Fare gli auguri non è importante: è l’unica cosa che conta.
Per questo la Clinica tutta porge Buona Pasqua a tutti i Pazienti e alle loro famiglie.
In particolare:
alla signora Elisabetta
alla signora Luisa
al signor Barone
Il pensierino che vi offro, come manifesto della fase finale della stagione, l’ho preso da «Infinite Jest» di David Foster Wallace:
«Si gioca fino al proprio limite, poi si passa quel limite e ci si volta a salutare il limite che si aveva prima, gli si sventola il fazzoletto come quando ci s’imbarca».
Buona Pasqua e buon lunedì dell’Angelo a tutti gli angeli veri, virtuali, presunti, oriundi purché con almeno un’ala.
intervengo hai perfettamente ragione, se in Italia riusciamo a vincere all’ultimo minuto e in europa ci capita il contrario non è solo casualità ma la diversa abitudine a convivere con certe pressioni.
Il rammarico per la champions di quest’anno è grande, ma credo che si possa anche imparare dagli errori per non fare come il milan.
guarda AleMichel, il progetto lo vedremo questa estate, per il momento siamo passati ad incassare circa 200 milioni l’anno scorso , perdere Tevez/Vidal/Pirlo avere Dybala/Khedira/Hernanes piu’ Cuadrado in prestito ( qui dentro deriso da tutti ) e Sandro che sua maesta’ FALLA GIRARE ancora non schiera titolare .
fabrizio per favore chiedi scusa per le ultime parole del’ultimo post
Intervengo, non capisco come si possa dire che la juve non abbia un progetto.
Le linea dettate dalla proprietà e poi messe in campo dalla dirigenza sono ben precise e individuabili: partire dai successi in Italia per fare del proprio meglio in Europa il tutto dando precedenza all’equilibrio di bilancio.
Se poi a noi questo progetto non sembra (più) sufficiente è un problema nostro e non del progetto.
Personalmente credo che questo progetto abbia dato dei frutti che 5 anni fa avremmo sottoscritto tutti e altrettanto mi auguro che arrivati a questo punto la porpietà decida di adeguare il progetto alla nuova situazione.
In ogni caso meglio il celtic d’italia che l’inter di scozia!!
se se….la voglia di vincere, gli altri invece hanno la voglia di perdere…ma dai Fulvio, e con chiellini a 4 lo scorso anno abbiamo giocato spesso e ci siamo arrivati in finale, cerca su google le formazioni .
È naturale che in un torneo a girone unico di 38 partite vengano fuori i valori, alla distanza (salvo in caso di presenza di uomini con l’ombrello). In un torneo come la Champions, a eliminazione diretta su 180′, questi valori possono venir fuori (gira e rigira la Champions la vincono di solito il Barça, il Real… Quelle squadre là insomma), ma a volte anche no (a volte, purtroppo, vince anche l’Amburgo). Ma la caratura di una squadra passa giocoforza dal confronto con lemaltre big del continente e non solo dalle partite contro Atalanta e Sassuolo. La Juve ha purtroppo ancora difetti di gestione e di testa che le impediscono di stare sul pezzo per tutta la partita (e non solo col Bayern, pensiamo a Siviglia o al Borussia M. quest’anno), ma è cresciuta molto rispetto alle timide apparizioni di qualche anno fa. E crescere in Europa vuol dire poi dominare nel proprio Paese.
Questo al netto del fascino della competizione e dell’adrenalina che porta. Io mi entusiasmo per ogni vittoria della Juve, ma la gioia e la soddisfazione delle vittorie in coppa (e allo stesso modo, la rabbia e la delusione per le sconfitte) non sono paragonabili a quelle dopo singole partite in campionato. Non sono di quelli che farebbe i cambi “5 scudetti per una coppa” o cose del genere, ma quella coppa la vorrei da morire…
@ intervengo 102.
Pensavo di essere io a non riuscire a spiegarmi.
Invece sei proprio tu che non vuoi capire.
Se abbiamo vinto il derby al 91 e al 94, se abbiamo battuto il Napoli all’88, e’ semplicemente perché noi abbiamo
LA VOGLIA DI VINCERE.
Mentre i nostri avversari si cullavano nella speranza di un pareggio.
Quello serve, non le tue improbabili formazioni, con Chiellini centrale in una difesa a 4, beccheremmo una valanga di gol.
Rinnova l’abbonamento, e impara.
Ciao.
Fulvio.
Fabrizio…il bayern nelle due partite, per 70 minuti all’andata e 20 piu’ supplementari al ritorno, ti ha semplicemente devastato.
Ora le cose sono due :
o la follia del calcio ti ha portato in ogni a giocartela fino all’ultimo secondo o quasi
o peggio ancora, tutto sommato non siamo da buttare, e qui’ il rammarico e’ ancora piu’ grande, perche’ significa che sarebbe bastato poco, allestire una rosa un filino piu’ alta, con giocatori sani, e magari oggi raccontavamo un’altra storia .
Speriamo abbiano capito la lezione, ma ne dubito…anzi, non ci credo nemmeno un po .
“Pensa se qualche coraggioso andasse in un quartiere popolare di Palermo a lanciare un sondaggio : preferireste una vittoria del Palermo e la salvezza oppure la sconfitta e la scudetto per la squadra degli Agnelli? .ah ah ah ah . la lancia gliela conficcano in un polmone. rinnegati .
Scritto da 3 il 14 aprile 2016 alle ore 19:02″
Per andare in qualsiasi quartiere popolare di Palermo,non c’è bisogno di animarsi di coraggio..ci puoi andare tranquillamente correresti gli stessi rischi che si possono correre a Milano alla stazione Centrale ad esempio o a Torino Porta Palazzo…ne più ne meno…in quanto a quel sondaggio puoi tranquillamente esprimere il tuo pensiero, se ti interrogano, senza che ti conficcano “la spada nel cuore”…al massimo qualche parolaccia! Capisco, tu fuori di casa non sei uscito mai o al massimo sei arrivato a Lodi…
Scritto da Fabrizio il 15 aprile 2016 alle ore 08:18
Parole sante!!!