Non è facile sposare una prestazione orrenda con un risultato che pesa tonnellate (più undici, non so se mi spiego). La prestazione orrenda non ha scorte; il risultato ha guardie del corpo col mitra. I parenti si fiutano in cagnesco, il prete tentenna.
Spero che sia tutta colpa del mio pessimismo cosmico, ma le ultime Juventus – escluse rare fette di torta – mi sembrano sgonfie. E la stagione si decide proprio adesso, attorno alle idi di marzo. I risultatisti mi opporranno che il Sassuolo non ha mai impegnato Storari. I prestazionisti ribatteranno che c’è un limite a tutto, e per tutti: da Vidal a Pereyra, da Tevez a Marchisio a Pogba. Quanti errori di passaggio, quanti segni di passeggio.
I risultatisti applaudiranno l’ingresso di Pepe e il ritorno di Barzagli. I prestazionisti sorrideranno della «pazienza» millantata da Allegri e della pila di lucchetti (Barzagli-Bonucci-Chiellini) sbandierati, nel finale, per reggere l’urto di Berardi e di quel rompiballe di Zaza, avesse detto.
La Lazio ha surclassato la Fiorentina che, con Salah, aveva steso la Juventus di coppa. Vero, brontolano i risultatisti, ma proprio a quella Lazio, anche se non ancora «di» Felipe Anderson, la Juventus inflisse una sonora lezione. Per poi concludere: l’autunno della Roma, un mese di grande Lazio, due di Fiorentina al sangue, le montagne russe del Napoli, ma chi è in testa da tre e anni e mezzo a questo parte? Chi? (con tanto di di mano sull’orecchio).
E bravi, replicano i prestazionisti. Se è bastato il ronzio dei Berardi e degli Zaza a creare problemi e la gamba del Sassuolo a smascherare il logorio del gruppo, figuriamoci cosa produrranno il ruggito di Dortmund e le zanne di Reus, Aubameyang, Immobile. Lo immagino.
Come no. Ma sono di carne anch’io. E così al numero di Pogba, visto che il servizio di Pepe non era per lui e che Paul, fin lì, non l’aveva mai presa, ho perdonato Conte e i suoi venti punti di fiele.
Per me a livello di liberi vale la griglia:
1) Scirea, Beckembauer
2) Passarella, Krol
3) Baresi
Probabilmente Baresi è stato però il miglior difensore di tutti i tempi a livello di collaborazione coi guardalinee.
Scritto da ezio maccalli il 11 marzo 2015 alle ore 12:32
Ecco… vedi.
Baresi è stato un libero straordinario.
E’ un poco come “le mele di una volta” che sono sempre, invariabilmente, più buone (quanto membro dovevano essere buone le mele dei fenici?).
Per chi è cresciuto a Platini e Maradona, sarà sempre difficile valutare del tutto oggettivamente (peraltro ossimoro, valutare oggettivamente) i giocatori successivi.
Avevo 20 anni….
Baresi al suo livello? Ma diamo i numeri? Intanto Scirea faceva goal, e aveva piedi e intelligenza calcistica da mezz’ala di classe…………
Beck
Mi scusi, ma non ho capito un passaggio: secondo lei, la morte tragica e prematura – molto prematura – di Gaetano Scirea ne avrebbe gigantito il valore tecnico? Se fosse morto a 80 anni ne avremmo parlato come un di un libero normale?
Non sono d’accordo.
Scritto da Roberto Beccantini il 11 marzo 2015 alle ore 12:14
Beck, mi legga bene.
“tende a”
Scirea libero normale??!!??… Quando nel 1978 andò ai mondiali in Argentina in sostituzione di quel palo della luce di facchetti, i suoi colleghi, non io, dicevano che era inadeguato. Si rivelo’ li…. e qualcuno gridava al sacrilegio… gazzettari in prima, cazzoni (anzi, membroni).
Sull’ingigantimento: per me asetticamente Scirea in linea con Passarella (un poco sotto a Gaetano), Baresi al suo livello, Beckembauer un poco sopra (forse)
Ma l’idea che ho di scirea è talmente elevata che, non asetticamente, per me è sopra tutti. Per tecnica, eleganza, rapidità . Ma in questo certo incide molto l’aspetto affettivo e la sua storia.
Posso immaginare che qualcosa del genere sia avvenuto anche per quel Toro. Tra cui anche l’attaccamento generazionale dei giornalisti. Pensi lei che io leggendo la storia del Grande Toro a 10 anni stavo passando granata…. Ma la fede calcistica non funziona così, una volta presa…..
L’italia “granata” prese una mazzolata indimenticabile dall’inghilterra in quegli anni (48). Quindi, credo che a livello internazionale fosse una ottima, grande squadra, ma forse top, no…. forse ne ebbe anche poche occasioni.
L’italia juventina del 78-82 fu una grande e longeva nazionale. vinse e fece spettacolo dappertutto. Stop.
Gentile Alex, penso che lascerà la prima mossa all’avversario, salvo impossessarsi della seconda.
buon appetito
Beck, sul cambio di mentalità imposto al mondo dal Fusignate, sfonda una porta aperta.
Per il resto …….. confermo lo sciacquone
del Grande Torino me ne ha sempre parlato anche mio padre che è Juventino………….. non abbiamo bisogno di sminuire loro ………… la nostra Grandezza è indiscutibile…………
quanto al Chelsea di Mou, se gioca come a Parigi va fuori.
quanto a noi:
campionato: il vantaggio sulle inseguitrici non diminuirà dopo questa giornata
champion’s: il prossimo sorteggio ci vedrà nell’urna
coppa italia: fossi la violetta non starei affatto tranquillo
in realtà era ai quarti che eliminò l’Ajax di culo….. 0-0 ad Amsterdam, e vinse 3-2 a Milano all’ultimo respiro quando ormai l’eliminazione era quasi fatta………………….. ed era l’anno della finale con noi a Manchester.