Fare gli auguri non è importante: è l’unica cosa che conta.
Per questo la Clinica tutta porge Buona Pasqua a tutti i Pazienti e alle loro famiglie.
In particolare:
alla signora Elisabetta
alla signora Luisa
al signor Barone
Il pensierino che vi offro, come manifesto della fase finale della stagione, l’ho preso da «Infinite Jest» di David Foster Wallace:
«Si gioca fino al proprio limite, poi si passa quel limite e ci si volta a salutare il limite che si aveva prima, gli si sventola il fazzoletto come quando ci s’imbarca».
Buona Pasqua e buon lunedì dell’Angelo a tutti gli angeli veri, virtuali, presunti, oriundi purché con almeno un’ala.
Dimenticavo di evidenziare che ha solo un anno più di Buffon.
Dopo essersi ritirato dal calcio giocato, diventa allenatore della squadra Berretti del Frosinone. Il 14 giugno 2012 diventa allenatore della prima squadra.Nella sua prima stagione da allenatore centra un settimo posto, mentre nella stagione successiva arriva secondo in Lega Pro e ottiene la promozione in Serie B vincendo i play-off contro il Lecce. Il 16 maggio 2015 al termine del primo anno in Serie B riesce a far conquistare al Frosinone Calcio, contro ogni pronostico, la prima promozione in Serie A con un turno di anticipo, vincendo in casa contro il Crotone per 3-1. Il 31 maggio 2015, in seguito alla prima storica promozione in Serie A del club ciociaro, diventa cittadino onorario di Frosinone insieme al resto della squadra. Indovinate di chi sto parlando. Di Roberto Stellone, classe 1977, romano, ex calciatore di cui non si ricordano certamente le imprese. Quest’anno, con una squadra che 2 anni fa era in Lega Pro sta lottando come un leone per non retrocedere. Unico difetto, non ha in molta simpatia la Juventus ma anche Capello non ce l’aveva.
Lex, ma se bastasse essere stati dei grandi calciatori, allora Maradona, Platini e Van Basten…
Su Marcellone non raccolgo la palese provocazione hehehehe.
@bilbao77 : beh Zoff e il Trap da calciatori avevano vinto tutto o quasi, ed erano stati colonne portanti delle proprie squadre. Sapevano anche come gestire uno spogliatoio meglio di altri.
Lippi arrivò con Moggi da Napoli, quindi ha vinto solo perché hanno rubato. Mi veraviglio di te!!!….non notare questa evidenza…….
:-)))))
il punto non e’ vendere o no Coman, li fai una scelta e speri di non sbagliare, ma dopo che lo hai venduto, magari non a quelle condizioni, prendi i soldi e ci compri un regista di buon livello, non un Hernanes per accontentare il Mister che poi nemmeno te lo fa giocare , relegandolo o 3/4 scelta del centrocampo .
Sì ok il cv, l’esperienza internazionale etc. sono preferibili forse, ma quale sarebbe stato a suo tempo il profilo europeo come allenatori di Giovanni Trapattoni nel 1976, Dino Zoff nel 1988 e Marcello Lippi nel 1994?
Scritto da Fulvio il 12 aprile 2016 alle ore 10:31
assolutamente d’accordo, sia sulle capacità di Heynckes, Lucescu, Hiddink (e andando più indietro, Happel, per dirne uno, odiosissimo ma in grado di mettere sempre la sabbia negli ingranaggi, avendo squadre meno forti), sia sulla assoluta necessità di stare belli concentrati contro Palermo, Lazio, Carpi, ecc.
Come visto ierisera, la serata storta (tre pali di cui almeno due a portiere battuto) può sempre capitare, anche dopo 9 vittorie su 10 e contro una squadra che tra il pareggio contro di noi e quello di ieri sera aveva inanellato 3 sconfitte contro squadre più deboli.
Per il mercato c’è tempo, ma tanto sarà tutto facilissimo e liscio come l’olio, no?
Qualcuno ha capito l’esonero di Mihailovic?……..
Scritto da Robertson il 12 aprile 2016 alle ore 10:15
once again…
@ Gian Carlo.
Il punto è che io credo a quello che vedo.
Ovviamente non ho nulla contro i pensionati, o presunti tali, per forza di cose.
I migliori allenatori da me visti, come avversari, allo Stadium, sono Heynckes e Mircea Lucesku.
Hiddink, poi, lo chiamano sempre a riparare i guai di altri santoni, e lui ci riesce benissimo.
Parlando di italiani, se quelli che vanno per la maggiore sono Ranieri o Ancelotti, te li raccomando.
Noi abbiamo già dato.
Comunque, prima di concentrarci sull’anno prossimo, sarei felice di portare a casa i due TITULI ancora in ballo.
Ciao.
Fulvio.