Non ho parole. Si dice sempre così, quando non si sa come scrivere quello che si vorrebbe dire. L’emozione è tanta. I compleanni sono tappe, e più si va avanti, più ci si allontana dai bilanci e ci si avvicina ai ricordi. Gli anni non passano: magari. Gli anni si accumulano. L’ideale sarebbe di aggiungere vita agli anni e non, semplicemente, anni alla vita. Non è facile, ma è bello provarci. Specialmente, quando l’ora del brindisi, più o meno, coincide con la partita della Juventus. La quale Juventus, all’inizio e alla fine, sembrava lei la festeggiata, tanto era distratta e, metafora per metafora, il gomitolo del gatto più che il gatto con il gomitolo.
Grazie a tutte, grazie a tutti i pazienti della Clinica. Grazie, in particolare, a coloro che non la pensano come me: al consenso, non mi stancherò mai di ribadirlo, ha sempre preferito, e sempre preferirò, il confronto.
Grazie a Bonucci (nonostante).
Grazie a Lollo per quella carezza a fine pranzo.
Grazie a Mandzukic, che si chiama Mario come mio papà e continua a minare la nostalgia per Fernando.
Grazie al Carpi per aver lucidato l’artigianato di provincia, essenziale alla storia del calcio, non solo italiano.
Grazie ad Allegri per lo strip di mezzogiorno. I «contigiani» avranno colto, in quella giacca divelta, la «tigna» del loro idolo.
Grazie all’Empoli per lo stesso motivo con cui ho ringraziato il Carpi: con l’aggiunta, nel suo caso, di un gioco così spumeggiante che onora la squadra che lo produce e gli spettatori che ne godono, come documentano gli applausi di Bologna. Quattro vittorie consecutive, tre in meno della Juventus: non so se mi spiego.
Grazie agli schiaffi di Ilicic e Borriello: non se ne riesce a fare a meno neppure a una certa età . E a volte servono, eccome.
Grazie a tutte, grazie a tutti.
Depasquale
negli anni ottanta c’era una squadra che a centrocampo schierava Scifo, mentre un’altra mettevs Platibi.
Negli anni novanta una squadra dava le chiavi del proprio centrocampo a Sforza mentre un’altra si affidava a Zidane. Quale delle due, sia prima che dopo, era logico che vincesse?
Certo: arbitri e doping. Come no.
Ma dove mai si è visto una squadra che è insperatamente prima in classifica a Natale fare uno psicodramma come quello cafeteiro visto domenica? Espulsione rissa insulti cazziatoni isteria doccia gelata? Date retta, vi fa molto meglio alla salute l’ottavo-nono posto, lì siete abituati e le coronarie non sono a rischio.
Certo che pure suma l’ha capito e detto in tivu. Appena i cafeteiri hanno visto nel retrovisore la zebra si sono cacsti in mano. Ci hanno proprio un complesso di inferiorita’. Giustificatissimo ehh?
Che prendano qualcosa, di lecito voglio dire, per una volta. Se no questi a febbraio manco si presentano. Mandano il certificato. Urge training autogeno.
Pedofilo zio Pasquale lascia perdere che non capisci un cazzo di calciatori, del resto stai in una squadraccia!
E’ ora della supposta serale, mediocre.
A me Big Gim soldato in mimetica, è piaciuto…
Sarebbe bellissimo se si imbarcasse per la Siria, tre quattro mesi.
Ai tempi.
Ai tpi della triade, Platini presidente sarebbe stato perfetto.
Grazie alla triade avete assaporato la serie b.
Cosa buona e giusta.
Tutti gli sportivi ringraziano.
Il bimbominkia in gita a beirut e’ il tipico renitente alla leva. In genere questa passione per mettersi i giubbetti appena possono ce l’hanno proprio quelli che si son badati bene di non. Rambi del uikend. Secondo me in cameretta si e’ fatto anche una foto allo specchio con la luger di plastica, quella col tappo rosso.
Ai tempi della triade i libri di furiani sarebbero stati bruciati in piazza come le opere di brecht. Invece oggi fanno bella mostra nella biblioteca della valtrompia. L’umanita ringrazia.