Se da un primo tempo così ricavi la miseria di un gol e perdi Dybala, è possibile che la Nemesi qualche pensierino lo faccia. Soprattutto se ti chiami Juventus. Ma era una Nemesi distratta, persino sullo «svenimento» di Dani Alves, alla fine, e così Sampdoria zero Juventus uno. Di grande, il risultato: grandissimo. Sul resto, si tratta.
Veniva da sette partite utili, la Samp, e Giampaolo è un signor allenatore. Predilige le vie centrali e, per questo, sacrifica le fasce. Fasce che Dani Alves e Cuadrado a destra e Asamoah a sinistra avevano governato con perizia.
Bello il gol (cross di Asamoah, testa di Cuadrado), clamorosa la «parata» di Higuain sulla pallottola di Mandzukic, cruciali i riflessi di Puggioni sul Pipita (due volte). Per 25’ solo Juventus. Per la Samp, solo Quagliarella. All’uscita di Dybala si è spenta la luce, anche se poi sono bastate le torce. Pjaca è un altro giocatore, e tra le linee ci azzecca poco.
Il primo tempo della partita mi ha ricordato Juventus-Milan: polvere da sparo contro polvere. Alla ripresa, Allegri non aveva più jolly da giocarsi, Giampaolo uno: Schick. L’ha messo, si è infortunato, è uscito.
Piano piano, e Pjanic Pjanic, la Juventus si è ritirata sotto la tenda. Il mister, lui, si è coperto: via Cuadrado e dentro Lemina, via Higuain (che non segna, in campionato, da quattro gare ) e dentro Lichtsteiner. Messaggi chiari. Quagliarella avrebbe avuto bisogno del miglior Muriel e non della sua ombra. I doriani hanno cincischiato al limite dell’area, il catenaccione di Allegri, furibondo con tutti tranne uno (se stesso), ha tenuto botta.
Dopo la sosta, Napoli e ancora Napoli in coppa. Gli scudetti passano anche per vittorie come questa di Marassi, certo. Ma non i Barcellona.
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Michele Serra 9 ore fa ·
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PRESIDENTE AGNELLI, SONO TORNATE LE IDI DI MARZO?
E’ GUARDA UN PO DA CHI. DA UN’ALTRO NAPOLETANO!
- Giuseppe ‘malandrino’ Pecoraro: Napoli -
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C’E’ MICA QUALCHE SERPENTE NAPOLETANO NEL GIARDINO DI CASA AGNELLI?
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HUM.. MI NACQUE UN DUBBIO…. DIREBBE TOTO’
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Utenza intercettata: 3357702… in uso a Luciano Moggi. Prog. 173 del 05/10/2004 Moggi parla con Giraudo:
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Moggi: come è andata ieri?
Girau: Con questo qua?
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Moggi: eh
Girau: mah, è uno, secondo me irrecuperabile, di fondo, perché è uno stronzo. Adesso io gli ho fatto un ragionamento. Gli ho detto: “guarda, guardi – perché ci diamo del lei – facciamo una cosa.
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Siccome abbiamo passato un anno bruttissimo, allora noi non abbiamo intenzione di continuare così. Noi, se volete, ce ne andiamo via in un secondo quadrato, oppure abbiamo ancora due anni di incarico.
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Se viviamo in un clima sereno credo sia meglio per il FILP, per la Juventus e per il mondo intero, perché non è neanche professionale andare avanti in questa maniera”.
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Lui mi ha detto: “Sì, ho sbagliato, anch’io ho sbagliato” mi ha detto lui. E io ho detto: “Benissimo, allora proviamo a vederci, adesso noi vi mandiamo il piano lunedì, io glielo mando prima, lei se lo guardi, se ha qualcosa da dire, eccetera, eccetera, e cerchiamo di mandare dei messaggi, soprattutto lei che poi, voglio dire è l’azionista di maggioranza, dei messaggi positivi che si possono…
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Moggi: Chi Gabetti? Gabetti?
Girau: No, no, no, Vinter
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Moggi: ah, Vinter
Girau: No, ma Gabetti non vuole neanche sentirne parlare, delega tutto a questo qua
Moggi: Te l’avevo detto io, questo è stronzo
Girau: No, è stronzo, è stronzo, è stronzo. Non se ne esce. Comunque lui, secondo me adesso farà un periodo di tregua.
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Moggi: Ah
Girau: Perché lui ci va bene…
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Moggi: Noi intanto gli facciamo la guerra noi
Girau: sì, sì
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Moggi: Ma gliela facciamo in una maniera
Girau: : Sì, però, voglio dire, se tui mi chiedi… non se ne uscirà da questa roba qui, bisogna…
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Moggi: No, ma è soltanto…
Girau: : Il progetto è quello che ti ho detto io
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Moggi: Non si deve mica uscire, eh. Va bene a quella maniera
Girau: : Bisogna vivere bene. Cercare di vivere meno peggio due anni, dai. Questo è il concetto
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Chissa che cosa gira nel cervello di Andrea Agnelli.
La speranza degli juventini e’, che non giri la stessa ingenuita’ e’ buona fede, che girava nel cervello di Giraudi e Moggi! Ingenuita’ e Buona fede, da fargli credere che potessero fare la guerra ad Alain Elkann (i poteri che si sono ompadroniti dei beni degli Agnelli. alain Elkann il loro braccio armato!) ed i suoi Sicari: Gabetti & Gande Stevens (jon era ancora apprendista alla Bocconi (con Tronchetti Provera!).
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I sintomi del male sono gli stessi, prove alla mano, in fotocopia! Presidente, non si fidi del volto d’angelo, quello e’ il diavolo nella sua forma piu’ cattiva!
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13 marzo 2006 – Gabetti: “Noi vogliamo confermarli”
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24 marzo 2006 -
Gabetti:”Restano con noi”.Giraudo, Bettega e Moggi
http://www.repubblica.it/2006/c/sezioni/sport/calcio/serie_a/juvcda/juvcda/juvcda.html
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23 marzo 2006 – John Elkann, vicepresidente dell’Ifil: “Siamo qui per lavorare alla conferma del management.
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18 marzo 2017. John Elkann: “Desidero ribadire la mia totale fiducia nell’operato di mio cugino Andrea, che ha guidato la Società e il suo gruppo dirigente fino ad oggi e che continuerà a farlo anche in futuro”.
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Presidente Andrea Agnelli, non si fidi del volto d’angelo del serpente nel giardino di casa…le corna le ha nascoste! Stia attento…il diavolo non fa sconti.
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E’ come i vermi escono dalla merda, i figli del male escono alle Idi di Marzo! Non si fidi, quello NON e suo cugino! Quello e’ l’incarnazione del diavolo! La prova? Appunto:18 marzo 2017 = 23 marzo 2006!
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23 marzo 2006. John Elkann: “Confermo tutto, abbiamo dimostrato il nostro impegno con questo piano. Siamo qui per lavorare alla conferma della Triade, le intenzioni di tutti sono quelle di rimanere”.
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http://www.gazzetta.it/Calcio/Squadre/Juventus/Primo_Piano/2006/03_Marzo/24/ifil.shtml
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18 marzo 2017. John Elkann: “Desidero ribadire la mia totale fiducia nell’operato di mio cugino Andrea, che ha guidato la Società e il suo gruppo dirigente fino ad oggi e che continuerà a farlo anche in futuro”.
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http://www.tuttosport.com/…/elkann_agnelli_rester_alla_gui…/
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Lo stronzo, stronzo,stronzo: Napoli.
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Stefano Palazzi: Napoli
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Francesco S. Borrelli: Napoli
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Giovandomenico Lepore: Napol
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Giuseppe Narducci: Napoli
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Filippo Beatrice: Napoli
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Attilio Auricchio: Napoli
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Ilda Boccassini: Napoli
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Lo stronzo, stronzo,stronzo. e’ sempre la!
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Ora ricomincia con un un’altro disonesto ad essi pari grado:
Giuseppe ‘malandrino’ Pecoraro: Napoli
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Il presidente della Commissione Antimafia, Rosy Bindi, ha rilasciato un’intervista a La Repubblica in cui spiega ulteriormente la situazione, quali sono gli scopi della Commissione Antimafia e soprattutto in che modo la cosa riguarda la Juventus e il presidente Andrea Agnelli. Di seguito gli argomenti più rilevanti toccati dalla Bindi.
IL VERO PROBLEMA – “A noi non interessa della Juventus nello specifico, il nostro è un obiettivo più grande. Noi vogliamo capire l’infiltrazione della mafia nello sport e non è da adesso che ce ne occupiamo. Siamo partiti da alcune squadre minori della Calabria e della Campania, sollecitati dai casi Pantani e Schwarzer”.
AGNELLI – “Sentiremo anche altre squadre, non solo la Juve. Noi siamo una Commissione di inchiesta, non farà ad Agnelli le domande che farebbe un magistrato. Gli sono grata per la sua disponibilità a collaborare e gli chiederò come intende reagire dopo questa vicenda la Juve e il calcio italiano tutto davanti all’infiltrazione mafiosa. Dobbiamo responsabilizzare tutti e capire se ci sono leggi da migliorare”.
Il senatore Massimiliano Manfredi, membro della Commissione Antimafia, è stato intervistato dai colleghi di Tuttosport. Il tema, ovviamente, la vicenda Agnelli. Questi i temi più importanti toccati.
INTERCETTAZIONE SONVOLGENTE. MA… – “Vorrei premettere che i processi sia giudiziari che sportivi si celebrano nelle aule e non sui giornali, tuttavia sto osservando che nel frattempo qualcuno inonda le redazioni di intercettazioni che non sono rilevanti e sono dei “falsi scoop”. Se chi diffonde le intercettazioni volesse davvero innescare uno scoop, allora dovrebbe tirare fuori l’intercettazione riferita nelle audizioni presso la commissione (quella raccontata da Pecoraro) e che non riusciamo a trovare da nessuna parte e che, qualora fosse autentica, potrebbe dimostrare i contatti fra il presidente della Juventus e la ‘Ndrangheta. Se esistesse, naturalmente, perché finora non l’abbiamo trovata e il castello traballa”.
SPIEGAZIONE – “La risposta ce la darà la Procura di Torino che è l’unica depositaria della, diciamo, verità , visto che l’inchiesta è stata fatta da loro e la procura federale ha semplicemente ereditato le loro carte, che per altro sono anche a disposizione della Juventus e dell’Antimafia, in quelle carte non c’è, ora la presidente Bindi ha chiesto alla Procura di Torino se per caso esiste del materiale che non d è stato inviato. Aspettiamo una risposta in tempi brevi e si farà chiarezza. Desecretare l’intervento di Pecoraro in Commissione? L’ho chiesto alla presidente Bindi, ma non è stata ancora presa una decisione”.
I FALSI SCOOP – “Circolano due intercettazioni. La prima è quella nella quale alcuni media hanno confuso Dominello con Grancini, uno dei leader della curva a cui Agnelli fa riferimento come un personaggio che “uccide”. Ora, al di là di qualsiasi considerazione su Grancini che a mio parere è uno di quei personaggi di cui bisognerebbe ripulire le curve, non si tratta apparentemente di un affiliato legato alla N’drangheta e non si tratta della telefonata in questione. Oltretutto mi sembra che in quel dialogo si evinca che la Juventus non sia propensa al dialogo con queste figure e mi sembra un atteggiamento giusto. Nella seconda non è Agnelli che parla, ma è D’Angelo che dialoga con l’ex direttore marketing Calvo che rimane per lo più in silenzio meravigliato. La telefonata risale alla scorsa estate, quando la Juve era intercettata e scattano i primi interrogatori, a fatti già avvenuti. E anche in questo caso mi sembra un dialogo che testimonila buona fede dei protagonisti. D’Angelo è sorpreso e preoccupato dell’arresto dei fratelli di Dominello, come a significare che non c’era consapevolezza delle sue possibili connessioni con la N’drangheta. E sottolinea come loro hanno “sempre parlato con quello incensurato”. Insomma, neppure questa è l’intercettazione di cui tanto si paria e non aggiunge nulla in quanto si svolge a fatti avvenuti”:
http://www.tuttojuve.com/altre-notizie/tmw-radio-paco-d-onofrio-organi-statali-ritengono-la-juve-vittima-sportivi-il-contrario-363615
Teo, secondo tempo visto su rai 4 con la cialappa’s, almeno così anzichè piangere mi son fatto due risatine.
Infatti se vai a casa in anticipo ci trovi un siciliano sotto le lenzuola, capra.
Il pedofilo guarda la partita in quanto albanese.
Questi albanesi sono dappertutto.tranne che a casa loro.come i siciliani.