Era da tempo che, in ambito giovanile, non assistevo a una partita così emozionante come la finale del campionato Primavera a Chiavari, tra Torino e Lazio. Mi perdoneranno, i gentili pazienti, se la antepongo alla prima sconfitta di Conte contro gli orfanelli di Cristiano Ronaldo e ai ruttini di mercato.
Uno a uno dopo i supplementari. Hanno vinto i granata, ai rigori. Rari i momenti di stanca: pali da una parte e dall’altra, ritmo tutt’altro che ostaggio dell’usura. Subito in vantaggio con Rosso, in capo a una splendida azione «alla mano», la squadra di Longo è stata raggiunta, nel secondo tempo, da un’incornata del croato Prce. Per il Toro, si tratta del nono scudetto. La Lazio di Inzaghino, in compenso, mirava al triplete: non è stagione.
Tra i protagonisti, i portieri: Zaccagno del Toro, nonostante l’uscita balorda che ha propiziato il pareggio, e Guerrieri, sempre reattivo. La finale è stata tecnica, non solo o non tanto fisica: il gol di Rosso ha contribuito ad allargarne i confini, a renderne palpitante l’intreccio. Insomma: avevo cominciato a guardarla con distacco, alla caccia disperata di un’alternativa al solito «silicone» mercantile, e non mi sono più mosso.
Il Toro di Morra, Danza, Rosso. La Lazio di Murgia, Tounkara, Palombi. Piedi buoni, finalmente, oltre a polmoni da libro cuore. Moreno Longo aveva scelto un coraggioso 4-3-3, idem Simone Inzaghi, attratti entrambi dal glorioso trambusto dell’arrivano i nostri. L’occhio del purista avrà colto sbavature in fase difensiva, un pressing qui e là troppo randagio. Per una volta, mi prendo il pathos, quell’idea di risultato sempre e comunque in bilico tra bravura dei contendenti e capricci del destino. Ci sono voluti sedici rigori. La parata di Guerrieri su Debeljuh, croato pure lui, e la traversa di Palombi hanno introdotto il numero di Zaccagno su Pollace e la lama di Edera, nome fin troppo soave per una sentenza così capitale.
Vedo che la Juve si è decisa di andare su Ferreira Carrasco.
A em è piaciuto tanto le due volte che l’abbiamo incontrato, l’unico neo è che vede poco la porta.
@MAC_fumato_perso
Tu di calcio non capisci un “acca” e vuoi pure fare il professorino…..
Non è questione di volpe e uva, ma di opportunità e scelte che una società sa compiere, mentre dall’altra parte siamo difronte all’improvvisazione più assoluta.
Qui non si giudica il valore del giocatore, ma chiamarlo “fratello minore di Pogba” è da persone superficiali come te, che si fermano al colore della pelle (senza nessuna vena razzista, nel senso che sono entrambi neri), all’età (entrambi del’93) e alla nazionalità (Francesi), ma forse non li hai mai visti giocare, ne l’uno e ne l’altro.
Perchè inizio ad avere dei seri dubbi sul fatto che tu non riesci a capire il reale valore di Paul Pogba, forse credo che quando effettua le sue giocate si proietta davanti a te un’ombra che non ti fa vedere quello che riesce a fare in campo Pogba (rinfrescati un pò la memoria se ci riesci https://m.youtube.com/?gl=IT&hl=it)
Il nostro Polpo nelle sue 124 gare giocate con la Juventus ha realizzato la bellezza di 24 reti, mentre il presunto “fratello” in 162 presenze tra Francia e Spagna (quindi con marcature meno ferree) ha totalizzato la bellezza di 6 reti.
Ma al di là dei numeri crudi a favore del polpo, hai mai visto fare un goal come ha fatto a più riprese Pogba con il Napoli, oppure i due fatti al primo campionato con l’Udinese…..
In campo uno è molto estroso, ama il dribbling e gli inserimenti anche palla al piede (ti scrivo il suggerimento altrimenti non ci arrivi, cioè Pogba), l’altro è più dinamico e disciplinato tatticamente (Kondogbia)….
Potrebbero giocare insieme e potrebbe essere una bella idea, ma mentre uno sarà destinato ad una carriera da Star Assoluta, l’altro indipendentemente dalla fogna in cui è finito, sarò un ottimo mediano di rottura e nulla più, forse migliore di tanti altri pari ruolo, ma mai e poi mai, pagherei il biglietto per vedere 11 Kondogbia in campo (estremizzando il concetto, come non lo farei per 11 Sturaro!)…..
Poi vedo che su i 38 ml spesi per questo Francesino non hai dubbi, mentre i 32 ml + 8 di Bonus per Paulo Dybala inducono a mille interrogativi…
È proprio vero che l’erba del vicino è sempre più verde, o più buona da fumare??????
Cambia spacciatore per favore, ultimamente sei un pò annebbiato…..
I milanisti stanno letteralmente
i m p a z z e n d o !!!
ahahah
Michela, vero, c’è sempre l’eccezione che conferma la regola.
Io ho adorato la minestra riscaldata di Lippi…
bwforever: io penso che le minestre riscaldate non mi sono mai piaciute.
Da qualche giorno penso ad una cosa, che con il passare delle ore diventa sempre più insistente.
Dopo le vicende Kondogbia, e J. Martinez (rallentamento) e il Milan.
Perchè mai un giocatore sublime come Zatlan Ibrahimovic, con un super contratto e al servizio di una delle sette sorelle economiche più spendacciona d’europa (insieme a MC, Barca, Real, ME, Bayern Monaco, Chelsea), debba accettare di dimezzarsi l’ingaggio della metà e pensare di non poter giocare la CL per gli ultimi anni della sua carriera?
Per di più non avendola mai vinta e nemmeno a livello di Nazionale può annoverare successi…..
Alla fine vuoi vedere che Ibra cadabra possa essere quel rinforzo giusto per una squadra a noi cara, altro che Bilan…
Potrebbe rimpiazzare sia come gioco, ma soprattutto a livello carismatico Carlitos Tevez….
Cosa ne pensate?
Disquisizioni su Berardi,un ragazzino,per alcuni già bocciato,dobbiamo comperare il primo che azzecca un dribbling(giovane della Cechia),calciatori di passaggio nella coppa America…Di questa gente bisogna comperare l’anima,la voglia,la cattiveria!!Post scriptum,Cavani è stato grandissimo solo con Mazzarri,penso che Zaza ci serva di più!!!Qualcuno parlava che con Pirlo vicino…..ecco,dipende pure chi hai a fianco!!
Marotta sta diventando come certi Merlot d’annata: più passa il tempo più diventano buoni.
Per chiudere con gli stessi toni con cui ha aperto il gentile Beck.
X Fabrizio – Circa il valore tecnico di Kondogbia anche io penso che non dovrebbe discostarsi molto da quello di Sturaro. Con la differenza che il primo costa tre vote il secondo.