Dalla cena nell’asilo di Zagabria al pranzo presso la caserma di Empoli, questo avevo scritto dopo il primo tempo: «Gli spacciatori di palle-gol cercheranno di vendervene un sacco. Non fidatevi. Sono state due, entrambe propiziate da Pjanic: la prima sprecata da Khedira (traversa), la seconda da Cuadrado (bravo Skorupski). Poi, è chiaro, la differenza dei valori era palese, come manifesto era il disegno di Martusciello, difendersi e ripartire, e altrettanto limpido il piano di Allegri, ingozzare l’avversario di titic-titoc, ora sul centro ora sulle ali.
I sentieri che portavano a Higuain e Dybala erano intasati e, dunque, le notizie sulla coppia rare, e quasi sempre relative a gesti isolati, di pura tecnica e non di condiviso schema. All’Empoli, che l’Inter di Icardi cucinò in una ventina di minuti, mancava mezza difesa. Non proprio un dettaglio marginale».
Questo avevo scritto. Non lo cancello neppure dopo l’abbuffata. Non so quanto abbia influito il cambio di Khedira, così isterico da buttar via scarpe e bottiglie. Oh Dio, se penso al gol che si era mangiato. Lemina ha portato freschezza, e una diversa quantità . L’Empoli si è aggrappato alle corde. L’ultimo miracolo Skorupski l’ha compiuto sul Pipita. Dopodiché, sparo di Dybala e doppietta di Higuain, non senza la complicità (sul secondo) di uno Zambelli versione Viviano. Dybala, Higuain: proprio loro, quelli di cui avevo perso le tracce.
Tra i migliori, Cuadrado (uno schema, non una semplice pedina) e Pjanic. Hernanes continua a essere un talismano. All’Empoli urge il miglior Saponara. Le vendemmie di Sarri e Giampaolo sembrano lontane, ma mai dire mai. Vi risparmio i commenti dei miei pazienti sul primo tempo della Juventus e sulle scelte di Allegri. E vi lascio immaginare in quanti si tifasse per i nervi di Khedira. Poi…
Scritto da Fabrizio il 12 ottobre 2016 alle ore 11:17
Aggiungici che visto il “prestigio” di fassone e la relativa popolarita del mirabelli (magari bravissimo), avevano bisogno di sventolare un nome di richiamo.
L’hanno fatto in modo abborracciato e pasticcione. O forse, ammesso che fassone sia così bravo (in fine dei conti dopo la juve lo hanno contrattualizzo il napoli, l’inda (fozza) e ora il milan…) l’unica strada era veramente quello di cooptarlo nel cda. ma allora, e ancora ha ragione maldini, bisognava avere le idee chiarissime su cui comanda nella stessa (chi è la proprietà ).
Dilettanti allo sbaraglio, fa il paio con la trattativa witsel.
Leo il tuo post delle 08.42 è da incorniciare, bravo!
Mi sembra che Maldini abbia espresso dubbi, legittimi direi, sulla chiarezza del ruolo di DT, le cui competenze / responsabilità si sovrapponevano in parte a quelle del DS. A quanto ho capito entrambi si sarebbero occupati di mercato (perché?) e, in caso di disaccordo su questa o quella operazione, avrebbe deciso l’AD, cioé Fassone. Mi sembra allora che almeno uno dei ruoli sia ridondante, a meno di considerare il DS come subalterno del DT o viceversa, che non é quel che volevano fare.
Questa situazione é un esempio della totale incapacità , o ignoranza, manageriale delle società calcistiche, che spesso sono composte da gente che di mestiere faceva tutt’altro (il calciatore, il talent scout, il produttore di film porno, ecc.) e che, messo dietro una scrivania, non conosce nemmeno i rudimenti dell’organizzazione aziendale e propone organigrammi a capocchia. Con l’ovvia conseguenza che prima o poi finisce tutto a schifio. Uno penserebbe che la proprietà cinese sappia cosa sia un organigramma, e invece no, oppure se ne strafottono.
A me pare che sulla questione Maldini ci siano due questioni.
La prima, che onestamente anche lui non può pretendere di fare, di fatto, l’AD in una società come il Milan. Avere l’ultima parola su tutta la parte tecnica in una società di calcio equivale, sostanzialmente, ad essere l’AD. Non ha (ancora?) le spalle per farlo.
La seconda, e per me qui è il cuore, è che siccome non può, o non credo possa, pretendere di essere l’AD, è evidente che non si fida o non ha sufficiente stima delle persone con cui dovrebbe confrontarsi, fassone e il ds. Che oltretutto sono legate (quindi si troverebbe in minoranza).
Se ci fosse stima e fiducia, Maldini avrebbe fatto bene a fidarsi e a rischiare la faccia, guadagnando in esperienza direttiva e in conoscenza. Non avendo risposto, ci ha detto sostanzialemnte cosa pensa dei due e del fatto che in realtà lui viene chiamato a cose fatte. No?
Il paragone con Nedved regge sino a li… Marotta sta a Fassone come paratici sta al DS. Nedved è consigliere, ascoltato su aspetti tecnici, da 5 anni, vicepresidente, ed è legato a filo doppio con la presidenza.
Giustamente Maldini voleva conoscere la posizione della presidenza, anzi, avrebbe almeno voluto vederla, la presidenza.
Leo: un tuttocampista pressoché inutile che abbiamo sapientemente scaricato per due lire a Monaco di Baviera.
x mike, post delle ore 8.42…Si potrebbe dire il caso Maldini e le scatole cinesi….
x Fabrizio….Chi sarebbe l’ubriacone?
Intanto leggo che l’ubriacone tatticamente indisciplinato e ormai sul viale del tramonto da 2-3 anni si ostina a sbatterla dentro (2 volte e senza rigori) con la sua nazionale. Non vuole proprio capire che ormai é finito. Meno male che noi ce ne siamo sbarazzati in tempo.
Certo difendere Maradona fuori dal campo ci vuole coraggio…A parte i suoi noti problemi con la droga, per altro confessati, a parte le operazioni che si è fatte per diventare più “bello”…in Italia non ha pagato tasse e non ha riconosciuto un figlio avuto per un capriccio in gioventù…Spara a destra ed a manca e non sa manco quello che dice..ci ha provato in tutte le salse sparando contro tutto e tutti e dobbiamo avere comprensione con lui? Certo ” l’internazionale” come no…glielo porti il rispetto adesso se la sta prendendo con il vostro Maurito…ed anche con il nostro Higuain..ma cosa vuole che ce ne importi…spari pure con le sue parole, magari si fa pagare anche per le interviste mirate…Se ne stia a Napoli là lo venerano e può dire quello che vuole..In quanto al film della juve…è roba sola per i tifosi della juve e non ha nessun aspirazione di oscar…a noi della targhe o delle statuette non ce ne può fregar de meno…Piuttosto richiedete al vostro presidente o ex presidente un film sulla vostra storia…sarebbe bello rivedere la lattina le pietre contro il pulman e il Marini ferito..i passaporti in possesso dei vostri giocatori… ,vedere i motorini che volano…rivedere e sentire le telefonate di calciopoli e poi rivedere la storia delle partite del vostro “triplete”…come avete vinto e come poi siete diventati campioni del mondo contro il mazembe…Per ultimo e non per importanza, anzi…che ci ricordi chi si è sacrificato in nome della vittoria a qualsiasi costo…e poi l’invito per una prece!
Faremo comunque a meno del maximo dirigente calcistico italiano (Maldini), senza rimpianti?
Ai poster l’ardua sentenza