Sembrano tutti dovuti, gli scudetti della Juventus. Come se il censo degli Agnelli bastasse, da solo, a produrli, a giustificarli. Invece no. Ognuno ha la sua storia, il suo fascino. Questo è il trentunesimo, il quarto consecutivo (anche per la Clinica, inaugurata il 7 novembre 2011), il primo di Massimiliano Allegri, sul Conte del quale ero molto scettico. Come nel 1977, in occasione del «battesimo» di Giovanni Trapattoni, la Signora l’ha partorito a Marassi, contro la Sampdoria. Veniva dall’impresa di Bilbao, quella Juventus. Dovrà inventarsene un’altra, «questa»: martedì c’è la Champions, c’è il Real, c’è Cristiano Ronaldo.
Non ci sono parole: si dice sempre così, e poi si vergano lenzuolate. Come simbolo, prendo Carlitos Tevez. Come partita chiave, Lazio-Juventus 0-3. Come aggettivo, paziente. Succede all’imbattibile del primo Conte (zero sconfitte), al martellante del secondo, all’esagerato del terzo (102 punti, record dei record). Paziente (e versatile, aggiungo) nel senso che Allegri, precettato d’urgenza al secondo giorno di raduno, non ha avuto fretta. Ha aperto il 3-5-2 aziendale e vi ha lavorato come uno scaltro Geppetto, senza sfigurarlo ma neppure senza lasciarlo «immobile», fino al 4-3-1-2 che ne ha caratterizzato l’eclettismo morbido della gestione.
Il gol-suggello l’ha firmato Vidal, al 33’33″ del primo tempo: immagino la ola dei Pazienti di fronte a questa orgia di tre. D’accordo, la concorrenza non era straordinaria, ma la Juventus l’ha resa ancora più piccola. Neppure Conte lo aveva vinto alla 34a. E in piedi ci sono ancora le semifinali di Champions e la finale di Coppa Italia.
Soltanto una società «con le palle» poteva passare dal tribolato quadriennio post Calciopoli (terza-seconda-settima-settima) a un’esplosione così fragorosa: prima-prima-prima-prima. Questo scudetto ha confermato, inoltre, la centralità del club (Andrea Agnelli, Beppe Marotta, Fabio Paratici, Pavel Nedved): sembrava che, perso Conte, sarebbe crollato tutto. Non mi risulta.
Spesso, dimentichiamo quello che abbiamo scritto o detto. Ho tanti difetti, non questo. Ecco come presentavo la corsa al titolo sul numero 10 del «Guerin Sportivo» del 2014 (podio: 1 Juventus, 2 Roma, 3 Napoli).
«Si riparte da 102-85, il «risultato» dell’ultimo Juventus-Roma. Scordiamocelo. Sarà un campionato diverso, con meno Juventus, più Roma e la coppia Napoli-Fiorentina in agguato. Mine vaganti, le milanesi. Soprattutto l’Inter. Il passaggio da Conte ad Allegri fissa una frontiera ambigua. Difficile dire, oggi, cosa prevarrà: se i rutti da triplete o non piuttosto la volontà di ricavare nuovi stimoli per buttarsi oltre le colonne d’Ercole (e di Antonio).
Scacco alla regina, dunque. Garcia ci prova. Ha perso Benatia, tenuto Destro, aggiunto Astori, Manolas, Cole e Iturbe a un impianto già solido. Pjanic garantisce la fantasia, merce rara. E poi Gervinho-Totti-Iturbe: ecco qua un tridente che stuzzica l’appetito. I problemi sono l’effetto Champions e l’euforia dell’indotto. La Roma non potrà più nascondersi.
Quando si parla della Juventus, si deve per forza accennare alla pancia piena, ai rapporti Allegri-Pirlo, al dilemma del modulo, a un mercato di assestamento (te lo do io, Falcao), alla conferma di Vidal e Pogba. Conte era un martello, Allegri ha un altro stile: il cambio mi ricorda la staffetta tra Sacchi e Capello, al Milan. Sembrava la fine di un ciclo, ne iniziò un altro. Sulla Champions, patti chiari: con l’aria che tira, arrivare ai quarti sarebbe un successone.
Il Napoli di Benitez ha arredato la rosa senza appendere un Picasso alla parete. Higuain non si discute, ma i ceffoni di Bilbao hanno fatto rumore. La crescita del progetto è legata alle urgenze difensive e all’uscita di Hamsik dal tunnel nel quale si è ficcato. Scampato il pericolo Fellaini, occhio alla giostra dei portiere: Rafael e Andujar non mi sembrano all’altezza di Reina.
Tra gli «acquisti» della Fiorentina ci metto anche Gomez. Non ancora Pepito Rossi: è di nuovo fermo. Quarta operazione al ginocchio destro. La scorsa stagione, patirono infortuni così gravi da ridurre drasticamente l’arsenale d’attacco. E Cuadrado? Lo braccava il Barcellona, Pradé e Montella l’hanno «sedotto». In passato reclutavamo i migliori, adesso si stappa champagne quando ne resta almeno uno.
Non è da scudetto la Fiorentina, e non lo sono neppure le milanesi. Delle due, preferisco l’Inter. Compiuto il trasloco da Moratti e Thohir, non senza colpi sotto la cintura, il secondo anno di Mazzarri promette bene. Era nona, l’Inter che Walter ereditò: sfatta, in balìa di una svolta epocale. L’ha portata al quinto posto e in Europa League. Le basi sono meno fragili. C’è Vidic, c’è la spinta di Dodò, il cemento di M’Vila e Medel, il repertorio esplosivo-implosivo di Osvaldo: ma credo che il salto di qualità dipenderà, soprattutto, da Kovacic e Hernanes.
Così come, sul fronte milanista, l’addio di Balotelli, girato al Liverpool, azzera gli alibi. In un anno, Berlusconi è sceso da Allegri e Seedorf per salire su Inzaghi, la cui fede nel 4-3-3 ha qualcosa di mistico. Menez e Alex sono sfide low cost, l’operazione più suggestiva (e rischiosa) coinvolge «Torres Gump», ennesimo scarto di lusso. Con Bonaventura aumentano i jolly d’attacco. Scommetto su El Shaarawy, meno sulla difesa e Diego Lopez. Non ha coppe europee tra i piedi, il Diavolo: e questo è un vantaggio (ma pure una bestemmia). Inzaghi ha deciso: metà campo blindata e contropiede. Immagino i cortei a Fusignano.
Il resto del plotone è una diapositiva confusa, nebbiosa. Da Reja a Pioli, la Lazio rilancia la propria candidatura a un ruolo di mezzo, che a volte coincide con l’Europa e a volte no. Djordjevic, De Vrij, Basta e Parolo sono innesti di sostanza. La fibra di Klose e i progressi di Keita, classe 1995, orienteranno la marcia».
Prosit.
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PER FABRIZIO
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http://www.beckisback.it/2015/04/24/la-mia-juventus-il-mio-real/
Roberto Beccantini24 aprile 2015 –
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Della Juventus mi innamorai dentro il tunnel di Omar Sivori.
Il Real fu tra i primi a invadermi il salotto con le «ombre bianche»
di Alfredo Di Stefano, Ferenc Puskas e Francisco Gento.
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Beck, me la leva una curiosità? Stasera per chi fa il tifo?
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Scritto da Fabrizio il 5 maggio 2015 alle ore 12:31
http://www.beckisback.it/2015/05/02/infinita-juventus/comment-page-38/#comments
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Pretendiamo che sia lei signor Fabrizio, che avendo 7 anni, si innamoro’ di una per un giocatore per il racconto di suo padre nel dopo partita di un’amichevole che la Juventus perse nella sua citta’, “la sua citta’ dello squadrone:”che tremare il mondo fa”! Nota: le cronache dell’epoca riportarono che Sivori i9ntimidito vago’ per il campo senza toccare palla (da fare arrabbiare l’allenatore bianconero Brocic! E’ che il fenomeno in campo, el “angel de la cara sucia” fu Humberto Maschio, giocatore della squdra della sua citta’!
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Pretendiamo che sia lei signor Fabrizio, che gia’ giovanotto si innamoro’ di una grande squadra che vinse “5 COPPE DEI CAMPIONI” di fila, e’ per la gioia per i suoi occhi, e’ non per sentito dire, lei a distanza di 50 anni ancora immortalizza con Lode e SOLO LODE: “l Real fu tra i primi a invadermi il salotto con le «ombre bianche» di Alfredo Di Stefano, Ferenc Puskas e Francisco Gento” (http://www.beckisback.it/2015/04/24/la-mia-juventus-il-mio-real/). Mentre del suo idolo (da quando era bambino di 7! anni):Omar Sivori, non manca mai di ricordarci che era: “un gran figlio di puttana” (“granfigliodi”), che “Sivori era uno che menava”, e’ che a menre, “spesso cominciava lui” Sivori!
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Se permette, al Bolognese la domanda la faccio io: “signor Bolognese (Fabrizio)”, stasera per chi fa il tifo?
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La Juventus agli Juventini
Saluti
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PER FABRIZIO
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http://www.beckisback.it/2015/04/24/la-mia-juventus-il-mio-real/
Roberto Beccantini24 aprile 2015 –
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Della Juventus mi innamorai dentro il tunnel di Omar Sivori.
Il Real fu tra i primi a invadermi il salotto con le «ombre bianche»
di Alfredo Di Stefano, Ferenc Puskas e Francisco Gento.
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Beck, me la leva una curiosità? Stasera per chi fa il tifo?
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Scritto da Fabrizio il 5 maggio 2015 alle ore 12:31
http://www.beckisback.it/2015/05/02/infinita-juventus/comment-page-38/#comments
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Pretendiamo che sia lei signor Fabrizio, che avendo 7 anni, si innamoro’ di una per un giocatore per il racconto di suo padre nel dopo partita di un’amichevole che la Juventus perse nella sua citta’, “la sua citta’ dello squadrone:”che tremare il mondo fa”! Nota: le cronache dell’epoca riportarono che Sivori i9ntimidito vago’ per il campo senza toccare palla (da fare arrabbiare l’allenatore bianconero Brocic! E’ che il fenomeno in campo, el “angel de la cara sucia” fu Humberto Maschio, giocatore della squdra della sua citta’!
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Pretendiamo che sia lei signor Fabrizio, che gia’ giovanotto si innamoro’ di una grande squadra che vinse “5 COPPE DEI CAMPIONI” di fila, e’ per la gioia per i suoi occhi, e’ non per sentito dire, lei a distanza di 50 anni ancora immortalizza con Lode e SOLO LODE: “l Real fu tra i primi a invadermi il salotto con le «ombre bianche» di Alfredo Di Stefano, Ferenc Puskas e Francisco Gento” (http://www.beckisback.it/2015/04/24/la-mia-juventus-il-mio-real/). Mentre del suo idolo (da quando era bambino di 7! anni):Omar Sivori, non manca mai di ricordarci che era: “un gran figlio di puttana” (“granfigliodi”), che “Sivori era uno che menava”, e’ che a menre, “spesso cominciava lui” Sivori!
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Se permette, al Bolognese la domanda la faccio io: “signor Bolognese (Fabrizio)”, stasera per chi fa il tifo?
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La Juventus agli Juventini
Saluti
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Francesco Calabrone- Lombardia in Testa
MARONI E I MARRONI DEGLI JUVENTINI
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(http://www.juventibus.com/…/lexpo-maroni-e-tre-minuti-del-v…)
Maroni, a quale squadra di calcio potrebbe assomigliare l’Expo?
“sarei tentato di dire la Juve”.
Un cronista ribatte pronto: come sponsor già ci siamo (la scritta “EXPO”
compare come sponsor sulla maglia della Juventus per alcune partite di
fine campionato), e fin qui tutto ok, poi comincia lo show:
“ma ho paura che l’assonanza possa essere anche male interpretata”.
Maroni chiarisce: “è una partita da vincere, e la vinceremo”. Come la Juve, appunto.
“su rigore? Con Moggi? Rubando? Su rigore al novantesimo?”.
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RIGORI ULTIMI 20 ANNI
1 – Milan 20 – 161 —77
2 – Roma 20 – 149 – 103
3 – Lazio 20 – 140 – 111
4 – Inter 20 -136 – -99
6 – Juve 19 – 128 – -70
http://www.sportmediaset.mediaset.it/…/vent-anni-di-rigori-…
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Rigori a favore e contro negli ultimi 6 anni
Milan…52 a favore 18 contro…saldo +34
Roma 51 a favore 29 contro…saldo +22
Napoli 44 a favore 19 contro…saldo +25
Inter …38 a favore 27 contro…saldo +11
Juve…26 a favore 25 contro….saldo +1
http://www.finanzaonline.com/…/1635020-rigori-favore-e-cont…
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Stagione 2014-15. (29 aprile 2015)
Classifica Rigori a favore in Serie A: Milan a quota 9.
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classifica stilata in base al numero dei rigori assegnati in questa stagione:
Milan 9 rigori a favore (9 gol, Menez (8), Pazzini)
Sassuolo 8 (7 gol, Berardi (6), Zaza, errore Berardi)
Genoa 7 (5 gol, Perotti (2), Iago Falque (2), Fetfatzidis, errore Pinilla, Matri)
Cagliari 7 (4 gol, Avelar (3), Cossu, errore Cossu, Avelar, Joao Pedro)
Cesena 6 (5 gol, Brienza (3), Cascione, Rodriguez, errore Cascione)
Inter 6 (5 gol, Icardi (4), Shaqiri, errore Palacio)
Roma 6 (5 gol, Totti (3), Ljajic, Florenzi, errore Ljajic)
Napoli 6 (4 gol, Higuain (3), Mertens, errore Higuain (2))
Juventus 6 (4 gol, Tevez (2), Vidal (2), errore Vidal, Tevez)
Torino 6 (3 gol, Quagliarella (3), errore Larrondo, El Kaddouri, Sanchez Mino)
Fiorentina 6 (1 gol, Rodriguez, errore Rodriguez (2), Gomez, Babacar, Diamanti)
Palermo 5 (4 gol, Dybala (3), Belotti, errore Vazquez)
Lazio 5 (3 gol, Candreva (2), Biglia, errore Candreva, Biglia)
Verona 5 (3 gol, Toni (3), errore Toni (2))
Atalanta 4 (3 gol, Denis (3), errore Denis)
Empoli 3 (3 gol, Tavano, Saponara, Maccarone)
Parma 2 (2 gol, Cassano, Nocerino)
Sampdoria 2 (2 gol, Palombo, Eder)
Chievo 1 (0 gol, errore Paloschi)
Udinese 0
http://calciostat.blogspot.ca/
video maroni
http://video.gazzetta.it/…/b1a5b910-ef7c-11e4-82c1-b62e46f0…
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lo stadio canta
https://www.youtube.com/watch?v=U9yPVNfSZ3E
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AMARCORD…PER NON DIMENTICARE
http://www.beckisback.it/2015/05/02/infinita-juventus/comment-page-38/#comments
Scritto da Fabrizio il 5 maggio 2015 alle ore 12:31
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Beck, me la leva una curiosità? Stasera per chi fa il tifo?
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IL BECK-co STA MUTO. MA ECCO DOVE PUO’ TROVARE LA RISPOSTA.
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http://www.beckisback.it/2014/04/30/demoulito/comment-page-2/#comments
Scritto da Roberto Beccantini il 30 aprile 2014 alle ore 23:27
*Gentile Alex, allora alll’Heysel con un rigore a metà campo? Sin verguenza…
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^Alex il 30 aprile 2014 alle ore 23:31 – Sig.beck L’heysel!?!?
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*Gentile Alex, il rigore di Gillespie su Boniek oltre la lunetta. Do you remember?
Scritto da Roberto Beccantini il 30 aprile 2014 alle ore 23:31
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^Fulvio il 1 maggio 2014 alle ore 09:35 – Sig. Beccantini. Constato oggi, siamo nel 2014, che la cosiddetta coppa insanguinata, fa ancora rodere il fegato degli anti-Juventini come lei. Ma secondo voi, non doveva avere alcun valore? A tal proposito ricordo la frase dell’avvocato Agnelli: “E’ stato importante giocarla, e’ stato importante vincerla”. Rosicate gente rosicate.
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*Gentile Fulvio, buon giorno. In che senso, scusi? Beva di più, grazie.
Scritto da Roberto Beccantini il 1 maggio 2014 alle ore 10:00
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^Il martinello 1 maggio 2014 alle ore 10:06 – x il Beck – Lei sa che la stimo ma ciò non mi impedisce di esternarle i mio pensiero la dove non condivido il suo. Mi riferisco alla Coppa dei Campioni vinta dalla Juventus il 29 maggio del 1985 sulla quale lei spesso ritorna soprattutto per ricomprenderla fra i tanti comportamenti vergognosi da scrivere, secondo il suo punto di vista, alla sua asserita squadra del cuore (sic!). Caro Beck, a proposito non le ho sentito mai dire che quella coppa apparteneva di diritto alla Juve e negli annali avrebbe dovuto figurare come assegnatala a tavolino per 3 a 0, come il regolamento prevede in casi della specie. Il fatto che la partita venne disputata per motivi d’ordine pubblico è in ulteriore danno morale e d’immagine che venne arrecato alla Juve ma questo nessuno lo dice, nemmeno lei. Che poi nella circostanza Boniperti gestì male tutta la situazione non sapendo imporsi all’UEFA è un altro discorso. A compendio del mio pensiero le faccio una domanda sperando di aver un esauriente risposta: “Cosa sarebbe successo se la partita disputata fosse stata vinta dal Liverpool?” Grazie e buona giornata.
—
*Gentile Martinello, buon giorno. Nel caso specifico, parlavo del rigore fuori area. Mi pare. Tutto qui. Parlavo del caso incredibile di due Coppe nessuna delle quali vinta su azione, ma su rigore o ai rigori. Tutto qui.
Scritto da Roberto Beccantini il 1 maggio 2014 alle ore 10:09
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^Il martinello 1 maggio 2014 alle ore 11:16 – X il Beck – E qui casca l’asino!. Lei non ha capito o fa finta id non capire che quella partita non fu vergognosa o irregolare perché la Juve vinse con un rigore inesistente, fu vergognosa e irregolare perché venne disputata a danno dell’immagine della squadra che in quel momento era inoppugnabilmente la vittima della situazione. . E chi decise di disputarla doveva conoscere i rischi sportivi che si stavano correndo. Io su quell’episodio preferirei che si stendesse un velo pietoso e invece devo costatare che qualcuno, compreso lei, ogni anto lo evoca per spandere merda sulla storia e sull’immagine della Juventus. E questa, mi dispiace dirlo, è la vera vergogna.
—
—
*Gentile Martinello, per fortuna qui non casca nessuno: nemmeno l’asino. Non ho fatto la morale alla partita dell’Heysel: rispetto chi, come lei, la considera vera a tutti gli effetti, chi l’avrebbe voluta rigiocare. Rispetto, a maggior ragione, la sua domanda: cosa avrebbero detto i bigotti italiani se la coppa, quella tragica sera, l’avesse alzata il Liverpool? Mi creda, gentile Martinello: non è questo il fulcro del mio ragionamento. Detto che mi spiace per aver vinto con un rigore fuori area, la mia analisi verteva sul fatto, statisticamente singolare, che la Juventus deve ancora vincere una finale di Champions su azione. Tutto qua. Fra torti e favori. Affianco sempre questo “fenomeno” al caso opposto, il Nottingham Forest: da uno scudetto – ripeto: uno – seppe cavar fuori due Coppe. Tutto qui. Lei non è d’accordo? Liberissimo.
Scritto da Roberto Beccantini il 1 maggio 2014 alle ore 11:23
—
^Runner68 1 maggio 2014 alle ore 11:25 – Non me ne voglia Beck, ma citare sempre il rigore fuori area quando si parla della tragedia dell’ Heysel mi sembra come minimo di cattivo gusto. E quel rigore era fuori area più o meno di quanto era in fuorigioco Mijatovic in Juve-Real nel 98.
—
*Gentile Runner68, non me ne voglia: lo cito per il discorso che ho fatto. Mai una Champions vinta su azione. Lo trovo singolare. Non me ne voglia. Certo, il fuorigioco di Mijatovic. L’arbitraggio con il Borussia, a Monaco. Non è che ogni volta possa scrivere la storia del calcio. Non me ne voglia.
Scritto da Roberto Beccantini il 1 maggio 2014 alle ore 11:26
—
^Riccardo Ric 1 maggio 2014 alle ore 11:27 – Magari aggiungere, per completezza, che una finale è stata persa su goal in fuorigioco, in altra non furono assegnati due rigori solari alla Juventus, (Dortmund) ed anche ad Atene ci poteva stare un rigoretto su Platini. E nessun juventino ha mai parlato di scorte, anzi, in molti criticammo Bettega per le sue dichiarazioni post Borussia Dortmund. Non siamo tutti uguali.
—
^axl rose 1 maggio 2014 alle ore 11:27 – Ok, sig. Beccantini, per quanto mi riguarda, discorso condivisibile, salvo che dirò che mi dispiace per aver vinto per un rigore fuori area quando qualcuno dirà che gli dispiace se abbiamo perso una Champions per un gol in fuorigioco e una per rigori non dati.
—
*Gentile Axl Rose, il suo ragionamento non fa una piega. Ma nel mio caso il rigore di Bruxelles era legato al dato statistico di due Coppe dei Campioni vinte su rigore (lasciamo perdere dove, ok) o ai rigori. Tutto qui. Se lei lo ritiene un dato normale, per carità, rispetto la sua opinione.
Scritto da Roberto Beccantini il 1 maggio 2014 alle ore 11:29
—
^Runner68 1 maggio 2014 alle ore 11:30 – Gentile Beck, non è singolare, è casuale! Riguardo alla partita dell’ Heysel poi si sbaglia, fu REGOLARISSIMA, il miglior uomo in campo fu il nostro portiere Tacconi che parò di tutto dopo il gol.
—
*Gentile Riccardo Ric, il mio ragionamento era un altro: riguardava il dettaglio di nessuna Coppa dei Campioni vinta su azione. Scusi.
Scritto da Roberto Beccantini il 1 maggio 2014 alle ore 11:31
+++
*Gentile Runner68, vada per “casuale”. Anche se aver vinto 29 scudetti…..
Scritto da Roberto Beccantini il 1 maggio 2014 alle ore 11:32
http://www.beckisback.it/2014/04/30/demoulito/comment-page-21/#comments
+++
—
^Runner68 1 maggio 2014 alle ore 11:40 – A parte il fatto che sono (quasi) 32 ma Beck, che vuole che le dica?…
—
axl rose 1 maggio 2014 alle ore 11:40 – Appunto, sig. Beccantini, 32 scudetti fa già statistica e merito.
—
^Riccardo Ric 1 maggio 2014 alle ore 11:42 – Mondiali 1990, 1994, 1998, 2006. Quattro su sei degli ultimi campionati del mondo si sono conclusi per l”Italia, ai calci di rigore. Cinque su sei con tempi supplementari. Anomalo? Se iniziamo con questi giochetti, Beck, non finiamo più, e chi più ne ha più ne metta..
—
^Il martinello 1 maggio 2014 alle ore 11:47 – X il beck – io non ritengo quella partita “vera a tutti gli effetti” come dice lei. Io ritengo che, come da regolamento, non doveva essere disputata e la Coppa doveva essere assegnata alla Juventus. Circa il dato statistico che le sta tanto a cuore, non lo confuto. Dico solo che me ne sbatto perché, quanto si è verificato, rientra nelle previsioni regolamentari e, guarda caso, pro domo propria, viene interpretato maliziosamente per denigrare i successi della Juve. Simile atteggiamento lo lascerei a quelli che vanno in giro con la maglietta con su stampigliato -39.
—
*Gentile Riccardo Ric, o non vuole capire o non può (e questo sarebbe grave). L’Italia ha vinto 4 mondiali: tre “su azione”, diciamo così, uno ai rigori. Poi, come correttamente segnale, in altre edizioni i rigori ci sono stati infausti. Sul rapporto tra Juventus e Coppa dei Campioni/Champions League – rispetto alle altre e, soprattutto, all’epopea domestica – trovo singolare che, a fronte di tutti gli scudetti impiegati per andarci, o dei piazzamenti da quando il torneo ha cambiato format, la Juventus – nel 2014 – debba ancora vincere una finale di Champions su azione.
Scritto da Roberto Beccantini il 1 maggio 2014 alle ore 11:58
—
*Gentile Martinello, non è che mi stia tanto a cuore. E’ un dato che spesso sottopongo come terapia per verificare l’effetto che fa.
Scritto da Roberto Beccantini il 1 maggio 2014 alle ore 12:00
—
^Riccardo Ric 1 maggio 2014 alle ore 12:02
aaaahhhhh..senza secondi fini…ok ok…scusi, ma mi comprenderà…quando parlo con fan di Narducci….tendo sempre a pensare male….
—
*Gentile Robertson,…la prima Juventus di Conte – per me tra le più belle in assoluto, se non la più bella- assolutamente sì. L’ultima Juventus di Conte, viceversa, è molto più vicina alle squadre di Mourinho.
Scritto da Roberto Beccantini il 1 maggio 2014 alle ore 12:31
http://www.beckisback.it/2014/04/30/demoulito/comment-page-26/#comments
—
*Gentile Luca G….., l’ultima Juve? palla a Tevez e si spera in Dio….
Scritto da Roberto Beccantini il 1 maggio 2014 alle ore 12:35
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^Luca G.1 maggio 2014 alle ore 12:39 – Beck la juve è meno brillante (tante partite e Rosa da migliorare), meno veloce, ma conserva idee ed identità, gioco a centrocampo, circolazione, movimenti, ordine, questa la mia impressione. Non riusciamo ad essere feroci, e ci manca molto il nostro miglior calciatore, da quasi due(?) mesi.
—
*Gentile Luca G., circolazione di palla: sì. Ma lentamente. Ecco: non dimentichi la velocità di crociera dell’Europa rispetto alla nostra (italiana). L’ultima Juventus mi sembra una squadra forte ma normale. La prima (di Conte) forte ma anormale (per gli standard aziendali e domestici).
Scritto da Roberto Beccantini il 1 maggio 2014 alle ore 12:41
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*Gentile Michela, gentili Pazienti vado. Grazie per le visite. Per stasera
Scritto da Roberto Beccantini il 1 maggio 2014 alle ore 12:45
http://www.beckisback.it/2014/04/30/demoulito/comment-page-27/#comments
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^Massimo Franzo’ il 1 maggio 2014 alle ore 12:48 – Mah Primario…Juve piu attendista in certe gare tipo Roma, ma sempre nella meta campo avversaria stiamo, seppur con meno frenesia e intensita.
—
*Gentile Massimo, non dimentichi mai il livello del campionato italiano. Lunedì, il Sassuolo avrebbe potuto segnare tre gol, più o meno.
Scritto da Roberto Beccantini il 1 maggio 2014 alle ore 12:50
http://www.beckisback.it/2014/04/30/demoulito/comment-page-28/#comments
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In diretta non si era visto, ma Sturaro oltre a tutto il resto ha anche salvato su James! Esordio favoloso, scommessa vinta da Max…ma resto della mia idea su Quelloalto/Alvarito, Barzagli/Licht e Tucumano/Merlettaio di Flero. E al Bernabeu, 3-5-2 e basta!
Beh Fabrizio se e per quello se ne frega anche “la” trojan, non solo il trojan…