Oh comandante! Mio comandante! Allegri ci aveva messo la faccia: si va a Firenze a comandare. Gli hanno rubato l’idea. Soprattutto nel primo quarto d’ora, quando Vecino sembrava Mosè e la Bbc della Juventus il Mar Rosso. Un palo scheggiato, due parate di Buffon (la seconda su Chiesa) e una rumba che vi raccomando. Con Kalinic a segno più avanti, su imbeccata di Bernardeschi. Perché sì, c’era anche lui. Come c’era Dybala (in edizione Doha, però). E come c’era Higuain, quando si ricordavano che c’era.
A poco a poco, la partita è diventata puro wrestling, con un arbitro fin troppo tollerante (e sul braccino di Gonzalo Rodriguez, da rigore, rimando al mani-comio) e la capolista prigioniera dei suoi errori, dei suoi cali. Il 3-4-2-1 di Paulo Sousa era fiamma; il 3-5-2 della Juventus, legna. Senza Pjanic, e con Dybala sotto media, Marchisio, Khedira e Sturaro non riuscivano a riempire la solitudine di Higuain.
La Fiorentina alternava il pressing ai lanci lunghi per Kalinic (te la do io la Cina). La Juventus ha sofferto sempre, prima l’avversario e poi la propria tirchieria. Non è riuscita a cambiare marcia, se non a spallate. Le succede spesso, pure in Italia, quando i dirimpettai le ringhiano in faccia.
Da come si è giocato, Paulo Sousa ha dimostrato di sapere tutto della Juventus; Allegri, poco della Fiorentina. Federico Chiesa ha 19 anni ed è figlio d’arte. Che abbia toccato o meno l’avvelenata di Badelj, non importa: anche se è bastato per confondere Buffon. Ha spremuto Alex Sandro, si è preso la fascia e l’ha difesa come se fosse il Piave.
Il gol di Higuain (toh, un passaggio) è roba da tabellino, come l’ingresso di Pjaca, lo sgorbio di Dybala e lo slalom di Ilicic. La Fiorentina ha chiuso i boccaporti e riaperto il campionato. Sconfitta più (la quarta), partita meno (a Crotone).
Mah, sulla questione del logo non concordo completamente con Alex.
Tra l’altro il giornalista olgettino mi pare non riesca a nascondere un inguaribile rosicamento
Cioè, la parte romantica e fanciullesca di noi è sicuramente traumatizzata da questo cambio epocale.
Tuttavia la mossa, piuttosto rivoluzionaria e coraggiosa, di pensionare il glorioso stemma per accogliere un logo che, auspicabilmente, diventi riconoscibile anche a distanza da una platea molto più vasta di quella costituita da tifosi della Juventus oppure anche solo tifosi e appassionati di calcio, non mi trova concettualmente contrario.
Siamo al primo vagito, ma oggi non possiamo sapere se quel logo, oltre che sulla maglia, allo stadio, sul merchandising, gioielli, orologi, al J Museum, al J Hotel, al J Medical, un domani non sarà su moda di tutti giorni, oggetti di design, merendine, biciclette, hotel, palestre, bar/caffetterie e quant’altro.
A me pare che (quasi) tutto ciò che ci possa far aumentare introiti (sino ad un certo punto di decenza ovviamente, che riguarda nome, ubicazione della sede sociale e mantenimento della maglia a strisce bianconere) sia un bene, poi certo, i soldi vanno spesi con competenza sul mercato…
D’altronde mi sembra la prosecuzione delle idee del grande Antonio Giraudo che queste cose le predicava già a metà degli anni ’90. Ricordo perfettamente un’intervista visionaria ad un giornale nella quale s’immagina la Juventus come un entertainment company.
Ora, siamo stra-d’accordo che (ce lo siamo detti varie volte qui ed in molti abbiamo convenuto, a parte quei due o tre fessi secondo il quale “vincere è l’unica cosa che conta”…) il modo migliore per allargare la popolarità della Juve, la diffusione del marchio e l’appeal verso appassionati calcistici di tutto il mondo e verso sponsor sempre più munifici, sia VINCERE sì, ma offrendo uno SPETTACOLO esteticamente all’altezza che entusiasmi ed emozioni chi non è tifoso dei nostri colori o chi ne sia solo semplicemente un simpatizzante. Sia anche avere la forza, oltre che l’intenzione, di legare indissolubilmente alla nostra maglia (oltre che al logo, bello o brutto che sia) i giocatori più forti, talentuosi e che possono catalizzare la passione della gente e l’attenzione del mondo mediatico e commerciale, soprattutto tra quelli giovani. E quindi tenere i Pogba, i Dybala, i Pjaca, gli Alex Sandro etc. etc.
Quindi, da quel punto di vista lì mi pare eufemisticamente che noi non ci siamo ancora granchè, ma speriamo che iniziative come quella del logo (bello o brutto che sia) vadano in questa direzione e ci permettano presto di avere le risorse (e la volontà ) di trattenere i migliori.
Sul piano del gioco invece, è un deficit culturale che potrebbe essere colmato dall’avvento di un Crujiff torinese, che non potrà venire da Betlemme, ma dovrà essere prescelto scientemente dalla società .
E lì non lo so.
Gran bravo giornalista e telecronista…davvero una gran bella persona..che riposi in pace!
Dal sito del giornale sportivo meglio informato del globo terraqueo:
Calciomercato Juventus, è caccia al big. Attesa per Tolisso, riecco Rakitic
Marotta prova a stringere per un top, altrimenti arriva subito Bentancur. Oggi visite per Orsolini: «Sogno lo Stadium
Per la serie:
Che cosa hai messo nel caffe? Era zucchero a velo o cos’altro?
(cfr. R. Del Turco – Sanremo 1969).
Ad Orsolini sarebbe il caso di prendere ad esempio la pazienza di Giobbe?
addio a Mario Poltronieri. “Voce” delle corse di “quando le corse erano pericolose e il sesso era sicuro”… (cit. John Watson)
Che poi questo lamento “con noi gicano tutti la gara della vita” equivale, nella psiche del cazzaro, a “non ci lasciano mai giocare una gara tranquilla, mai che si possa vincere senza impegnarsi!”
http://www.lastampa.it/2017/01/18/sport/calcio/qui-juve/pirlo-questa-juve-fatta-per-arrivare-fino-in-fondo-anche-in-champions-oPU3K8MPHFdgo2sOklkRbJ/pagina.html
bella intervista a pirlo.
voci di corridoio dicono che potrebbe tornare da dirigente.
Solo con lui giocano la gara della vita e solo da oggi. Con il Trap o Lippi oppure Conte la gara della vita non la giocavano.
Oppure:”Vidal disordinato tatticamente” e “Dybala ha avuto un’ora per segnare”, cosi come “Con noi giocano tutti la gara della vita”. Ora, magari nn sono catalogabili alla voce “schizofrenia”, ma alla voce “dichiarazioni ad minchiam” magari si.
Schizofrenia, Malattia mentale caratterizzata da dissociazione della personalità e delle altre attività psichiche fondamentali: presenta delirio, allucinazione, disordine percettivo, ideativo o del comportamento.
Tipo: “Quando si rafforzeranno anche sul mercato cambieranno le gerarchie in modo definitivo”.
Oppure: “Agire sotto traccia ed al momento opportuno colpire. In silenzio, senza proclami che possono poi ritorcersi come un boomerang (sic!)”.
Cose così.
http://www.tuttojuve.com/altre-notizie/sportitalia-criscitiello-sul-gioiello-della-cantera-juve-ecco-chi-e-fabrizio-caligara-354017
Criscitiello ha fatto i conti senza l’oste. Fermo restando la permanenza del livornese, a Caligara andrà di lusso se vedrà la prima squadra tra una decina d’anni. Gli under 30 alla Juve hanno vita dura!