Per essere Frank, mi aspettavo un’Inter proprio così, compatta e famelica, con i suoi limiti, con le sue risorse, Miranda, Banega, Perisic, Icardi. Icardi su tutti. La lotteria di Pescara e il disastro di giovedì la mettevano di fronte a responsabilità drastiche. Ha ridotto al minimo storico gli sgorbi, ha limitato le occasioni concesse, ha dato tutto.
Non sapremo mai se con la Juventus «vera» sarebbe bastato, ma non sappiamo neppure se sia stata la Juventus a non essere «vera» per la propria mollezza o per i meriti, palesi, degli avversari. Frank De Boer si giocava molto. Ha tenuto Eder e Icardi stretti, ha chiesto pressing e spirito di sacrificio, li ha avuti da tutti, anche dai più scarsi (D’Ambrosio, Santon). Joao Mario e Medel hanno retto il centrocampo, contendendolo ai Dybala, ai Khedira, agli Asamoah.
Icardi palo, gol e assist. Higuain, panchina e un pugno di polvere. Però. Sono i classici minestroni alla Allegri, con pioggia di ingredienti, Pjanic regista (così così), il solito Dybala a rifinire invece che a «finire», in un contesto di squadra che legge troppo i giornali e poi va in campo e si smarrisce nell’incenso delle penne e nei rutti dei bar sport. Asamoah e il suo harakiri sul 2-1 ne hanno riassunto la superficialità congenita.
L’Inter, questa Inter, può competere per il podio. La Juventus, questa Juventus, deve darsi una regolata. Già il gol di Lichtsteiner sembrava, lì per lì, uno scempio del destino, vi raccomando il modo in cui la squadra l’ha gestito. Colpo di testa di Icardi (su angolo, e sono tre). Colpo di testa di Perisic. Gli indizi cominciano a essere troppi. Vero, la scorsa stagione la Juventus aveva quattro punti e gli stessi gol al passivo, quattro. Era cambiata rispetto all’era Tevez, è cambiata rispetto all’era Pogba. Resta favorita, ma occhio alle coccole. E ancora complimenti all’Inter.
Scritto da Il Martinello il 20 settembre 2016 alle ore 10:45
Per rispondere ad un quesito di una/due righe le due capre hanno bisogno almeno di una settimana di tempo.
E di un cervello.
La prima gliela possiamo concedere, il secondo non possiamo farci niente, oramai.
Scritto da Il Martinello il 20 settembre 2016 alle ore 10:45
aspetta e spera….
Allegri comunque continua a copiare Conte.
Che nel w-e le ha prese dal Liverpool e ha tenuto in panchina per tutta la partita il nuovo attaccante Batshuayi :-))
Tavecchio é talmente cerebroleso che non potevano esserci dubbi sulla sua squadra del cuore.
X 3 e settemonnezze con preghiera che siano loro a rispondere al quesito che Antonio La Rosa ha posto dal suo sito Juworld e di cui faccio il copia e incolla:
– La FIGC è presieduta da uno che tifa Inter, esulta se la sua squadra vince contro la Juventus, si dichiara pubblicamente interista, ed ha un passato di consigliere d’amministrazione della società nerazzurra;
- la Lega Serie A, è gestita da anni dall’A.D. del Milan, con un gruppo di potere consolidato, composto dalle società Genoa, Lazio e Napoli, con un suo uomo di fiducia quale D.G. della A.S. Roma, società con la quale ha corsie preferenziali di mercato;
- il massimo sodalizio sportivo italiano, il CONI, dopo la lunga presidenza del romanista Petrucci, adesso è guidata da un altro ultras romanista, Malagò.
Bene: qualcuno è in grado di spiegarmi l’arcano in base al quale la Juventus vince perchè comanda nel “Palazzo”, perchè ha potere e per quale ragione gli arbitri, che dipendono dalla FIGC, ossia da Tavecchio, sarebbero amici nostri e nemici di tutte le nostre concorrenti?
Spero che almeno una volta riusciate a dimenticarvi che siete dei vigliacchi e non vi sottrarrete a fornire le spiegazioni chieste da La Rosa al quale mi associo incondizionatamente.
E.C. Piu’ che le “certezze”, non le “sconfitte”, sorry
Ad oggi, NESSUNO dei 6 nuovi super-acquisti, è titolare inamovibile.
Ricotta, sveglia. La ricreazione è finita
Comunque non mi sembrerebbe un’eresia dare un turno di riposo a La Joya…soprattutto se fosse anche per vedere Pjaca dal 1′.
Neto
D.Alves Bonucci Rugani Evra
Sturaro Lemina
Pjanic
Cuadrado Higuain Pjaca
Piu’ che le sconfitte, mancano i centrocampisti.
Volendo poi andare un po’ al di là delle critiche, sacrosante, all’allenatore e al DG, mi pare – ma spero ardentemente di sbagliarmi – di cogliere una certa aria svogliata in alcuni giocatori, anche senatori, che puo’ essere dovuta a molti fattori: pancia piena, corte di altri club respinta dalla società in estate, presunzione (siamo la Juve, vinciamo da cinque anni, abbiamo la rosa piu’ forte e quindi in qualche modo vinceremo anche quest’anno). Il tutto si traduce in mancanza di garra, resa piu’ problematica dal profilo dei centrocampisti attuali, tecnici ma di poca gara appunto.
Anche qui sta all’allenatore raddrizzare rapidamente la situazione, l’anno scorso ci vollero dieci turni e c’era l’alibi dei molti giocatori nuovi, di cui molti giovani. Oggi a parte Pjaca i giocatori presi sono tutti di navigata esperienza e questo problema non si deve porre.
Capisco la delusione per le ultime due uscite della Juve, ma non facciamoci prendere dallo sconforto.
Le saudre si costruiscono con il tempo e con l’entrata in formadei migliori, purtroppoin questa fase ci mancano alcune certezze e il mister ancora una volta avanza a tentoni con l’obiettivo di dare un colpo al cerchio e uno alla botte.
La sconfitta di domenica sera non può che far bene sia a lui che ai giocatori: abbassino la cresta che le partite si vincono sul campo e non a tavolino.
Adesso il ricottaro pensi a mettere in campo la squadra migliore che se poi c’è qualche buco di formazione o nella rosa si può anche sopperire con qualche altro aspetto.
Ricordo la formazione della miglior partita di allegri:
Buffon; Lichtsteiner, Barzagli, Bonucci, Evra; Khedira, Hernanes, Pogba; Cuadrado, Morata, Alex Sandro.
Mancavano Chiellini, Marchisio, Dybala e Mandzukic.