARABOLA SULLA MOVIOLA DELL’INFAME GAZZETTARO, CHE NEANCHE ACCENNA CHE, DI GOL ANNULLATO NON DOVREBBE PARLARE, PERCHE IL VIOLA HA SEGNATO BEN DOPO IL FISCHIO DELL’ARBITRO! QUINDI A GIOCO FERMO!
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JUVENTUS-FIORENTINA 1-0 (HIGHLIGHTS) — Orsato di Schio
Daniele Orsato esce bene da una gara considerata “a rischio”. Esce bene anche al netto di due episodi molto al limite: valutazioni difficili da valutare anche alla moviola, figuriamoci dal vivo.
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Partiamo dal gol a gioco fermo segnato da Diakité in avvio di ripresa: il fischio dell’arbitro arriva prima del tiro in porta perché l’assistente Nicoletti segnala un fuorigioco del difensore viola. C’era? Andiamo a sensazione: bisogna fermare le immagini nel momento preciso del tocco di Pizarro e capire se il tallone di Pogba tiene in gioco oppure no l’avversario.
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Nicoletti valuta in un attimo a circa 45 metri dall’azione avendo un altro giocatore della Fiorentina in fuorigioco passivo a impallare la visuale. Se sbaglia, lo fa di pochissimo. Nel dubbio non si dovrebbe tenere giù la bandierina? Sì, ma l’assistente dimostra di non averli alzando subito, forse perché influenzato dall’altro giocatore in offside.
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Altra situazione televisiva in area della Fiorentina: durante una mischia, Vargas corre verso il pallone e incoccia involontariamente con la gamba su quella di Pogba. Ci poteva anche stare il rigore, ma un contatti simile è quasi impossibile da vedere per l’arbitro. Giusta, infine, la simulazione di Matos.
http://www.gazzetta.it/Calcio/Serie-A/09-03-2014/moviola-juventus-fiorentina-regolare-gol-annullato-diakite-verona-parma-rigore-livorno-sampdoria-80203036099.shtml
Leggevo tantissimo Arpino …non era un tifoso della juve, ma del Toro…i suoi articoli, però, erano poesia pura….Ho avuto modo di leggerlo dal 1976 fino alla sua morte…Un grandissimo giornalisti….Leo
Buongiorno a tutti….Marco Ansaldo se ne è andato e questo dispiace che RIP…Little Lions
Buongiorno a tutti i frequentatori del blog.
Apprendo con notevole e incolpevole ritardo della morte di Marco Ansaldo, e sono molto dispisciuto.
Con Marco Ansaldo durante gli ultimi sei anni ho intrapreso una corposa e serena @-corrispondenza. Dai modi con cui rispondeva alle mie @mail, aldilà delle sue capacità di capire di sport, mi è saltato subito all’occhio la sua carica di umanita e di diponibilità al confronto, anche verso di me che non conosceva. Naturalmente, qualche volta il tema della discussione era farsopoli, come chiamavo io la sua calciopoli. So che la pensava come il gentile Beccantini, su questo tema, tuttavia, non ha mai assunto atteggiamenti da oltranzista. So per certo che non “amava” il trio lescano, o triade scema che dir si voglia, verso la quale era molto critico, e spesso non capiva perchè la Juve aveva messo quei tre la.
Sono molto dispiaciuto della sua morte. Conserverò con gelosia la nostra corrispondenza.
Marco Ansaldo R.I.P.
Gentile Michela (auguri!), gentili Pazienti buon giorno da una Milano triste.
Scritto da Caron dimonio il 16 ottobre 2014 alle ore 21:30 moralista del cazzo!
arpino? come beccantini, un serpente nel giardino della Vecchia Signora.
Mi spiace molto per Marco Ansaldo, uno che ne capiva di calcio e sapeva scriverne.
Dote rara, visto che oggi l’obbiettivo principale é quello di buttarla in caciara parlando di arbitri, moviole, polemiche, tutte cose che non richiedono grande conoscenza della materia in questione.
Ma in fondo come dice Federico Buffa “per la nostra cultura sportiva in italia abbiamo il calcio che vogliamo vedere, commentato nella maniera che più ci piace”
Il figlio di troia numerato non si smentisce mai.
RIP per Ansaldo. Lo leggevo spesso.