L’Italia è il paese del cattolicesimo: possiamo anche perdonare le persone. Ci provo.
Perdono Allegri per non aver dato retta al circolo dei «trecinqueduisti», frequentato ogni tanto dal sottoscritto. La stagione è lunga, la Roma forte, ma la Juventus che ha dominato la Lazio all’Olimpico è stata «sontuosa» (copyright, il gentile Cartesio). Anche in dieci. Il modulo è la cornice, non il quadro.
Perdono sir Alex Ferguson per aver spinto Opti Pogba verso Marotta. Ferguson era al ventiseiesimo anno di regno, solo la pancia piena e i ruttini possono spiegare una simile dormita.
Perdono me stesso per l’orribile sigla che mi ha ispirato il terzo gol, bellissimo. La P3: Pirlo-Pereya-Pogba. Quei tre «cosi» si son passati la palla come se fosse una caramella. E quel Pereyra è meno banale di quanto pensassi.
Perdono la Lazio di Pioli per essersi esaurita in un quarto d’ora. E per aver offerto la schiena ai pugnali bianconeri (wow).
Perdono Tevez, alla nona rete in campionato, per quel continuo rimbalzare tra l’eccellenza domestica e la normalità europea.
Perdono Damato per il secondo giallo a Padoin: era talmente sciocco che poi ha fischiato sempre pro Juve. Sartina, la dedico a lei.
Perdono l’Atalanta per aver subito un gol e mezzo in contropiede dalla Roma. Nessuna attenuante. Se mai, le aggravanti di giocare in casa e di essere passata in vantaggio.
Perdono De Rossi per eccesso di sombrero e Maxi Moralez per difetto di mira.
Perdono Ljajic, serbo nostro, per non aver fatto rimpiangere Totti. Sono già quattro, i gol di questa singolare riserva: o «contitolare», per scimmiottare quei giornali che scrivono «condirettori», così i vice direttori non s’incavolano.
Perdono Garcia perché il turnover non costituisce reato. Anzi.
Gentile Robertson, buon giorno. In verità ad Amsterdam c’ero e l’episodio, gravissimo, fu unico. Giocammo molto peggio di quanto non abbia giocato la Roma contro di noi. Ciò premesso, non mi straccio le vesti, non voglio dare lezioni di morale. Dico che, nel caso specifico, la Roma avrebbe meritato di più. Tutto qua.
La sfortuna, Leo, e che garcia sa che con destro dentro al posto della grande berta di porta metronia almeno giocano sempre in undici.
E’ che non ha i coglioni per dirlo, e corre dietro ar capitano con un sorrisetto idiota e patetico per chiedergli il permesso di sostituirlo. E questa e’ invece la ns fortuna.
Già persa non una, ma un paio di finali di champions, con arbitraggio ben peggiore di quello di Rocchi….
Beck, noi ne abbiamo perse due peggio di cosi’ (una, col real, ben peggio). E nessuno del giornalistame italiano si e’ stracciaro le vesti, mi pare…
Buongiorno al Primario, alle sue infermiere e ai suoi Pazienti.
Sta avvenendo una cosa sconvolgente, pare che si possa vincere e giocare bene anche senza……..
Ah, quindi il gesto tecnico di Bonucci, tiro al volo all’angolino, per lei non è’ meritevole…..capito…
Caro Primario e pazienti buongiorno,
in merito a centimetri, c’è chi ci ha costruito una carriera sopra… La famosa “sostanza” del fegato di mosca. Buona domenica a tutti.
Gentie Matteo, buona domenica. Diciamo così: se perdessi una finale di Champions per un arbitraggio come quello di Juventus-Roma, non griderei allo scandalo – questo no, questo mai – ma proprio felice non sarei. Lei sì?
Gentile Riccardo Ric, buona domenica. Le si drizzino pure i peli. Evviva lei ed evviva loro. Per me, Juventus-Roma era da 2-2. Per lei da 8-2?Tranquillo, no problem.
ciao fulvio, siamo in vena di perdono, dai… :)) io lo perdono perchè finalmente si sta vedendo una juve divertente e autoritaria. ripeto, forse c’era davvero bisogno di aria nuova. lui non credeva più nel progetto, si era fossilizzato in un’idea tattica opposta a quella con cui aveva iniziato e, infine, aveva pure rotto i coglioni con ‘sto cavolo di ristorante da 10 euro.