La montagna ha partorito il più noioso dei topolini. Succede spesso, quando ci si affida alla quantità dei superlativi per alzare la qualità delle partite. Miglior attacco contro miglior difesa, il ritorno di Higuain, Sarri versus Allegri, bla-bla-bla.
Il taglio di Insigne per Callejon resta la bussola del Napoli; il tiro e gli inserimenti di Hamsik, le alternative. La rete-lampo di Khedira, sintesi di uno splendido dai e vai con Pjanic, avrebbe spinto una grande squadra a osare di più. La Juventus ha scelto, viceversa, di chiudersi nei propri appartamenti. Ai miei tempi si diceva «catenaccio», adesso si chiama «difesa bassa». Se vinci, evviva. Ma se passi in vantaggio e non vinci, bè, non puoi pretendere che il loggione ti riempia di fiori.
A Sarri mancava Reina, sostituito da Rafael. Strinic al posto di Ghoulam è stato, invece, un calcolo. Allegri, lui, ha rinunciato a Dybala (ciao fantasia), recuperato Mandzukic, ostaggio di Hysaj, e piazzato Lemina là dove di solito sculetta Cuadrado. Una stampella per Liechtsteiner, un avviso ai naviganti (Insigne, soprattutto).
Il possesso palla del Napoli è stato ossessivo ma sterile, i fischi hanno accompagnato come ali di pipistrello le sgommate di Higuain in versione gregario. Non una palla decente, al Pipita, non un contropiede. E questi sono peccati che di solito si pagano, o si rischia di pagare, come documenta il palo di Mertens.
Il pareggio della ditta Mertens-Hamsik, non meno elegante del ricamo Pjanic-Khedira, ha saziato il Napoli, fin lì padrone del campo. Gli ingressi di Zielinski e Rog, di Cuadrado e Dybala, non hanno agitato la trama: palleggio del Napoli, muro di Madama. Qualcuno aveva parlato di giudizio universale: un solo ammonito (Insigne, per proteste), complimenti a Orsato e ai guerrieri.
Mercoledì, replay al San Paolo. Si ricomincia dal 3-1 di Torino. Coppa, non campionato: una tela che, per forza, qualcuno taglierà .
Roberto Beccantini –
Gentile Alberto, anch’io ho sempre l’impressione che «questa Juventus che vince ma fatica» potrebbe fare di più – e se non di più, potrebbe far meglio – ma poi vedo le altre partite e mi viene qualche scrupolo. Ti faccio un esempio. Nessun dubbio che, al di là degli sfottò postcalciopoleschi, una delle squadre più in forma fosse l’Inter. Poi, lunedì sera, ospita la Sampdoria, va in vantaggio e si fa rimontare.
Quella stessa Sampdoria alla quale, prima della sosta, la Juventus aveva inflitto 25 minuti di gran calcio e un solo gol per puro caso.
Insomma: in Italia, i confronti diretti o indiretti ne confermano, comunque, la solidità .
E’ chiaro che con Rincon e Sturaro si va sul muscolo per pareggiare la stazza di Pogba. Solo che il francese aveva, e conserva, tutt’altra tecnica. Gagliardini piace anche a me, ha fisico, piedi educati (come si dice oggi), gioca un calcio semplice, che non sempre è facile.
Pure io, Alberto, appartengo al partito secondo il quale la Juventus di Berlino, con quel centrocampo lì, era più forte di questa, la Juventus di Higuain.
Marchisio non è ancora lui, Khedira è sempre lui, «questo», la fantasia non possono che garantirla le lune di Pjanic, i dribbling di Cuadrado e il talento di Dybala. Ecco, Dybala: a parte che la seconda stagione è sempre più complicata, perché arrivare è dura ma confermarsi lo è ancora di più, gli infortuni e il nuovo modulo ne hanno ingessato l’estro. In questo finale di stagione, potrà diventare (o ritornare) la chiave.
Dybala è importante anche quando non incide come ieri sera. Perché l’avversario ha sempre paura che possa fare «qualcosa». Ma per sperare di eliminare il Barcellona, dovrà farlo, e non solo farlo immaginare.
X Fabrizio Purtroppo anche io ho le tue preoccupazioni
EC. …calunniose menzogne è fallita, …
Martinello: é chiaro che hanno già deciso di interdire AA per qualche anno. Ora devono solo trovare una giusta causa. Lintercettazione non esisteva, pazienza, si troverà sicuramente qualcos’altro. Mezza Italia é fiduciosa.
@Leo45 : dai negli ultimi anni la Juve ne ha incassate di cucuzze m pare. Ed Elkann non era certo dispiaciuto….né ha fatto chissà che per trattenere Vidal e Pogba…..
Scritto da Il Martinello il 6 aprile 2017 alle ore 13:02
mi pare evidente….
Non capisco dove voglia andare a pascolare il procuratore federale pecoraro (rigorosamente in minuscolo) spalleggiato dalla rosy bindi (anche lei rigorosamente in minuscolo). Accertato che il tentativo di mettere in piedi una montagna di calunniose menzogne, adesso si cerca di accreditare la versione che la Juve vendeva biglietti ad esponenti della malavita. E che vuol dire? Che la Juve abbia venduto biglietti in quantità (4) superiore è stato ammesso dalla società che infatti si appresta a pagarne le conseguenze. Quello che er sor pecoraro fa finta di non capire è che alla Juve non avevano nessun dovere di accertare la moralità degli acquirenti degli stessi biglietti, acquirenti che fra l’altro risultano tutti identificati come la normativa in vigore prevede.Sostenere che “la mafia è arrivata alla Juve”, come dice la rosy, perché qualche mafioso ha acquistato un biglietto della partita nella quale era impegnata la Juventus, è una puttanata. La Juve aveva l’obbligo di assicurare la sicurezza e l’ordine pubblico in collaborazione con la DIGOS e le forze dell’ordine e questo ha fatto. Non era certo un compito della Juve scoprire i mafiosi e metterli in galera. Adesso sono curioso di vedere come andrà a finire. A me sembra che si stia cercando di mettere un velo pietoso sui pascoli di pecoraro e sulle puttanate della bindi.
sotto qualche “virgola fuori posto”……
@ Nick Falco.
L’idea è buona. Per essere sicuri possiamo far controllare a Pecoraro.
Ti faccio una domanda, che sarebbe successo se uno dei nostri avesse invaso il campo allo JS.
Tempo fa, per molto meno, gli interisti chiesero partita vinta.
Ciao.
Fulvio.
x Il Martinello…Stamani ho scritto che vedrei bene la riconferma di Neto contro il Chievo…Darebbe sicurezza, tra l’altro, al giocatore stesso…per me rimane un ottimo giocatore! Ciao leo