Di ritorno da Manchester, avevo prenotato allo Stadium. Mamma mia. Ho sbirciato il menu di Juventus-Lione: c’era la novità , relativa, della difesa a quattro e per il resto i soliti piatti, il solito servizio lento, crollato, addirittura, quando si era alla frutta (mica tanto in senso metaforico). Eppure la foga ingenua di Diakhaby su Sturaro aveva offerto a Higuain il rigore dell’aperitivo.
Cercavo, nella carta dei vini, notizie di Pjanic: trequartista, interno? Bo’. Di solito, i grandi giocatori non dipendono da dieci metri più avanti o più indietro: così mi disse un giorno Platini.
Ottavi in campionato, i francesi hanno portato avanti il loro calcio di squadra, normalissimo, animato però dallo spirito del cliente che ha deciso, per una sera, una botta di vita. E Khedira? E Sturaro? Erano lì, molta cornice e poco quadro.
In avvio, era stato Rybus a impegnare Buffon. E Higuain, nel prosieguo, a mangiarsi il raddoppio, dopo che Mandzukic – lui sì, un gladiatore – aveva «rapinato» Mammana. Era la solita Juventus, compassata, aggrappata agli episodi, senza arte e con poca parte. Allegri la invitava invano a geometrie meno vaghe. Capisco che il quadrilatero di centrocampo non sia più quello d’antan, e Marchisio in fase di rodaggio, ma dubito che non si possa giocare un po’ meglio? E questa è materia del tecnico.
Le uscite di Bonucci e Pjanic, infortunati, hanno riportato le lancette al 3-5-2 d’ordinanza. La rinuncia a Higuain era un segnale: il serbatoio è vuoto, fate l’autostop. Un altro avversario avrebbe vinto. Il Lione, «questo» Lione, si è limitato a pareggiare con Tolisso, complice un pisolo della difesa, Buffon incluso, e a sfiorare la vittoria (la vittoria, non la beffa) con Lacazette.
Nulla è compromesso, in Champions, se non l’onore. Che non è poco.
Tu e la società all’inizio dell’anno avevate detto che la Juventus se la giocava con le migliori d’Europa, City, Barcellona e Real. Negli ultimi tempi c’è stata una retromarcia generale da parte della critica dopo aver visto i risultati della Juve e quelli degli altri. Tu confermi la tua opinione in vista di marzo?
“Il mio obiettivo è quello di arrivare a marzo ed essere pronto per giocare un ottavo di finale all’altezza, poi in Champions non si sa mai. E’ bello perchè il primo anno avevamo perso due partite nel girone, siamo andati a Malmoe – e poi ce lo dimentichiamo, le cose passano, la vita è talmente veloce che le cose passano da un momento all’altro – e a Malmoe ci siamo giocati la vita. E alla fine si è arrivati in finale di Champions. Bisogna pensare da domani al Chievo, poi bisogna pensare a una buona sosta con un buon risultato domani e poi piano piano ci prepareremo a qualificarci, a finire bene l’annata in campionato e poi prepararemo l’anno nuovo”
#chiosafilosofica
Dopo tre mesi si può fare un bilancio sugli inserimenti di Dani Alves e Pjanic nei suoi schemi di gioco?
“Le valutazioni sono buone perchè Dani Alves ha alternato delle buone partite ad altre dove ha trovato un pochino più di difficoltà , ma è la conoscenza dei giocatori, perchè alla fine quello che conta nel calcio è la conoscenza dei giocatori. Più giocano e più è facile che giochino meglio. Ci vuole un altro po’ di tempo. Tra l’altro noi giocando una partita ogni tre giorni, abbiamo neanche mezzo allenamento da fare tutti insieme come si deve, perchè più di tanto non puoi fare. Poi vanno via tutti con le Nazionali. Magari questo mese abbiamo un paio di settimane dove abbiamo una settimana libera per poter lavorare. Pjanic sta facendo bene. Innanzitutto Pjanic finora ha fatto 3 assist, 3 gol, calcia molto bene le punizioni. Le punizioni vanno un po’ prese al limite dell’area, perchè finora non ne abbiamo presa neanche una a parte Dybala che ha fatto gol. Ma lì non le prendiamo e su quel lato bisogna cercare di prenderle per sfruttare Pjanic e le sue qualità ”.
#tuttipromossi!
#Vaidi18politico!
Dopo la pausa inzieremo a vedere la Juve strutturata come te la immagini? Con quell’assetto più europeo che hai in mente dal primo anno che sei arrivato qua…
“Per quanto riguarda l’assetto europeo e l’assetto italiano, diciamo che l’assetto della squadra è un assetto propositivo che cerca di giocare bene a calcio. Dopo la sosta Dybala sarà a disposizione, sta procedendo. Pjaca difficilmente sarà a disposizione, però Pjaca è un giocatore che per caratteristiche è importante, è un giocatore veloce, che ha corsa, di contropiede, in certi momenti della partita sarebbe molto importante. Quindi quando saremo tutti a disposizione, dopo questa tranche di partite che verranno, avremo un paio di settimane dove finalmente potremo anche lavorare un po’ di più. Vanno fatte tutte le cose con la dovuta serenità , essendo lucidi su quello che dobbiamo fare, per prepararsi al meglioa marzo. E a marzo arriveremo nelle migliori condizioni, ci giocheremo le chance. E chiudo, altrimenti mi dilungo troppo: di questi tempo, l’anno scorso, nessuno immaginava che la Juventus potesse giocare un ottavo di finale come quello che ha giocato contro il Bayern Monaco. Quindi in tutte le cose ci vuole sempre un po’ di calma, un po’ di pazienza e soprattutto, lucidità ed equilibrio, che capisco che nel calcio è bello… perchè una volta pareggi e ti dicono… ah sei scarso, la volta dopo vinci… le qualità della Juventus sono quelle, il 15 luglio, il 30 dicembre e il 30 giugno quando finisce la stagione”.
#halmaaaaaaa!
Domani ci sarà spazio per ritrovare il 4-3-1-2 oppure tornerai all’antico?
“Sinceramente non ho ancora deciso la formazione perchè devo decidere di Bonucci anche se è molto difficile, devo vedere Marchisio domani mattina in che condizione è perchè ha giocato una partita intensa e come sapevo e come è nella normalità , quando rientri da un problema con il crociato, ne puoi giocare una, poi ne puoi saltare un’altra, i tempi di recupero si allungano soprattutto per non cadere in infortuni muscolari e questo credo sia il primo obiettivo perchè la stagione è molto lunga. Siamo solamente al terzo mese della stagione 2016/17 e bisogna arrivare nelle migliori condizioni a marzo per cercare di essere in lotta su tutti i fronti”.
#vaicolcasting!
Secondo me la fomazione di questo casting per poi alla fine sorteggiare il nuovo allenatore dell’Inda è una perdita di tempo ed anche controproducente per la corsa verso un posto in champions.
Il nuovo mister l’Inda ce l’ha già !
Si chiama Gabigol che di esperienza in panchina ne ha accumulata in quantià industriale, ma cosa aspettano ad ufficializzarlo?
Poi ,quando sbuca il Kroton ,o la Reggina o annessi, fanno emergere i l lato provinciale, le seconde squadre , i ricordi .
devono perdere di misura contro la juventus ma dare tutto contro inter e milan .ma vaffanculo .
Scritto da 3 il 5 novembre 2016 alle ore 16:02
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Ecco che il pedofilo 3glodita fa la consueta mossa imprudente di parlare di Kroton proprio questa settimana.
I gattacci neri si toccano con le 4 zampe quando lo vedono.
Intanto, ridendo e scherzando i suini hanno un punto in più di noi lo scorso anno e quindi sono in piena lotta per il triplete…
Seguitato,sorry.
Gli inter club in sicilia sono 37 mentre in campania sono 51.non ho seguito a cercare perche’il punto mi sembra chiaro.
3 come tutti gli interisti ha l’anima sporca di merda.
Zeman allenatore
E Gigi Simoni Direttore Tecnico. Per ripartire dalla B un altr’anno