Troppo facile, indovinare chi sarebbe uscito vincitore dalle «elezioni» di Vaduz. Ci avrebbero azzeccato persino i (non) vergini di servo encomio e di codardo sondaggio che, viceversa, avevano toppato in pieno l’ascesa di Trump. Il problema, se mai, era imbroccare lo scarto.
Nel primo tempo, la Nazionle tredicesima nel ranking Fifa ha ben giocato e realizzato la bellezza di quattro gol: Belotti, Immobile, Candreva, Belotti. Alè. Il tutto, nel rispetto delle disposizioni di mister Ventura e dei pruriti libidinosi dei media (gol, gol, gol).
Nel secondo, in campenso, gli azzurri sono riusciti a fare 0-0 con il Liechtenstein, che nella classifica di cui sopra occupa il 183° posto (su 211 paesi censiti). L’impressione è che molti – soprattutto Zaza – volessero dare un contentino al presidente Tavecchio, che aveva invitato la squadra a «non infierire». Salvo poi seppellire il suo afflato francescano sotto un apocalittico «Non andare in Russia sarebbe una tragedia». Eppure, nell’agosto del 2014, questo algido signore demolì non solo Albertini, ma addirittura il «quarto potere», che dopo l’uscita di Opti Pobà gliel’aveva giurata.
Chiedo scusa se scrivo di 4-4-2 e non di 4-2-4, anche se la modestia degli avversari ha agevolato l’allegra confusione. Non siamo una Nazionale da vendemmie, si sapeva. E, in un certo senso, è emerso pure dal «voto» odierno. Era una formazione «dejuventinizzata», con il deb Zappacosta tra i più attivi, la coppia Belotti-Immobile più generosa che gelosa. Di Verratti e De Rossi, e della fase difensiva al completo, se ne riparlerà martedì sera a San Siro, nell’amichevole con i tedeschi.
Siamo in pieno trasloco da una generazione all’altra. Come dicono a Fusignano, servono occhio, pazienza e fondo schiena.
X Giuseppe Torchia – Carissimo, scusai ma non ho capito a chi ti riferisci quando parli di “giornalisti di chiara fama”.
X Luca G. – Non sono teste dure, sono teste bacate e in malafede.
X settemonnezze – Lei è solo un vigliacco in Italia e in qualsiasi altra parte del mondo.
Scritto da Robertson il 14 novembre 2016 alle ore 09:20
in effetti…nel momento di massimo fantasioso fulgore, il loro (tuttora adoratissimo) CafOne fece il famoso discorso dell’”uno in segreteria, uno contro nessuno, ecc.”…si può dire che non hanno mai cessato di essere quella cosa là .
@ Robertson
perché sono teste dure, eterni ripetenti…
Non hanno ancora capito nulla.
Avranno ancora tempo per ragionarci su… una venticinquina d’anni.
Ps: Questa volta però abbiamo apprezzato l’impegno: 5 meno meno.
Web…ete.
Ladri in Italia, maledetti in Europa.
Altro che Gutmann
Il rigattiere (o ricettatore) drastico rappresenta fedelmente il tipico juventino medio .
Ci sono da svuotare un paio di cantine in Barriera di Milano.
Corra.
Non si preoccupi della mia auto, Leo.
Pensi a farsi trainarevil suo carretto tuning dai due asini teo e salvadore.
X Il Martinello
Dopo le “nefandezze” del 2006 non immaginavo che la realtà situazionale si sarebbe così vistosamente ribaltata al punto tale da…dovere …insultare e prendere a pesci in faccia tutti gli interioti, in genere molto faziosi, siano essi semplici tifosi, lettori o “addirittura” giornalisti di…”chiara fama”…
X Robetsin – Sono d’accordo con te e a corredo del mio pensiero ho postato quello di Pollicelli che praticamente, già fin dal 1913, aveva ben distinto l concetti di universale e di provinciale e aveva capito come gli stessi dovevano essere attribuiti.