Come se i chiodi del Napoli non avessero sgonfiato solo la Roma, la Juventus è ricaduta in uno di quei pomeriggi in cui chiede alla storia di supplire alle sua pigrizia, ai suoi ruttini. L’Udinese di Delneri, che all’alba del Duemila «fondò» il 4-2-4 del laboratorio Chievo, l’ha premuta e spremuta, lavorandone ai fianchi le carenze, la monotonia, la luna storta.
Era in dieci, l’Udinese, quando Duvan Zapata si è mangiato Bonucci e ha infilato Buffon. Il gol mi ha ricordato i centravanti d’antan, quelli che entravano in porta con le ossa degli stopper appiccicati alle spalle come etichette sulle valigie. Mai visto, in questo secondo Quinquennio, uno solo buttarne giù così tanti.
Già all’andata, i friulani avevano messo in crisi Madama. Aveva risolto una doppietta di Dybala, punizione più rigore. Dybala, questa volta, si è nascosto nella giungla del centrocampo, come Higuain al limite dell’area. Come Mandzukic all’ala. Come Pjanic tra i tacchetti di Hallfredsson. Accerchiati, soverchiati.
Per Allegri, è il primo pareggio dopo un anno e con il 4-2-3-1, modulo che fin qui molto aveva promesso e molto mantenuto, salvo per una domanda che mi ero permesso di formulare in tempi non sospetti: quando le cose andranno male, visto l’impiego simultaneo di tutta l’artiglieria, quali alternative si potranno proporre? Pjaca, d’accordo. Ma poi?
Zero tiri Higuain, zero Dybala, zero Mandzukic. Il pareggio appartiene alla capoccia di Bonucci. Non oso pensare che qualcuno possa aggrapparsi al fumo di un piede-braccio di Samir. L’Udinese ha saputo soffrire, e ha sempre cercato di vincere, come documenta il palo di Danilo. Chapeau. Quanta negligenza, viceversa, nei tocchi di Pjanic e Khedira. E quanta lentezza delle punte nel rientrare dal fuorigioco. Te lo do io il match-point.
Le lezioni sono sempre servite. Vedremo questa.
Scritto da mike70 il 7 marzo 2017 alle ore 10:22
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mike, mai e poi mai, meglio il Real per mille motivi.
Il primo?
Visto il culo che abbiamo nelle finali, se dovessimo arrivarci e il ciuccio anche, prova ad immaginare se la perdessimo anche col loro.
Tanit mica c’è solo Top Planet, c’è Top calcio can. 62, radio sportiva, sky e tanti programmi che sicuramente conoscerai. Ribadisco, la gazzetta deve chiudere i battenti e per me ha chiuso nel 98 quando in occasione di quel presunto rigore fece contro la Juve una campagna denigratoria senza precedenti, per poi continuare con titoli tipo: Juve così no! ecc. ecc.
Ma ha parlato Cobolly e pensato Gygly, o viceversa?
Venghino siori e siore, venghino alla fiera delle minchiate…
http://www.corrieredellosport.it/news/calcio/calcio-mercato/2017/03/07-22610517/dalla_spagna_allegri_sceglier_il_barcellona_senza_dubbio/
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E quest’altro? Leggiamo tutto e il contrario di tutto. Dipende da come ci si sveglia la mattina in redazione. E da cosa si mete nel caffè mattutino….
http://www.corrieredellosport.it/news/calcio/calcio-mercato/2017/03/07-22602173/verratti_si_tira_indietro_juventus_su_tolisso/
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Domanda: ma non sarebbe meglio interpellare una sfera di cristallo? Potrebbe essere più attendibile e più seria.
Sono d’accordo a metà con Bilbao.
Il primo anno di Conte è stato fantastico partite giocate a 1000 all’ora e divertimento assicurato ogni domenica anche quando non riuscivamo a vincere perchè davanti al posto di Higuain avevamo mitra-matri.
Con il passare del tempo lo stesso Conte è diventato più realista del re e soprattutto da metà stagione in poi gli 1-0 basati sulla solidità difensiva sono fioccati eccome, anche perchè il dispendio di energie portava la squadra al suo limite fisico.
Il primo anno Allegri ha proposto un gioco che poco si discostava dall’ultimo Conte e ha portato la squadra oltre i suoi limiti.
Purtroppo dal punto di vista del gioco il livornese non ha fatto il salto di qualità che speravamo ma ha deciso di non discostarsi dal suo credo calcistico: le partite le vincono gli uomini e non gli schemi.
Questo ha portato a vedere un calcio più speculativo ma che consente alla squadra di non arrivare sulle gambe a fine stagione.
Il primo anno è servito anche in Europa lo scorso anno no perchè Evrà ha deciso di fare il fenomeno, quest’anno si vedrà …
poco da aggiungere a quanto scritto da bilbao, se non che tutti gli allenatori sono vincolati ai risultati, anche perchè, quando non arrivano, i primi a saltare sono proprio loro. quindi può essere anche giusto il ricorso a un gioco più “conservativo” se questo ti porta risultati migliori. sono pochi quelli che mantengono una fede immutabile nelle proprie convinzioni e filosofie di gioco, a costo di pagarne le conseguenze a caro prezzo. ma quando riescono ad ottenere risultati sfruttando fino in fondo le loro idee, come nel caso di guardiola, sono quelli che più di tutti scrivono la storia del calcio. ora non voglio riaprire il dibattito tra “risultatisti” e “prestazionisti”, ma in passato, come evidenziato da bilbao, abbiamo criticato anche conte per il netto passo indietro sul piano del gioco (mentre i risultati in campionato sono stati incredibili), altrettanto facciamo adesso con allegri che spesso (per non dire quasi sempre) ci propina una ricotta indigeribile. gli riconosco, tuttavia, il merito di aver effettuato una svolta coraggiosa con questo nuovo schieramento che, fino alla partita di udine, si è rivelato sorprendentemente buono sul piano del gioco e dei risultati. speriamo che regga fino in fondo e che ci regali ulteriori soddisfazioni. poi, come ho detto più volte, arrivederci e grazie.
@ Bilbao: tutto largamente condivisibile.
La mia unica perplessità residua (a parte le questioncelle comunicativo-comportamentali) è la tenuta all’impegno multiplo (fermo restando che in UK di coppe ce ne sono ben 2)….
Ciao
P.S. Fofana sta bene dove sta. Basta mediocri
Forza Napoli
;-)))))
Luca anche la finale con l’Ajax nn eravamo in bianconero.