Mettetele pure in fila, le attenuanti: gli infortuni, da Pirlo a Pasqual, l’ultimo della serie; la papera di Buffon; il fatto che non battiamo la Croazia dal 1942. Ma poi bisogna parlare della partita, e i croati ci hanno fatto un mazzo così. Non sembrava neppure una squadra di Conte, timida e sterile com’era, né italianista né europeista. Già il gol di Candreva (il migliore, comunque) era stata una fetta raccolta, e non una torta tagliata.
Nella classifica Fifa, l’Italia è 11a. e la Croazia 14a. Con l’uscita di Modric, fin lì padrone indiscusso di San Siro, la Nazionale di Kovac ha perso bellezza, non superiorità . E’ stato il torello di Rakitic e compagni, più che il mal di pancia del nostro portierone, a condizionarci. In questi casi si urla: giocate almeno con il cuore. Gli azzurri l’hanno fatto. Ma il cuore non fa miracoli. Curiosamente, Conte si aggrappa al 3-5-2 nel momento in cui persino Allegri, alla Juventus, l’ha ammainato, e pure Mancini, all’Inter, si accinge a farlo.
Abbiamo giocato prevalentemente in contropiede. La Croazia, penso a Kovacic, ha avuto il torto di specchiarsi, rischiando la fine di Dorian Gray. Sono sincero: mi aspettavo un po’ più di Italia, ma non una partita molto diversa. Noi, modica quantità ; loro, diffusa qualità . Un disastro, il centrocampo: da Marchisio a De Rossi. In assenza di plausibili geometrie, Conte si è brerianamente difeso al limite dell’area, con El Shaarawy, vice Immobile, terzino d’emergenza. La staffetta Zaza-Pellé è stata un giro di roulette.
Ci hanno pressato, ci hanno accerchiato. Per fortuna, come se il possesso palla fosse diventato anche per loro la pace dei sensi, hanno tirato poco, a differenza degli ultrà portati da casa. Lo stop di Kuipers ha consegnato l’epilogo al cannoncino di El Shaarawy e all’occasionissima di Perisic. Ci è andata bene. Resta un mistero come nei nostri stadi continuino a entrare petardi e delinquenti.
x Cristiano…Poche notizie su Chiarenza…Dopo la Juve Primavera tentò il salto con squadre semiprofessionistiche per ultima Como…con scarso successo…forse era più adatto ai giovani che alle prime squadre…Leo
Beck buongiorno! Ti risulta che il Parma abbia i conti disastrati?…..ma talmente messi male che rischierebbe di non potersi iscrivere alla A l’anno prossimo……
Calciopoli ….non si dimentica cosa che vorrebbero gli “evangelisti” di allora…mettendo così una pietra tombale su quei fatti…juve ladra e tutti gli altri puri e casti…e no…non è così….dobbiamo ancora raschiare il barile e fin quando c’è speranza noi siamo qui al di la delle diverse opinioni personali…Si parla di Lepore adesso ex magistrato e delle sue dichiarazioni in occasione della presentazione di un suo libro (c’è sempre un libro di mezzo!!!!). Ci spieghi il dottor Lepore perchè quell’indagine l’ha fatta la procura di Napoli e non ad esempio quella di Roma (sede dell figc) o quella di Torino.. atteso che Torino una sua indagine l’aveva fatta con conclusioni (il Dott. Maddalena) di etica ritenuta forse non sufficiente…Ce lo spieghi il dottor Lepore e ci dica il perchè della ricusazione avanzata dal dottor Narducci per la giudice Casoria..ci spieghi meglio questo passaggio…ci parli come sparì il filmato del sorteggio degli arbitri e ci parli anche il perchè il famoso verbale 45 della dott.ssa Boccassini è rimasto un inspiegabile tabù per tutti!!! E’ facile catturare la curiosità di tanti per un proprio tornaconto (vendite) basta un niente e si accende la miccia…si dice….Sono sempre seduto sulla sponda del fiume…e non mi sono ancora stancato!!!! Leo
Signori oggi si approfitta della clemenza climatica, si va a castagne, nel frattempo salutatemi quel pezzo di merda, pipparolo e pedofilo di De pasquale.
Lui ci tiene tanto ai saluti ma sopratutto ai complimenti.
no, controbattevo il tuo dato sparacchiato a capocchia, come gran parte delle tue considerazioni, della “50ina di presenze”. E come protagonista ho parlato solo di un paio di stagioni: esempio 1980/1981 con 20 presenze su 30 complessive.
Sempre se si parla di storia.
E poi il dato sulle vittorie, e volendo anche sulle presenze, è meramente storico/statistico. Giorni fa si parlava di Marocchi, uno che non ha vinto tantissimo, rispetto alle stagioni trascorse alla Juve, contento per lui che intercettò il primo Lippi, ma non fu certo protagonista in quelle due stagioni, seguendo i tuoi criteri, secondo i miei sì. Eppure ha lasciato un ricordo ben definito nell’ambiente juventino. Medesimo ragioamento vale per Gigi De Agostini. Poi io ricordo anche i due Bonetti e Dario Fortunato.
Figurarsi Prandelli. Chiunque abbia indossato quella maglia con orgoglio, coraggio, dignità , consapevolezza merita rispetto, ancor più se mai ha poi gettato merda sulla Juve, (chiaro, per Boniek il discorso è diverso). Questo a prescindere da dove poi abbiano giocato, o allenato, prima e dopo.
Buongiorno egregio Primario,
potrei sapere come mai alle ore 10:13 mi ha messo dietro la lavagna?
Sono forse troppo curioso?
Ossequi.
138 presenze in sei anni di cui due terzi entrando a 10 dalla fine di cui solo 89 in campionato.eh si ha fatto la storia della juve prandelli….eppoi parli di flatulenze.roba da pazzi.
vedi Alex “il non mi interessa della storia” significa non confondere il prestigio con la storia stessa. Per come la vedo io, il prestigio e’ l’oggi, e’ quello che vali nella realta’, la storia invece, seppur importante e’ quello che hai fatto nel passato, ma che oggi non conta piu’, in particolare poi se davanti non hai nessuna certezza o valore vero su cui investire. Lo so perfettamente che la ns storia non e’ minimamente paragonabile al Belgio o alla Croazia, ma oggi queste due squadre ci sono nettamente superiori, ed hanno una squadra giovane che durera’ almeno altri 3/4 anni.
Su Conte poi…continua a non capire ( o a far finta ) che deve costruire sulle macerie di un calcio italiano ormai alla deriva, buffon derossi pirlo barzagli ( che avrebbe convocato ), ma cosa ci fai de sta’ gente, al prossimo europeo dovrai presentarti con una squadra giovane, fatta di gente che abbia almeno la volonta’ di correre, dovrai supplire l’indubbia carenza tecnica con il gioco…e lui che fa ??? nulla, s’accontenta del puntarello, gira la minestra e tira a campare.
Tanto il finale lo conosciamo gia’…..”ricordatevi da dove veniamo”
Scritto da Leoncini 45 il 18 novembre 2014 alle ore 10:13
Concordo Leo.
Ma Chiarenza…che fine ha fatto ???
Scritto da Fabrizio il 18 novembre 2014 alle ore 10:05
Quindi per sillogismo il Beck è un “interista” che spiega le “cose” di Calciopoli/FARSOPOLI non “ad minchiam”, ma con “cervello”…
Dall’intervista dell’avv. Pioreschi rilasciata ieri, DUE ESEMPI ILLUMINANTI su dove si deve usare “il cervello”…per interpretare FARSOPOLI.
Ecco lo stralcio che propongo:
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Qual è la più clamorosa anomalia di Calciopoli?
«L’informativa del 18 settembre 2004 che ha dato il via alle intercettazioni. Non vi era alcun elemento per autorizzarle. Quell’informativa è il simbolo dell’inchiesta: invece di constatare un reato e cercare un colpevole, si è scelto un colpevole e poi si è andati alla ricerca del reato in modo unidirezionale».
Giandomenico Lepore, capo della Procura di Napoli ai tempi dell’inchiesta, ha dichiarato: «Stavamo arrivando all’Inter, poi la fuga di notizie ha bloccato l’indagine».
«Non credo che sia stata la fuga di notizie a bloccare l’indagine e il coinvolgimento di altre squadre. Per arrivare all’Inter, bastava non ignorare le intercettazioni che già esistevano. All’Inter c’erano già arrivati! La fuga di notizie, al limite, poteva bloccare tutta l’indagine, ma alla data di questa famosa fuga, c’era già materiale per coinvolgere più personaggi. Bastava utilizzarle tutte».
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BASTA E AVANZA PER MISURARE IL LIVELLO DI …GIUSTIFICAZIONI “AD MINCHIAM”…ESATTAMENTE COME PER CAPIRE CHI USA…”CERVELLO”…NEL CAPIRE EFFETTIVAMENTE…FARSOPOLI !!!!!!!!!!!!!!!!!