La montagna ha partorito il più noioso dei topolini. Succede spesso, quando ci si affida alla quantità dei superlativi per alzare la qualità delle partite. Miglior attacco contro miglior difesa, il ritorno di Higuain, Sarri versus Allegri, bla-bla-bla.
Il taglio di Insigne per Callejon resta la bussola del Napoli; il tiro e gli inserimenti di Hamsik, le alternative. La rete-lampo di Khedira, sintesi di uno splendido dai e vai con Pjanic, avrebbe spinto una grande squadra a osare di più. La Juventus ha scelto, viceversa, di chiudersi nei propri appartamenti. Ai miei tempi si diceva «catenaccio», adesso si chiama «difesa bassa». Se vinci, evviva. Ma se passi in vantaggio e non vinci, bè, non puoi pretendere che il loggione ti riempia di fiori.
A Sarri mancava Reina, sostituito da Rafael. Strinic al posto di Ghoulam è stato, invece, un calcolo. Allegri, lui, ha rinunciato a Dybala (ciao fantasia), recuperato Mandzukic, ostaggio di Hysaj, e piazzato Lemina là dove di solito sculetta Cuadrado. Una stampella per Liechtsteiner, un avviso ai naviganti (Insigne, soprattutto).
Il possesso palla del Napoli è stato ossessivo ma sterile, i fischi hanno accompagnato come ali di pipistrello le sgommate di Higuain in versione gregario. Non una palla decente, al Pipita, non un contropiede. E questi sono peccati che di solito si pagano, o si rischia di pagare, come documenta il palo di Mertens.
Il pareggio della ditta Mertens-Hamsik, non meno elegante del ricamo Pjanic-Khedira, ha saziato il Napoli, fin lì padrone del campo. Gli ingressi di Zielinski e Rog, di Cuadrado e Dybala, non hanno agitato la trama: palleggio del Napoli, muro di Madama. Qualcuno aveva parlato di giudizio universale: un solo ammonito (Insigne, per proteste), complimenti a Orsato e ai guerrieri.
Mercoledì, replay al San Paolo. Si ricomincia dal 3-1 di Torino. Coppa, non campionato: una tela che, per forza, qualcuno taglierà .
Mastro ciliegia l’anno passato è arrivato quarto, per essere cacciato a luglio.
Quest’anno il miracolato di tokyo – finche dura – si gioca il sesto posto con i connazionali (forse), se gli va bene preliminari di carpazi lig con squadre del caucaso, a luglio. Gagliardini, bel giocatore, sarà contento di vedere i compagni in vacanza e ammessi di diritto, un affarone.
E’ da considerarsi un passo in avanti? Tronchetto, magna tranquillo, come proiezione l’anno prossimo stai tra l’ottavo e il nono.
lassali perde Fabrizio, qui a furia di prossimo anno ne so passati sei…ed il bello che non e’ nemmeno finita .
contro il Barca bisogna vincere, anche con solo un goal di scarto, bisogna andare in spagna con due risultati su tre , diversamente possiamo anche evitare il viaggio.
volendo anche lo 0-0 andrebbe bene, ma e’ un risultato su cui non punterei nemmeno un euro
Moratti: «L’Inter sarà l’anti-Juventus il prossimo anno»
Com’era quella cosa delle dichiarazioni che poi possono ritorcersi come un boomerang?
ho dei dubbi che Allegri possa cambiare ancora modulo proprio adesso, anche se la formazione contro il chievo sarà fatto in prospettiva barca.
In ogni caso in questo momento la Juve non può prescindere da Cuadrado più che da tutti gli altri.
tra le sconfitte con il genoa del 27 novembre e quella di di firenze del 15 gennaio, partite giocate entrambe con la difesa a 3, la juve ha disputato sette partite (atalanta,dinamo c.l., torino,roma, milan s.c.,bologna ed atalanta c.i.). Il passaggio alla difesa a 4 fu agevolato dagli infortuni in serie alla BBC. Vado a memoria, ma credo che le abbiamo giocate tutte con il 4-3-1-2 con manzo e higuain davanti o 4-3-2-1 con dybala e pianic dietro higuain. il tabellino dice di 6 vittorie ed un pareggio a doha. Dopo firenze, con dybala ristabilitosi, allegri si è inventato manzo tornante di sinistra per farlo giocare e non ha più riproposto questo modulo. I risultati di quelle sette partite non vogliono dire nulla in questo caso perchè anche ad inizio campionato con la difesa a 3 avevamo fatto tante vittorie e due sconfitte. Andando sempre a memoria, mi ricordo di partite giocate bene quasi sempre per una sessantina di minuti e poi un calo nel finale quasi sempre quando sturaro non ne aveva più. Mi sembra che però il 4-3-2-1 sia il modulo che valorizzi meglio HD+pianic con cuadrado escluso eccellente ma perlomeno nelle partite più tranquille sulla carta, come ad esempio quella di sabato, sarebbe da riproporre se si vuole fare anche del turnover senza inventarsi sturaro ala sinistra o lemina ala destra.
Capello in europa è stato davvero un incompiuto, come COnte che ha sbattuto la porta prima di porvarci seriamente.
Allegri al momento no perchè la Juve di oggi è inferiore a Bayern, Barca e Real e lui ha perso solo con quelle, anche quando era al milan, pensa te.
Allan e Diawara a Torino avrebbero fatto la muffa e comunque non li prefierisco nè a Pianic nè a Kedira.
bit, io l’alberello lo vedevo bene con Dybala ed uno, a rotazione, tra Cuadrado e Pjaca dietro.
Certo per Pjaca ci voleva un maestro di calcio e non l’attuale mister.
Con l’attuale modulo, sebbene Dybala abbia fornito anche prestazioni ottime, La Joya mi pare troppo sacrificata, non solo in trasferta, dove davvero finisce per frequentare aree “medianesche”, ma anche in casa dove la vita è bella ma, a fronte di autobus che gli avversari puntualmente parcheggiano davanti alla porta, si crea un intasamento esagerato sulla trequarti perchè Khedira stà troppo alto, Marione si accentra quando si scogliona sulla fascia, il Pipita viene incontro e qualche volta pure Pjanic si trova a ridosso.
Siamo sempre lì, qualche stella di meno e qualche schema e movimento in più non mi dispiacerebbe per nulla.
Alemichel hai ragione a ricordare delle orribili imprese europee di Capello, che tra l’altro aveva un 11 (forse un 13/14) stratosferico. Giocatori fantastici, molti di loro capitani delle rispettive nazionali (ovvero personalità a iosa), età giusta per vincere. Invece il Mascellone…
Ora, il Minestraro ne ripercorre il sentiero con una squadra meno forte, sebben più ampia (secondo me) ma la sensazione di aver timore (con le attenuanti di alcune mancanze a centrocampo) di spiccare il volo, ce l’ho netta.
Per tornare su Allan o Diawara, saranno sicuramente più forti di Rincòn e Sturaro, ma tanto ci penserebbe il Minestraro a raffreddargli i bollenti spiriti. E allora diciamo anche che a vincere nettamente e costantemente col freno a mano tirato, è l’anomalia di questo periodo storico del calcio italiano.
speriamo davvero… e sull’albero di natale che dici, in linea teorica ti convince di più?