Aveva giocato meglio all’andata, la Juventus. Ha giocato meglio stasera, il Milan. Morale: 3-1 per la Juventus. Tevez, Antonelli, cerotto del mercato, Bonucci, Morata, ormai ufficialmente il dopo Llorente. In mezzo, tanto Marchisio (due pali) e poco Pogba.
La differenza, alla fine, l’han fatta i giocatori, più che il gioco. E’ stato tutto un groviglio di graffi e pause, soste e morsi. Hanno vinto i più forti, come documentano le parate di Diego Lopez. Juventus e Milan appartengono a due pianeti diversi. In passato, ai tempi degli olandesi, era il contrario. Oggi è così, tra infortuni (l’ultimo, Ménez) e parametri zero.
Non una Juventus brillante (tanto che, per evitare il due pari, ha avuto bisogno del miglior Buffon, su Pazzini). Una Juventus, se mai, capace di leggere i momenti e di reagire ai suoi stessi limiti, che la modestia dei rivali domestici spesso maschera o attenua.
Lo so, sono esigente. Ma lo sono, parafrasando il Bruto di Shakespeare, «non perché io poco amassi lo scudetto, ma perché molto amavo (e amo) l’Europa». Le idi di marzo si avvicinano, il Borussia ha ripreso a vincere e i pugnali vanno affilati prima che ci pensi il destino.
Le fasce e i calci d’angolo hanno distribuito i brividi più sanguigni. Inzaghi le ha provate tutte, dalla difesa ad altezza Zeman (vedi alla voce Tevez) a Honda su Pirlo. Non può essere questa ordalia, il confine estremo della sua gavetta.
Bene ha fatto Allegri, sul fronte opposto, a ripristinare il 4-3-1-2 d’ordinanza. Sarà anche più rischioso (uno stopper in meno, un centrocampista in più), ma raffina meglio la manovra. Del resto, non è che il ritorno del 3-5-2, a Udine, avesse prodotto chissà quali portenti. Segnalo, per concludere, il giudizio di un lettore, il gentile Fabrizio: «Sti cavolo di gomiti, Chiellini». Questa, poi!
Gentile Primario, mi trova in quasi totale disaccordo……
Pur non avendo offerto la migliore prestazione stagionale ne a livello di squadra, ne tantomeno nei singoli, fatta eccezione per due/tre giocatori, che hanno offerto il loro max stagionale, come Morata, Padoin ed Evra!!!!!
La Juventus ha evidenziato una sicurezza disarmante, ha giocato con l’avversario, ha affondato quando ne aveva bisogno, e rallentato quando ne avvertiva la necessità, forse il limite è stato lo specchiarsi troppo nella ripresa, e l’egoismo da re dei bomber di Carlitos Tevez, che in almeno tre occasioni ha sbagliato il contropiede, intestardendosi in personalismi inuti……
A proposito del bomber argentino, l’ammonizione a tre minuti dal termine mi sembra voluta, per saltare il pericolo “Cesena” ed evitore problemi in vista del Big match dell’Olimpico, che si terrà fra due giornate.Scommetto che a Cesena si faccia ammonire Paul Pogba, per saltare il turno casalingo con l’Atalanta, per lo stesso motivo……
Altro mattoncino verso il quarto Scudetto consecutivo, cosa tutt’altro che pronosticabile ad inizio stagione, dopo la fuga del PdM, la tournee Asiatica, i Mondiali Brasiliani, l’appagamento dei suoi e la campagna acquisti volta a raggiungere più il “pareggio di bilancio” che rafforzare l’organico, infatti si è cercato di inserire un paio di titolari e dare alternative più credibili nelle seconde linee..
Infine la poca fiducia che l’ambiente bianconero e in generale l’opinione pubblica attribuiva alla bontà della scelta di Max Allegri, al posto del fuggitivo, facevano prefigurare una lotta Scudetto più incerta e difficile, anche perché,la Riomma non aveva badato a spese per rinforzarsi, quasi 100 ml di euro sul mercato per cercare di ridurre il gap…..
Per tutti questi motivi, non accetto l’atteggiamento da pancia piena che ci fa considerare un 3-1 ottenuto con facilità come un pari qualsiasi….
In Europa è diverso, ma in questo periodo molte squadre stanno in rifiato…..
Buongiorno a tutti…La partita di ieri sera ed i suoi risvolti…Bene la juve nel suo complesso e bene anche il milan con tutti i suoi problemi…Ha giocato meglio delle altre volte il milan..del resto ogni partita fa storia a se..Il milan aveva difronte la juve e quindi quale occasione per fare bella figura? La juve ha fatto il suo, quello che doveva fare per se e per certi versi anche per Allegri! Ha scherzato come il gatto fa con il topo…si è fatta riprendere per poi azzannare con Leo e con Morata…Potevamo fare una goleada, bastava solo smetterla con i ricami ed i preziosismi inutili…quelli del milan a fine partita hanno più volte ripetuto il numero delle assenze: 14..ce lo hanno ripetuto mille volte…come se a calcio si giocasse in 25(11+14)…come se i loro infortuni li avesse causati la juve..e come se alla juve di infortunati non ce ne fossero..Vabbè, per tutto un tempo mi sono sorbito da Piccinini l’interrogativo se il goal di Tevez fosse regolare..Piccinini aspettava il giudizio di Cesari, nell’intervallo…poi ha avuto la risposta e si è calmato! Quello che mi ha stupito anche è stato Inzaghi che non si dava pace sulla regolarità di quel goal stesso dimenticandosi che nella sua carriera di calciatore goal così ne ha fatti un sacco!…Poi si sono aggrappati al fallo di Chiellini vicino la linea che delimita l’area di rigore non concesso dall’arbitro….e poi alla parata di Buffon trascurando le parate di Lopez..Beh..è andata bene per la juve ed è andata bene anche a “mike” il nostro mike..perchè di buona mattina ieri si stava azzardando..per pronosticare…I voti del Primario? d’accordo, ma anch’io avrei dato qualcosina in più a Vidal..Avrei fatto esordire Sturaro almeno per una decina di minuti..Allegri ha detto no…forse per paura….le partite degli ex (milan) fanno sempre paura…e lui ci teneva tanto a vincerla quella partita e non a pareggiarla..Buffon l’ha aiutato, anche se ci sarebbe stato sempre tempo per recuperare…ma perchè sfidare il destino? si sarà detto Allegri tra se e se!!!.Oggi tocca alle altre, vediamo…Un’ultima cosa, che soddisfazione per l’Atletico Madrid…non ho visto la partita….ma leggere di un ancellotti sconfitto mi fa stare meglio !!! Leo
Primario, siamo sicuri che sia Chiellini che tira gomitate e non gli avversari che ogni volta prendono a testate i suoi gomiti?
(Bello il libro su Camin, complimenti).
Il Borussia é tornato a vincere: L’anomalia era prima, non adesso. Tra Paderborn e Ausburg, hanno la possibilità di riagguantare almeno l’Europa League.
Con la Juve rimangono favoriti loro e, se si esce, NON sarà contro l’ultima della Bundesliga ma contro la finalista di Champions di due anni fa.
Qualche altra considerazione:
Malino, maluccio, male: Pogba, Pirlo, Vidal. Il primo ad alternare venezianismi da Harlem globe trotter a passaggi agli avversari in impostazioni, il secondo che non regge ritmi più alti del dopolavoro ( rimango dell’idea che, già quest’anno, sarebbe stato pronto per i Los Angeles Galaxy), il terzo che si danna, ci prova, ma è inesorabilmente il fratello scarso. Alla fine il centrocampo lo ha tenuto in piedi quasi da solo il monumentale Marchisio. Avrebbe meritato il gol, meriterebbe le chiavi del gioco e la fascia di capitano.
Dietro tutti più che sufficienti: Bonucci, rete a parte, sempre più leader, si giochi a quattro o a tre. Sarà per contingente penuria (di Scirea, Beckenbauer e Maldini nemmeno l’ombra in giro), ma ora come ora non lo vedo inferiore a nessuno dei decantati tiaghi Silva, David luiz, hummels. Chiellini, oltre alle abitudini manesche e a uno sgorbio enorme a metà primo tempo (la pallaccia appoggiata in angolo da centrocampo, cosa avrà voluto fare?), é sempre presente e determinato, vista la salute di Ogbonna però li vedrei bene a riposare un po’. Evra sufficiente, ma dall’ex capitano del MU mi aspetto di più. Padoin straordinario, al netto di qualche sofferenza sul fresco Bonaventura nel secondo tempo. Efficace come terzino, più tecnico di Licht quando si propone in avanti. Avercene.
Davanti: Bene Alvaro, da ala (meglio) e da centravanti. Tevez da condottiero, finché ne ha avuto, poi l’avrei cambiato molto prima e magari con Coman ( uno guizzante così ce lo avrei visto bene tra Alex e Paletta). Spiace per Fernando, che continuo a vedere centrale in un attacco a tre e non già palo solitario davanti al Tevez trequartista. Ho timore che, visto pure l’arrivo di Matri, di campo ne vedrà sempre meno.
Buongiorno a Tutti e al Primario,
Bella partita ieri sera, giocata veloce e intensa (non so come giochino in Europa, ma forse mi accontento di poco). Il Beck parla di singoli, mentre io vedo più squadra: È vero, i Tevez, i Buffon, i Marchisio, la partita l’hanno spaccata, ma ho visto ancor più determinante la facilità organizzata con cui la Juventus ha frustrato regolarmente le trame velleitarie dei frillini inutili a la Cerci o Menez (di gran lunga meglio e più utile Pazzini, verdadero nueve – cit.), ovvero le “impostazioni” di gioco (!) date da Muntari piedipietra. I pericoli sono giunti dalle cosiddette palle inattive e dalle distrazioni in uscita: Vizi da correggere.
A tratti ho avuta una impressione che, da non cultore di tennis, voglio mutuare proprio dallo sport della racchetta: La differenza tra Fognini e Federer non sta nei colpi, ma nel fatto che il primo ne fa uno a partita, mentre il secondo uno ogni game. Ecco tra la Juve e il Barcellona (così come tra Pogba e Messi), per dirne una, vedo qualcosa di simile (anche se a distanza meno siderale). N. B. Mi scuso con gli amanti del tennis.
Ok, poteva finire in goleada, loro hanno tirato 2 volte, 1gol e 1 paratone di Gigi. Ma perché tenere in campo Cicciobrutto fino all’89′ (per fare entrare Quello alto come un primavera qualsiasi, poi!)? Dare 15′ di spazio a le King pareva brutto? Saluti a tutti!
-
perfeto primario! lei e’ un grande! non avrebbe potuto scriverlo meglio nemmeno pasquale”CON’IL”de! I voti poi…proprio da professore…se non fosse stato esagerato con Chiellini. primario, invito lei e i lettori che le danno gli spunti per le citazioni…di fare una petizione da inviare all’AIA per preparare una circolare per gliarbitri affinche’ appena vedono i gomiti di chiellini, sparare un…rosso diretto! Cosi’ evitera’ di essere importunato da lettori che sembra fanno a gara per avere una citazione!
-
-
http://www.beckisback.it/2015/01/25/da-guardone-grazie/comment-page-117/#comments
Scritto da Luca G. il 31 gennaio 2015 alle ore 10:23
===
Gentile Luca, buon giorno. Nessuno è perfetto, nemmeno Collina. Che avrei voluto sempre come arbitro e stop. Come designatore mi ha fortemente deluso.
Scritto questo, se mi paragona Collina a De Sanctis deve vergognarsi.
Scritto da Roberto Beccantini il 31 gennaio 2015 alle ore 10:32
=
Gentile Luca, certo: anche lui. Ma per il paragone, anche lei.
Scritto da Roberto Beccantini il 31 gennaio 2015 alle ore 10:36
=
Gentile Luca, quando disse per telefono che per lui il contatto Toldo-Zalayeta era da rigore più rosso – e non da rigore più semplice giallo, come decise Rodomonti -Collina non le faceva poi così tanto schifo.
Su verggogni!
Scritto da Roberto Beccantini il 31 gennaio 2015 alle ore 10:42
=
Gentile Luca, lei si prenda De Sanctis con lil suo verginale fischietto, io mi tengo Collina con le sue porcate.
8 maggio 2005: “spareggio” Milan.Juventus 0-1. Vada a rileggersi cosa scrisse Giorgio Tosatti e chieda scusa a se stesso.
E se le capita pensi anche all’Udinese, ogni tanto.
Scritto da Roberto Beccantini il 31 gennaio 2015 alle ore 10:49
=
Gentile Luca, lei è un giacobino: per una porcata avrebbe voluto troncare la carriera a un professionista. Se si dovesse apllicare il suo metro ad altri personaggi, mamma mia.
Comodo viaggiare con la ghigliottina incorporrata. Le passo tutto, ma non il paragone De Sanctis-Collina. Questo è vergognoso, chieda scusa a se stesso. Grazie.
-
OLUCA, FORSE, TI CONVIENTE ESSERE D’ACCORDO CON LUI, ALTRIMENTI ECCO COSA TI ASPETTA!
-
-
ECCO COME IL “GIORNALISTA TIFOSO JUVENTINO, HA FESTEGGIATO IL RITORNO IN PARADISO DELLA JUVENTUS, DOPO ESSERE STATA CATAPULTATA ALL’INFERNO DA INFAMI BASTARDI ED I LORO SICARI (sicari i giornalisti!)! AL POSTO DELLE CONGRATULAZIONI ALLA SQUADRA E DIRIGENTI, RIMESCOLATA LA MERDA DI FARSOPOLI, E’ LE TAPPE A CROTONE E FROSINONE…SHAROGNE!
—-
20 maggio 2007
roberto beccantini: Juve, bentornata a casa.
.
Un atto dovuto, sì. Da consegnare direttamente alla cronaca, senza importunare la storia, sensibile a ben altre carezze. Ma anche un passaggio obbligato, una missione compiuta con autorità e orgoglio. Il ritorno della Juve in A, sancito dal travolgente 5-1 di Arezzo, si sottrae alla logica dei blocchi: impresa è troppo, formalità troppo poco.
.
Gli stessi tifosi sono perplessi. Il 14 maggio di un anno fa, a Bari, celebravano uno scudetto falso; oggi festeggiano una liberazione vera. È stata una stagione talmente diversa – nelle ambizioni, negli stimoli, nelle difficoltà – che rischia di confondere i sentimenti, come le conquiste che contano ma non pesano. Più che i Crotone e i Frosinone di turno, gli avversari sono stati i chiodi di Calciopoli, con il pericolo che non siano finiti, lo smembramento dell’organico, le spine di mercato (Buffon va o resta? e Camoranesi? e Trezeguet?), la gestione di campioni combattivi ma combattuti, il laborioso tirocinio di una società nuova di zecca. Non ricominciare da Deschamps sarebbe un delitto.
.
L’aspettavano tutti: dall’Inter, che le ha strappato lo scettro a suon di record, al Milan, che gliel’ha sempre conteso; dalle romane alla Fiorentina. La Juventus è come l’ombra: se la insegui, ti fugge; se la fuggi, ti insegue. Ha peccato, ha pagato. Non ci sono più Giraudo e Moggi. Ci sono altre facce, forse un altro stile. Spedita a meno 30, e pian piano risalita a meno 17 e poi a meno 9, la squadra ha sbaragliato la concorrenza. Alessandro Del Piero, il suo capitano e la sua bandiera, ha toccato, e superato, la cima Coppi dei 200 gol. La vecchia guardia ha indicato la rotta a esploratori giovani e curiosi come Palladino e Marchisio.
.
Non sono mancate isterie e polemiche, a conferma di un destino con il quale la Signora, per casta che possa diventare, dovrà sempre misurarsi. Nessuna penitenza al mondo potrà mai renderla «normale», anche perché sono gli altri i primi a non volerlo. Adesso che è rientrata a casa, e l’ha trovata occupata, dovrà suonare il campanello e annunciarsi: un’esperienza assolutamente inedita. Allenatore, rosa, stadio: tutto è in bilico. Per questo, a maggior ragione, servono chiarezza e competenza. La Juve non è più padrona di niente, se non della sua storia. Tornare quella di prima non alle condizioni di prima: ecco cosa invocano 14 milioni di tifosi. Senza fretta. Ma neppure senza quei ritardi o quegli equivoci che i traslochi «di gruppo» nascondono, a volte, fra i mobili e i facchini.
-
https://www.facebook.com/photo.php?fbid=736291419800520&set=a.721035347992794.1073742027.100002590054684&type=3&theater
-