E’ stata una partita di grande fisicità , all’inglese, risolta da una prodezza. Il gol di Higuain, bellissimo, appartiene al repertorio dell’ex grasso-che-cola. Juventus e Roma se le sono date di santa ragione, rubandosi le fette della torta. Primi quindici minuti: solo Juventus. Poi pilota automatico. Primi venti minuti della ripresa, solo Juventus, con Szczesny che sfila il 2-0 a Sturaro. Poi, per un quarto d’ora, solo Roma (calci d’angolo, mischie, brividi). Quindi, dopo l’ingresso di Dybala, più Juventus che Roma, con Szczesny (ancora) a salvare su Sturaro (ancora).
Morale: Allegri le ha azzeccate tutte, staffette comprese (Pjanic-Cuadrado e Higuain-Dybala), Spalletti no. Gerson è stato un azzardo, non meno del recupero forzato di Salah. La Juventus è la Juventus, nessuno azzanna le partite come lei (sette gol nel primo quarto d’ora, record) e quando sembra che le scappino via, ecco Rugani, ecco Sturaro, ecco il cemento del gruppo.
Venticinquesima vittoria consecutiva in casa. E, per la Roma, sesto k.o. allo Stadium: non possono essere solo banali coincidenze, e difatti non lo sono. Non è bastato un guerriero come Nainggolan, non è bastato l’ingresso di El Shaarawy (al posto di De Rossi), non è stato sufficiente buttare il cuore oltre l’ostacolo, letteralmente. Troppo alto, l’ostacolo. Da Lichtsteiner «portiere» (sua la parata più complicata, su Manolas) a Mandzukic, ad Alex Sandro, concessionario della fascia sinistra. Il migliore della Roma? Szczesny, e già questo spiega molto. Tra i peggiori, invece, Strootman.
Le cadenze salgariane si sono inghiottite il duello tra Higuain e Dzeko. Un gol, e che gol, contro modiche sponde e zero tiri. La partita si può leggere anche così, ma sarebbe fare torto allo «sturm und drang» dell’ordalia.
Ora l’altro pirla (quello dietro una scrivania) inizierà a pensare al centrocampista. Ha detto che però non sa mica, che è difficile trovarlo.
Il sogno nel cassetto, ficcarli tutti e due su una zattera in mezzo all’oceano.
Scherzi a parte, come cazzo fa il Minestraro a pretendere che la squadra gestisca il risultato quando lui per primo è incapace di gestire la partita ed i suoi giocatori?
Vedete, in un campionato di 38 partite i valori della rosa (in Italia) non sono facilmente danneggiabili da nessuno, anche se il livornese ci provò o scorso anno.
Poi basta una partita secca in campo neutro ed ecco cosa succede. Per inciso anche la finale di coppa Italia sarebbe potuta finire in qualsiasi maniera, prima che Morata la decidesse.
Allegri letteralmente ridicolizzato da Montella ed i suoi 4 semi bidoni
Ha meritato il Milan, match-ball sbagliato da Dybala a parte.
Un trofeo, per minore che sia, buttato nel cesso dal minestraro.
Sarebbe ora che qualcuno andasse a chiedergli conto di come è stata preparata e gestita questa partita.
Vatti a nascondere, pirla.
Quello che si è appurato stasera e’ che Evra’ e finito!
Scritto da lovre51 il 23 dicembre 2016 alle ore 19:49
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Veramente si era appurato nella semifinale col Bayern e quella merda di Allegri lo fa giocare ancora,
scherzi a parte, il rigore non c’era. quelli da segnare erano i successivi…tutti!
Bravo gigio!
Grazie Allegri
hi hi divertente. Coppa sfumata col rigore di dybala.
Vittoria meritatamente ai rossoneri