Non ho parole. Si dice sempre così, quando non si sa come scrivere quello che si vorrebbe dire. L’emozione è tanta. I compleanni sono tappe, e più si va avanti, più ci si allontana dai bilanci e ci si avvicina ai ricordi. Gli anni non passano: magari. Gli anni si accumulano. L’ideale sarebbe di aggiungere vita agli anni e non, semplicemente, anni alla vita. Non è facile, ma è bello provarci. Specialmente, quando l’ora del brindisi, più o meno, coincide con la partita della Juventus. La quale Juventus, all’inizio e alla fine, sembrava lei la festeggiata, tanto era distratta e, metafora per metafora, il gomitolo del gatto più che il gatto con il gomitolo.
Grazie a tutte, grazie a tutti i pazienti della Clinica. Grazie, in particolare, a coloro che non la pensano come me: al consenso, non mi stancherò mai di ribadirlo, ha sempre preferito, e sempre preferirò, il confronto.
Grazie a Bonucci (nonostante).
Grazie a Lollo per quella carezza a fine pranzo.
Grazie a Mandzukic, che si chiama Mario come mio papà e continua a minare la nostalgia per Fernando.
Grazie al Carpi per aver lucidato l’artigianato di provincia, essenziale alla storia del calcio, non solo italiano.
Grazie ad Allegri per lo strip di mezzogiorno. I «contigiani» avranno colto, in quella giacca divelta, la «tigna» del loro idolo.
Grazie all’Empoli per lo stesso motivo con cui ho ringraziato il Carpi: con l’aggiunta, nel suo caso, di un gioco così spumeggiante che onora la squadra che lo produce e gli spettatori che ne godono, come documentano gli applausi di Bologna. Quattro vittorie consecutive, tre in meno della Juventus: non so se mi spiego.
Grazie agli schiaffi di Ilicic e Borriello: non se ne riesce a fare a meno neppure a una certa età . E a volte servono, eccome.
Grazie a tutte, grazie a tutti.
Ma a Orrico hanno fatto una lobotomia recentemente oppure è già nato col cervello di un gibbone? (cosa che spiegherebbe come mai abbia allenato l’Inter)
Quando inizi a pensare che un sudicio buffone travestito da calciatore zappatore come Melo sia cresciuto, puntualmente ti arriva la conferma, del resto la sola su cui erano caduti i nostri scemi all’epoca non poteva essere da meno in un club totalmente composto da scemi. E lo zappatore brasiliano aveva pure detto di essere diventato uomo vero!
Questa Interaccia prescritta credo che sarà un osso duro quest’anno, sebbene la sconfitta di stasera non sia proprio casuale. Ma intanto… buon Natale/Carnevale zio pedo-Pasquale!
Quanti rimpianti quei 5/6 punti buttati nel cesso all’inizio della giostra… e speriamo che i conti tornino quando servirà .
oggi ho gufato alla grande i prescritti. Certo che la passione di Mancini per quel deficiente di Melo è un mistero.
” lallessandria rimpiange di non aver giocato allolimpico perché avrebbe incontrato la Roma” ….roba da ufficio inchieste o no?
La zoccola di garcia a Natale vuole cambiare l’albero con le palle
Melo magno il tramezzino
melogodoio
L’Inter si è divorat metà vantaggio sulle seconde.
Indiziato numero uno il presidente Lindo Nesiano.
La Rai ha censurato l’entrata di melo..censura di stato del pd
Ah ah au la conduttrice della DS prende per i fondelli Handanovic, gli fa una domanda e poi gli dice “A Melo puoi dire…”