Dalla cena nell’asilo di Zagabria al pranzo presso la caserma di Empoli, questo avevo scritto dopo il primo tempo: «Gli spacciatori di palle-gol cercheranno di vendervene un sacco. Non fidatevi. Sono state due, entrambe propiziate da Pjanic: la prima sprecata da Khedira (traversa), la seconda da Cuadrado (bravo Skorupski). Poi, è chiaro, la differenza dei valori era palese, come manifesto era il disegno di Martusciello, difendersi e ripartire, e altrettanto limpido il piano di Allegri, ingozzare l’avversario di titic-titoc, ora sul centro ora sulle ali.
I sentieri che portavano a Higuain e Dybala erano intasati e, dunque, le notizie sulla coppia rare, e quasi sempre relative a gesti isolati, di pura tecnica e non di condiviso schema. All’Empoli, che l’Inter di Icardi cucinò in una ventina di minuti, mancava mezza difesa. Non proprio un dettaglio marginale».
Questo avevo scritto. Non lo cancello neppure dopo l’abbuffata. Non so quanto abbia influito il cambio di Khedira, così isterico da buttar via scarpe e bottiglie. Oh Dio, se penso al gol che si era mangiato. Lemina ha portato freschezza, e una diversa quantità . L’Empoli si è aggrappato alle corde. L’ultimo miracolo Skorupski l’ha compiuto sul Pipita. Dopodiché, sparo di Dybala e doppietta di Higuain, non senza la complicità (sul secondo) di uno Zambelli versione Viviano. Dybala, Higuain: proprio loro, quelli di cui avevo perso le tracce.
Tra i migliori, Cuadrado (uno schema, non una semplice pedina) e Pjanic. Hernanes continua a essere un talismano. All’Empoli urge il miglior Saponara. Le vendemmie di Sarri e Giampaolo sembrano lontane, ma mai dire mai. Vi risparmio i commenti dei miei pazienti sul primo tempo della Juventus e sulle scelte di Allegri. E vi lascio immaginare in quanti si tifasse per i nervi di Khedira. Poi…
Pogba migliore in campo in Olanda-Francia.
Molto interessante il 2 dell’Olanda.
Su telelombardia si vaneggia di donnarumma alla Juve a fine 2017. Gratis. Il pizzaiolo ha pronto il solito contratto con piccola clausola su futuro trasferimento.
Gran sassata di Pogba. Che per il resto continua a giocare arretratissimo, chissà cos’ha nella testa Didier.
@ 3.
Hai ragione, l’arbitro era Barbaresco di Cormons.
Lippi, evidentemente, anche se giocava nella Sampdoria, era già un juventino predestinato.
Quale miglior soddisfazione: inculare il Toro.
In compenso voi, quell’anno siete andati in finale di Coppa dei Campioni, a Moenchengldbach vi pagano un caffè.
Comunque Invernizzi mise Oriali a marcare Crujiff a uomo: risultato Ajax 2 Inter 0.
Doppietta di Johan.
Ciao.
Fulvio.
Alex,
io non sfodero la cappella con la spagna. parlo di seratina con la spagna, dove la cappella è semplicemente la ciliegina. Magari fosse stata solo quella, sarei sollevato.
Mi pare di aver detto, e lo penso quindi per me basta la, che la cappella è il meno. Il più è la reiterata insicurezza nelle uscite, le sfarfallate in area piccola, il claudicante – si… – approccio nei rinvii che ogni volta che gliela passano mi tocco, tantè che poco prima del goal di vitolo ho sentito puzza di bertolaccite…
Pensare che questo, questo, buffon sia meglio di un Neto normale, mi pare sfugga al buon senso.
E’ talmente impregnato l’ambiente sportivo della genuflessione nei confronti di certi campioni (Buffon, l’ultimo Maldini ecc), che poco fa ho sentito magnificare buffon – da uno sfinterista, per giunta – per la parata del secondo tempo sul colpo di testa del possibile 3-1. Una normalissima parata (respinta) a un metro dal corpo.
La verità è che la stampa si ricorda di quel che conviene. Certo che Neto fa e farà cappelle. Il problema è anche quello che un portiere in difficoltà trasmette alla squadra. Speriamo, veramente, di non doverlo pagare nelle prossime partite di cl.
Fulvio e’ sempre il piu’ lucido ,non c’e niente da fare.Ma , i l 71/72 era l’anno di quel Sampdoria torino di cui parlava Agroppi qualche tempo fa ? con Lippi che toglie la porta il gol del Torino stile muntari ?
Fulvio magari avrai ragione ma quella papera la ricordo, eccome se la ricordo.
@ Salvadore.
Non è così Carmignani ha giocato un solo campionato vinto fra l’altro, ed era il 1971-72.
L’anno della malattia di Bettega.
Fu escluso nelle ultime partite a favore di Piloni per motivi disciplinari extra calcistici, non per scelta tecnica.
La presa a saponetta avvenne a Cagliari nel girone di andata, gol di Gori.
Classifica finale: Juve p. 43, Toro p. 42, Milan p. 42.
Campionato a 16 squadre, la vittoria valeva 2 punti.
Il Cagliari vinse lo scudetto nel 1969-70, e in porta da noi c’era
Anzolin.
Ciao.
Fulvio.
Teo, Carmignani fu quello che ci fece perdere lo scudetto dopo la rimonta sul Cagliari facendosi scappare il pallone dalle mani in una uscita proprio nello scontro diretto a Torino.