Mi gioco subito il jolly dei ricchi: non si può andare sempre ai cento all’ora. Ciò premesso, se parliamo di gioco, meglio l’Udinese della Juventus e meglio Stramaccioni di Allegri. Lo 0-0, al Friuli, non usciva dai tempi del primo Conte. Allan è stato lo spirito e la carne dell’Udinese, su Pogba (vanesio) e su chiunque passeggiasse a sbafo nei suoi giardini.
Buffon più impegnato di Karnezis – per metà match, soprattutto, e in contropiede – e pochi lampi, i campioni: una zuccata di Llorente, una traversa di Pereyra, un sinistro di Tevez. Non ho capito, di Allegri, il ritorno al 3-5-2. D’accordo, Marchisio era squalificato e Vidal un po’ giù, ma c’era sempre Padoin.
E così, a metà campo, i soldatini di Stramaccioni hanno sabotato i rifornimenti di Pirlo, Pogba and friends, mai precisi, ficcanti e rapidi come le esigenze avrebbero giustificato. Già a Napoli, in coppa, l’Udinese mi aveva dato l’impressione di essere in palla: persino nei supplementari, giocati in dieci.
La Juventus, viceversa, veniva da partite opache, con il Chievo, stecchito da Pogba, e a Parma. C’era una volta Llorente: spiace dirlo, ma nella rivoluzione dei garafoni è letteralmente scomparso. Morata, lui, è vivo: almeno questo. E Tevez ha diritto, ogni tanto, di tirare il fiato (o di tirare fuori).
Onore all’Udinese, dunque. Quanto alla Juventus, non manca molto al disgelo Champions, sarà il caso di darsi una regolata. I punti di vantaggio sulla Roma Russo-americana rimangono sempre sette, e il Borussia Dortmund è sempre ultimo (ma ha recuperato Reus): il problema è la qualità della pedalata, non proprio rotonda. Serve ben altro, in Europa.
Terza partita senza gol all’attivo, la Signora camomilla. Non saprei chi salvare (Buffon a parte). So invece chi lodare: l’Udinese, l’eternità di Di Natale, la gavetta di Stramaccioni.
Alemichel, la scorsa settimana scrivevo qualcosa del genere.
Certo che il Polpo di oggi si meriterebbe Matri.
E anche Bendtner.
Gentile Barbabianconera, letto: avanti con Di Francesco.
Bisogna provare, bisogna rischiare.
Gentile Beccantini, in relazione al mercato Samp, Milan, Inter, e Roma non sembrano aver tratto beneficio dalle campagne di conquista invernale. La Juve “tiene”, il Napoli invece ha operato degli aggiustamenti. Premesso che, personalmente, sono convinto che il telaio delle squadre si costruisce in estate (così vale per le formula 1 in inverno) e che in questa sessione dovrebbero essere apportate solo delle correzioni di rotta (per infortuni lunghi o inadattabilità tattica del giocatore)…pensa che ” chi più da (in senso di pecunia) meno avrà ” (in termini di rendimento)? A prescindere dalla vittoria di oggi, penso che Di Francesco sia maturo per una società e una squadra con ambizioni da primi 5 posti. Troppo Zemaniano al livello di concetti calcistici per poter ricevere una proposta già dall’inizio di questo campionato?
E qualcuno puó credere che una juve che si butta su matri o osvaldo a gennaio possa fare una suqadra all’altezza delle aspettative di raiola, ohps pogba, a giugno. Bye bye polto è stato bello.
Gentile Riccardo Ric, d’accordissimo. Peso sempre il valore delle squadre. Il rammarico per il mancato allungo sulla Roma affiora solo per la scansione del calendario. Metta che si fosse giocato alla stessa ora, si parlerebbe di mancato avvicinamento.
Proprio perché l’Udinese era in palla, la prova è’ stata superata. Son turni di campionato insidiosi, questi. Che poi, reso il giusto merito all’Udinese di Stramaccioni, soprattutto per come si è difesa, (con marcature ad uomo, Beck…applausi a Strama, sia chiaro..eppero’…) non è che anche nel primo tempo abbia fatto sfracelli. Rammarico per non aver allungato sulla Roma, l’occasione era ghiotta, ma normale pareggio in normale turno di campionato. E tra la Juve e la Roma, erano i capitolini ad avere l’impegno meno arduo….
Robertson: Allegri ha detto che ha scelto il 3-5-2 perché cosi’ poteva tenere Padoin in panchina. Con il modulo nuovo avrebbe dovuto schierarlo, e in tal caso non avrebbe avuto riserve dato che Sturaro doveva stare fino all’ultimo secondo alla corte di Preziosi.
Sono questi i segni di debolezza che vorrei la Juve si scrollasse di dosso. Se la Juve vuole un giocatore (suo, oltretutto!), almeno in Italia, se lo deve prendere in fretta. Non sottostare ai ricatti di Pinco e Pallo.
Scritto da Fabrizio il 1 febbraio 2015 alle ore 19:09
Invece il cinematografaro per scarsi o buoni che siano i suoi rinforzi li fa giocare da un mese a questa parte.
Una moglie manda al supermercato il marito a comprare la pancetta per fare una pasta all’amatriciana. Il marito ritorna soddisfatto con la mortadella che ha comprato scontata del 50%. Indovinate chi è marmotta e chi è allegri in questa storiella. Forse pure allegri si è convinto a cercare alternative al suo modulo preferito visto che di trequartisti nemmeno l’odore.
Gentile Riccardo Ric, al tempo: il mio “benaltrismo” è squisitamente, o quasi squisitamente tecnico e tattico. Aspettavo con curiosità Udine. L’Udinese era in palla. Non l’abbiamo superato. Certo, per loro era tutto, per noi una tappa. Ma sono proprio questi i collaudi che ti avvicinano all’Europa. Come quando si gioca, a Marassi, con il Genoa di Gasperini. Gran ritmo, gran pressing. In Europa si gioca così, mediamente.
Robertson: Allegri ha detto che ha scelto il 3-5-2 perché cosi’ poteva tenere Padoin in panchina. Con il modulo nuovo avrebbe dovuto schierarlo, e in tal caso non avrebbe avuto riserve dato che Sturaro doveva stare fino all’ultimo secondo alla corte di Preziosi.
Sono questi i segni di debolezza che vorrei la Juve si scrollasse di dosso. Se la Juve vuole un giocatore (suo, oltretutto!), almeno in Italia, se lo deve prendere in fretta. Non sottostare ai ricatti di Pinco e Pallo.