Dalla cena nell’asilo di Zagabria al pranzo presso la caserma di Empoli, questo avevo scritto dopo il primo tempo: «Gli spacciatori di palle-gol cercheranno di vendervene un sacco. Non fidatevi. Sono state due, entrambe propiziate da Pjanic: la prima sprecata da Khedira (traversa), la seconda da Cuadrado (bravo Skorupski). Poi, è chiaro, la differenza dei valori era palese, come manifesto era il disegno di Martusciello, difendersi e ripartire, e altrettanto limpido il piano di Allegri, ingozzare l’avversario di titic-titoc, ora sul centro ora sulle ali.
I sentieri che portavano a Higuain e Dybala erano intasati e, dunque, le notizie sulla coppia rare, e quasi sempre relative a gesti isolati, di pura tecnica e non di condiviso schema. All’Empoli, che l’Inter di Icardi cucinò in una ventina di minuti, mancava mezza difesa. Non proprio un dettaglio marginale».
Questo avevo scritto. Non lo cancello neppure dopo l’abbuffata. Non so quanto abbia influito il cambio di Khedira, così isterico da buttar via scarpe e bottiglie. Oh Dio, se penso al gol che si era mangiato. Lemina ha portato freschezza, e una diversa quantità. L’Empoli si è aggrappato alle corde. L’ultimo miracolo Skorupski l’ha compiuto sul Pipita. Dopodiché, sparo di Dybala e doppietta di Higuain, non senza la complicità (sul secondo) di uno Zambelli versione Viviano. Dybala, Higuain: proprio loro, quelli di cui avevo perso le tracce.
Tra i migliori, Cuadrado (uno schema, non una semplice pedina) e Pjanic. Hernanes continua a essere un talismano. All’Empoli urge il miglior Saponara. Le vendemmie di Sarri e Giampaolo sembrano lontane, ma mai dire mai. Vi risparmio i commenti dei miei pazienti sul primo tempo della Juventus e sulle scelte di Allegri. E vi lascio immaginare in quanti si tifasse per i nervi di Khedira. Poi…
Quindi abbiamo 32 scudetti e non 34?……..e i 444 mln?…..nemmeno quelli?
#citofonareAgnelliA.
Sta cosa degli scudetti coperti non si può vedere né sentire.
Si vergognino.
Via gli agnelli dalla juve.infami servi di tavecchio.
Scritto da andreas moeller il 5 ottobre 2016 alle ore 23:31
Effettivamente o li tieni sempre (e se la nazionale vuole giocare bene, se no si accomodi da un’altra parte), o li togli e la smetti di vellicare gli umori della gente da un lato e allisciare la federazione dall’altro.
Adesso possiamo dormire tranquilli, grazie.
Scritto da De pasquale il 5 ottobre 2016 alle ore 23:26
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La capra, che con tutti gli innesti che si ritrova infilati nel culo riesce a dormire tranquillo è un mistero.
http://www.tuttojuve.com/altre-notizie/coperto-il-numero-degli-scudetti-allo-stadium-339469
VERGOGNA
CAGONI
Adesso possiamo dormire tranquilli, grazie.
Marko Pjaca è stato sottoposto a nuovi accertamenti presso il J|Medical e il primo esito esclude, “fratture o infrazioni ossee”.
“In data odierna – è scritto sul sito della società bianconera – Marko Pjaca è stato sottoposto a nuovi accertamenti strumentali (TC, RMN) presso il J|Medical, dai quali è emersa la presenza di immagini compatibili con postumi non stabilizzati di recente trauma contusivo alla porzione distale del perone sinistro. Sono escluse fratture o infrazioni ossee.
Il giocatore verrà monitorato quotidianamente e la prognosi potrà essere meglio definita nei prossimi giorni, in ragione dell’evoluzione clinica e delle risultanze degli ulteriori controlli in programma”.
x la capretta numerata
Il Club “Terza Stella” incontra i coordinatori del Progetto DOC Juventus a Palermo
Come da tradizione, anche quest’anno, i Club DOC riconosciuti ufficialmente dalla Juventus hanno incontrato i coordinatori del Progetto DOC, dirigenza e calciatori presso il lussuoso albergo “Villa Igea” di Palermo.
Fra i tanti club accreditati, non può mancare il Club “Terza Stella” di Barcellona Pozzo di Gotto, rappresentato dal Presidente Luca Cucinotta e dal suo referente alle comunicazioni, Salvo Scilipoti.
“Per noi è sempre un piacere passare dei momenti con i rappresentanti dei Club DOC sparsi per la Sicilia. – commentano i rappresentanti del club Terza Stella – E’ stata anche un’occasione di pianificazione del presente per iniziare a mettere le basi per alcuni degli obiettivi che ci siamo prefissati e che, si spera, siano realizzati il prima possibile.”
La capretta pasqualina dopo diversi giorni passati a brucar l’erba è scappato dall’ovile della pinentina e si è internazionalizzato.
Capra!