Punitemi come Benitez

Roberto Beccantini1 giugno 2015Pubblicato in Per sport

Adesso che il campionato è finito, e non resta che una partita, «quella», interrompo per un attimo l’autopsia di Barcellona-Juventus. Piaccia o non piaccia, è il momento di paragonare i pronostici con i risultati.

Ecco qua la mia griglia estiva, pubblicata sul «Guerin Sportivo»: 1. Juventus, 2. Roma, 3. Napoli, 4. Inter, 5. Milan, 6. Fiorentina, 7. Lazio, 8. Verona, 9. Sampdoria, 10. Parma, 11. Torino, 12. Udinese, 13. Atalanta, 14. Cagliari, 15. Palermo, 16. Sassuolo, 17. Genoa, 18. Chievo, 19. Cesena, 20. Empoli.

Ed ecco, invece, la classifica finale: 1. Juventus, 2. Roma, 3. Lazio, 4. Fiorentina, 5. Napoli, 6. Genoa, 7. Sampdoria, 8. Inter, 9. Torino, 10. Milan, 11. Palermo, 12. Sassuolo, 13. Verona, 14. Chievo, 15. Empoli, 16. Udinese, 17. Atalanta, 18. Cagliari, 19. Cesena, 20. Parma (-7).

Ho azzeccato la prima e la seconda, modestamente, più la retrocessione del Cesena. Stop. Merito un castigo: punitemi come Benitez, mandatemi al Real. Una delusione il Napoli, un disastro Milano, le grandi sorprese sono, per me, la Lazio di Pioli e l’Empoli di Sarri. Al Genoa, protagonista di uno straordinario crescendo, sembrano felici di non ricevere la licenza Uefa. Contenti loro. Questo Preziosi proprio non lo capisco: o sì, lo capisco proprio per questo.

Se mi chiedete i nomi di tre giovanotti fuori dal solito giro, vi butto lì Dybala del Palermo, Cataldi della Lazio e Rugani dell’Empoli. Per concludere, ho trovato molto bello e molto romantico che lo scettro dei bomber se lo siano divisi Luca Toni e Mauro Icardi, l’uno 38 anni e l’altro 22, un traliccio emiliano e una carabina argentina. Hanno realizzato ventidue reti a testa, esattamente come Immobile un anno fa. In alto i calici.

Mi spiace per Parma, ma oportet ut scandala eveniant.

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