Sembrava un harem, la Juventus di Allegri, con i suoi nomi a tocchettare attorno a clienti dal fiero cipiglio, indecisi (i nomi) se adescarli di punta o di tacco. C’erano i nervosi (Mandzukic), i generosi (Higuain), i narcisisti (Pjanic, Dani Alves), i baciati dalla grazia (Dani Alves, ancora).
Il Palermo che De Zerbi aveva ereditato da Ballardini, ha giocato con il cuore. La Juventus, con zeppe-grattacielo che le facevano sbagliare persino gli appoggi più docili. L’infortunio di Rugani ha liberato Cuadrado e partorito un 4-3-3 che ha sollevato molta cipria. Parafrasando Celentano: la dove c’era l’erba ora c’è Leminà . Con tutto il rispetto. Il centrocampo viveva dei classici colpi di tosse che dà un motore quando batte in testa. I sei ammoniti del primo tempo indicano quanto gli approcci fossero ruvidi, e i tacchetti – di qua e di là – a spillo, molto a spillo.
Fuor di metafora, un Palermo tosto e una Juventus svagata, grigia, di una bruttezza indicile, senza nemmeno le gocce di fantasia che, di solito, distilla la botte di Dybala. Le squadre di Allegri non sono accademie delle belle arti: c’è però un limite anche alle grandi bruttezze, non giustificabili solo con le parate del portierino avversario o l’ennesimo infortunio di Asamoah, che ha lasciato l’harem in dieci.
Il golletto che ha spaccato il risultato – sventola di Dani Alves, la «mezzala» più raffinata oggi in rosa, tacco di Goldaniga – appartiene al fondoschiena delle Signore che seducono il destino anche quando non ne hanno voglia: e, proprio per questo, scelgono i capi più grezzi. Allegri è allegro, beato lui. I risultatisti sbandierano il più dieci (in classifica) rispetto a un anno fa. I prestazionisti si turano il naso. L’harem è atteso a Zagabria e poi a Empoli. L’allenatore brindava a Cuadrado terzino e Higuain mediano. Questione di schemi, di alluci, di smalto. Appunto.
zitto pedofilo, se lo hanno pagato 105 milioni, quelli non sono discorsi, sono soldi tintinnanti.
Le cazzate da pisciatombe sono i cosiddetti 45 milioni per Brodovic.
Ed ora vai a fartela stroncare nel culo da quel cesso di Condobbià .
Quest’anno pare che il rivale principale sarà il Napoli. Dalla loro parte il gioco, un allenatore che insegna calcio, il sentimento popolare. Dalla nostra, una rosa complessivamente superiore. Guardando avanti, occhio ai cinesi. La forchetta, in termini di fatturato tra Juve, Roma e Napoli è incolmabile. Nonostante PP riusciremo sempre ad allestire squadre con rose superiori a queste due. Diverso il discorso con le milanesi che per numero di tifosi in Italia e nel mondo potrebbero recuperare rapidamente grazie al riciclaggio di capitali esteri, prima il gap tecnico e poi quello dì fatturato nei nostri confronti.
A Torino.
Un po’ come e’ successo x anni, Torino, con la chiavica Pogba.
Della serie, quando a un telecronista piace un giocatore, o lo vuole pompare a tutti i costi, non ci son cazzi.
Rigore di Ilicic sul palo ed il telecronista sky afferma, di botto, che forse l’ha toccata Donnarumma.
No spiace, è palo e basta. E comunque il giovane portiere rossonero non ha bisogno di quel tipo di aiutino.
A voi due piaccioni cannoli croati e argentini…
Buongustai.
Salvadore.
Ha ancora i due stopponi nel deretano e fa il brillante.
Cesso.
Ah, non sarebbero sportivi, strano…
nostalgia canaglia
antonio
Località : roma
Età : 48
Data: 25.09.2016 19:14
qualcuno sa dirmi cosa c..o sta succedendo a miranda? aridatece lucioooooooo
in arrivo nuovi innesti
iome
Località :
Data: 25.09.2016 17:12
gabi gol….un pacco, kondobia da rottamare…ranocchia scarso, insomma non si va lontano cosi, era prevedibile che dopo 2 partite ci fosse il calo….non c’e’ continuita’ senza veri fuoriclasse!