Povero Allegri. Quando allenava il Milan e sfidava la Juventus di Conte, gli negarono il gol di Muntari. Oggi che allena la Juventus e sfida il Milan di Montella, gli cancellano il gol di Pjanic: in fuorigioco era Benatia, non Bonucci. A don Abbondio Rizzoli piacciono le assemblee di condominio: questa non gli ha portato fortuna.
Non è poco, non è tutto. Tanto per cominciare, il gol di Manuel Locatelli, classe 1998, è stato bellissimo, e visto che si tratta del secondo (il primo lo segnò al Sassuolo), la soglia della casualità scende drasticamente. Il Milan, inoltre, è stato più aggressivo, più affamato, più compatto.
Montella non è più solo nutella. Ha capito che, a volte, è meglio il coltello dell’orpello. E se gli dei danno una mano (Sampdoria, Sassuolo, Juventus), perché rifiutarla? La base di giovani nativi e la fase difensiva sono già a buon punto. Lo scudetto, per me, resta lontano ma la direzione è giusta, soprattutto se Donnarumma (classe 1999) continuerà a parare come ha fatto con Khedira, agli sgoccioli degli sgoccioli.
Brutta Juventus, comunque. D’accordo, nelle gambe aveva Lione e l’episodio Pjanic può averle fatto girare le scatole. Restava una vita, l’ha sprecata. Molle, anarchica, con la lentezza di Hernanes al posto dei muscoli negligenti di Lemina. Ignoro quanto possa aver influito l’infortunio di Dybala: Cuadrado, in Champions, era stato decisivo.
Mi ha colpito la solitudine del numero nove. E non che fosse Higuain a imboscarsi; se mai Khedira, spesso in ritardo, o Pjanic, spesso distratto. E’ un centrocampo così povero che a volte, il regista, finisce per farlo Dani Alves. Il migliore? Barzagli.
La Juventus ha sempre imparato dalle sconfitte. Occhio, però: se partecipi a troppe lotterie, prima o poi può succedere che il biglietto vincente capiti agli altri.
Sta minchiata di murigno su pogba mi ricorda l’alzata di ingegno del trap con vialli mediano nell’infausto 93 (o 92?). Inferiore solo all’altra del zenio del calzio che ci fece andare ai mondiali del 94 con massaro centravanti invece di vialli per ripicca e per far vedere chi ce l’aveva più grosso.
Murigno invece di fare il genio (al contrario) che cominciasse a mettere pogba dove sa giocare meglio, mezzo sinistro, ed eviti per il proprio bene di fargli fare il tappabuchi in una squadra con evidenti limiti.
PS: il problema non è il cartellino, è che questo piglia ormai 15/20 milioni.
E’ come borriello alla settima, al quale regalarono anni fa un contratto da non so quanto, mi pare 4 stecche nette).
Andato.
Scritto da gian-carlo giappogobbo ecc. il 26 ottobre 2016 alle ore 15:00
andrebbe bene anche a gennaio, il MUTD non fa la CL…..
Scritto da Fabrizio il 26 ottobre 2016 alle ore 14:11
vendiamo Bonucci al Chelsea per 70 e riprendiamo Pogba per 60? Dove si firma?
Decisiva la winters nella trattativa mafia stato..
Scritto da Fabrizio il 26 ottobre 2016 alle ore 14:11
E se avesse ragione?
Colpo di testa? Ce l’ha
Due piedi educati? Li ha
Fisico? Senza dubbio
Capacità di inserirsi in avanti? Senza dubbio
Scatto nel breve? Anche
L’unica domanda è: ha voglia di fare il Beckenbauer o preferisce Zidane come modello?
AA si è appecorato perché ha perso su tutti i fronti. Punto.
Comunque, a questo punto, mi sa che abbiamo ufficialmente due scudetti in meno (visto che nello stadio di proprietà sono stati coperti quando ha giocato la nazionale……..e forse quello doveva essere già un segnale).
#citofonareZaccone-Elkann-Montezemoloeringraziare.
Tra l’altro viene fuori anche il Mourinho umano, anzi le grandi prove che la vita ci mette davanti: “Se trovassi un bell’appartamento con un passaggio diretto al garage, magari lo compro. Ma non una di quelle case gigantesche di cui parla la stampa. E il problema è che non so cucinare!”
Un casino, insomma. Anzi, un cas-one.
Intanto Mourinho preannuncia un nuovo traguardo per il Polpo: “Pogba ha bisogno di tempo per adattarsi. E’ un fenomeno e può giocare anche difensore centrale”
Ha proprio fatto un affare (sportivo) ad andare a Manchester. Se non altro diventerà il difensore piu’ pagato al mondo.
Fossi in PP proverei a fare un’offerta a giugno, ce lo ricompriamo ma alla metà .
chi aveva scritto “ci stanno pisciando in testa”?
Anche io sono perplesso (eufemismo) di fronte all’ambigua posizione di AA su Tavecchio. In realtà quest’ambiguità non é proprio nuova: al momento dell’elezione, AA era contrario ma non porto’ alcun candidato alternativo. In seguito, rifiuto’ di mettere la stella sulle maglie salvo poi rimetterle quando il computo non fosse piu’ confutabile. Considera suoi i due titoli scippati ma poi non batte ciglio quando la Nazionale gli affitta lo stadio e la federazione copre gli scudetti.
Diciamo che é un rapporto ambiguo fin dall’inizio.