A Palermo aveva vinto solo la Lazio. Cominciamo da qui, e dal dettaglio non marginale che a Dortmund, per restare in Europa, la Juventus dovrà giocare meglio. E’ stata una partita-lavatrice, noiosa nella sua frenesia, dal cui oblò ho visto frullare un sacco di «panni». Provo a riassumerli.
Mi è piaciuta la gamba, della Juventus, quell’aggressività proletaria che ha riservato a Dybala e Vazquez, emarginandoli dall’ordalia. Non mi sono piaciuti, viceversa, lo sciopero del tiro e la modestia dell’ultimo passaggio.
Cruciale l’ingresso di Morata. Un gran gol, il suo: controllo, arresto e tiro. Da centravanti di razza, quale sa essere nei momenti in cui non si crede unto del Senor. Llorente si era perso nel traffico di Palermo. Allegri ha azzeccato il cambio. Con tutto il rispetto, lo avrebbe indovinato anche Iachini. L’importante è la rosa, tra le note e in panchina.
Il turnover, morbido, ha influito sulla qualità del fraseggio, non sulla quantità del pressing. Barzagli ha mascherato le ruggini sotto quintali di mestiere (ma in Germania non lo rischierei). Sturaro ha debuttato con il piglio del marine: le ha date e le ha prese senza fiatare. Fino alla resa.
Vidal è ancora lontano dalle spiagge sulle quali, immagino, vorrebbe tornare a sdraiarsi. Infortunio, testa e nuove mansioni (non questa volta, però) gli hanno confuso il repertorio.
Il recupero del 3-5-2 ha prodotto il secondo 1-0 consecutivo. Si procede per lampi, da Pogba a Morata. La solida Juventus. Il Palermo, in casa, aveva sfiancato la Roma e liquidato il Napoli. Non proprio una squadra-saponetta. La vittoria avvicina la Juventus al quarto scudetto consecutivo. Ignoro, invece, quanto l’avvicini ai quarti di Champions. Per il Borussia, secondo 0-0 di fila. L’unico risultato che, mercoledì, mi sentirei di escludere.
Ciao, Leo, ora ho capito, Orietta Berti….quindi, visto il periodo, parlavi di Paulo Roberto Falcao. Si, in effetti, fu un gran bel giocatore :-)))
Anche io Falcao lo lascerei perdere. Rischia di essere uno dei flop più pagati della storia. È praticamente fermo da due stagioni, e ne ha 29.
Ciao Axl…..stavo ascoltando “tu sei quello” di Orietta Berti…Mi hanno distratto con sta storia di falcao e mi sono lasciato andare !!!!!!! :-)))))) Leo
Buongiorno al Primario, alle sue infermiere e ai suoi Pazienti.
Ho sicuramente capito male, non state parlando di mercato, vero? No, non puo’ essere, ho letto male io.
Ciao Leo…su Falcao ho gia’ scritto, uno che a 25 anni, nel momento clou della carriera, decide di andare a svernare in una squadra ridicola…solo questo dice tutto del personaggio, classico giocatore sud-americano che pensa solo ai soldi…da starne alla larga il piu’ possibile
Beh, lasciamolo perdere allora..
io su Carlitos…piu’ che a mandarlo via un anno prima per raccattare due lire, penserei a fargli fare un anno in piu’…solo uno e poi via a gratis.
Dentro Zaza per LLorente
via Caceres per il terzino dx del Sassuolo ( Versaliko)
Dzeko piu un trequartista di buon livello e Rugani
…..inoltre, vediamo quest’anno di capire quanto vale Coman
Se si vuole fare il salto di qualità comunque bisogna pensare ad uno stoccatore vero…Uno di quelli che non perdonano…
Si Leo, ma in Colombia usci una storia, che fosse nato in un’ampia città nel 1984
E’ del febbraio 1986 …29 anni compiuti..