E’ stato un derby povero di qualità , confuso, fin troppo alla camomilla, come documentano gli ammoniti, quattro appena. Il dodicesimo Milan di Inzaghi e la prima Inter di Mancini si sono nascosti tra i propri limiti. Di veramente bello, solo il gol di Ménez: per l’azione (Muntari-El Shaarawy-Ménez) e per il suggello (piatto destro, alla Beccalossi).
Obi non aveva mai segnato in serie A. Ci si aggrappa ai numeri per decorare un’ordalia sciatta. Ho visto il solito Milan, né d’attacco né di difesa, una via pericolosamente di mezzo: di difesa, quando sarebbe stato più opportuno non esserlo (sull’1-0, per esempio), e viceversa. L’Inter ha l’attenuante, almeno, del passaggio dal 5-3-2 di Mazzarri al 4-5-1 o giù di lì del Mancio. Con Nagatomo e Dodò terzini, Kuzmanovic in regia, Palacio e Kovacic all’ala e Guarin un pelo sempre in ritardo (nel tiro, nel passaggio), il gioco spremuto era rivolo, neppure torrente. Diamogli tempo.
Resta un mistero, nel Milan, l’impiego di Forrest Gump. E’ un ex campione che ha scelto un ex campionato per chiudere in lentezza. Inzaghi lo lascerebbe volentieri fuori, ma l’ha voluto Berlusconi, non un burocrate qualsiasi; e allora, tutti sull’attenti.
Ecco qua il classico derby di cui ricorderemo a malapena il risultato. Europeo è stato il ritmo, non il gioco. E la cornice di San Siro, non il resto. Non che si pretendesse la luna, i derby sono derby, foreste di nervi, selve di agguati, al diavolo il dolce stil novo. C’è un limite a tutto, però. La Juventus, con la Roma, è la punta di un iceberg complessivamente modesto. Il derby di Milano era uno dei riferimenti più preziosi. Il trasloco da Moratti a Thohir, ammesso che sia concluso, e la retrocessione di Berlusconi mecenate a Berlusconi e basta hanno scavato il distacco. In assenza di quattrini, servirebbero idee. Non ne vedo.
Alex, gli svedesi nonchè tutti i popoli ‘nordici’ credo che abbiano un livello di civiltà nettamente superiore a molti altri stati europei, la cultura sportiva è una diretta conseguenza di questo. Poi è chiaro che non è sempre vero al 100%, basta ricordare 10 anni fa il mitico “biscotto” Svezia-Danimarca 2-2. Ma stasera sono strasicuro che il Malmoe si giocherà la sua partita per provare a vincere pur sapendo che sulla carta noi siamo più forti. Sul campo “fangoso” non ci vedo intenti dolosi come invece avvenne a Istambul. Semplicemente limiti organizzativi da parte loro.
1) il campo quando fa’ schifo non lo e’ mai per tutti
2) qui si pagano 10 milioni annui netti ai giocatori e poi si gioca su campi di patate e risaie mettendo a rischio la salute dei giocatori oltre che a falsare i risultati
3) la uefa invece di perder tempo nell’organizzare summit sull’evoluzione del calcio in patagonia, dovrebbe occuparsi di questo, obbligando chi vuole giocare a certi livelli ad avere terreni perlomeno decenti, altrimenti in mezzo alla settimana ti organizzi una bella amichevole.
4) la juve farebbe bene a fare un esposto, anzi una vera e propria denuncia cautelativa, facciamo le corna e tocchiamo ferro…ma se qualcuno si fa’ male seriamente poi chi paga ???? no perche’ tutta la rosa del Malmoe vale piu’ o meno mezzo Pogba.
visita
Notizia appena appresa fonte “sportitalia” ( mi stavo facendo la barba con radiolina accesa)….Sembrerebbe imminente una vista del pdm a Palermo per rivisitare Dybala…a cui chiederà la sua disponibilità di vestire l’azzurro..il giocatore ha tre passaporti compreso quelli italiano atteso che sua nonna è proprio italiana..Che dire? spero che al giocatore non gli fanno montare la testa oltre ogni lecito…Leo
Io sto con luca.altro che problema ,il campo deve essere una ragione in piu’per essere cattivi.anch’io nel mio piccolo godevo su campi cosi:potevi spaccare gente senza che l’arbitro capisse se era colpa tua o del terreno.una figata.
Runner che gli svedesi siano sportivi, è tutto da dimostrare, questo a prescindere da Malmoe-Juve.
Buongiorno a tutti…La Roma non è fuori noi non siamo dentro…calma con le critiche agli altri…pensiamo a noi che è meglio…Leo
Per stasera con questo campo spero di vedere 11 Furino.
Bisogna lottare di sciabola non di fioretto con la speranza che l’esperienza di Instabul abbia fatto scuola.
Il campo non deve essere una scusa ne deve dare adito a proteste preventive verso l’ UEFA. Noi dobbiamo essere in grado di battere gli svedesi anche su un campo di patate o su una piscina. Poi a livello di sportività tra svedesi e turchi credo che ci sia un abisso così come c’è un abisso a livello sociale. Quindi stiamo tranquilli, il Malmoe giocherà la sua partita per vincere perchè in teoria è ancora in corsa almeno per l’ EL, e noi dobbiamo far valere la nostra superiorità tecnica.
@ Runner.
Quando il sergente Garcia ha detto che il pareggio gli stava bene, ancora non sapeva che il City avrebbe vinto.
Un pareggio dei russi a Monaco e’ proprio quello che si devono augurare, se pareggeranno anche loro, viceversa, salvo uno 0-0 oltre alla vittoria, se ne andranno in E.L.
Ciao.
Fulvio.
P.S. Noi comunque, zitti fino a stasera.