La montagna ha partorito il più noioso dei topolini. Succede spesso, quando ci si affida alla quantità dei superlativi per alzare la qualità delle partite. Miglior attacco contro miglior difesa, il ritorno di Higuain, Sarri versus Allegri, bla-bla-bla.
Il taglio di Insigne per Callejon resta la bussola del Napoli; il tiro e gli inserimenti di Hamsik, le alternative. La rete-lampo di Khedira, sintesi di uno splendido dai e vai con Pjanic, avrebbe spinto una grande squadra a osare di più. La Juventus ha scelto, viceversa, di chiudersi nei propri appartamenti. Ai miei tempi si diceva «catenaccio», adesso si chiama «difesa bassa». Se vinci, evviva. Ma se passi in vantaggio e non vinci, bè, non puoi pretendere che il loggione ti riempia di fiori.
A Sarri mancava Reina, sostituito da Rafael. Strinic al posto di Ghoulam è stato, invece, un calcolo. Allegri, lui, ha rinunciato a Dybala (ciao fantasia), recuperato Mandzukic, ostaggio di Hysaj, e piazzato Lemina là dove di solito sculetta Cuadrado. Una stampella per Liechtsteiner, un avviso ai naviganti (Insigne, soprattutto).
Il possesso palla del Napoli è stato ossessivo ma sterile, i fischi hanno accompagnato come ali di pipistrello le sgommate di Higuain in versione gregario. Non una palla decente, al Pipita, non un contropiede. E questi sono peccati che di solito si pagano, o si rischia di pagare, come documenta il palo di Mertens.
Il pareggio della ditta Mertens-Hamsik, non meno elegante del ricamo Pjanic-Khedira, ha saziato il Napoli, fin lì padrone del campo. Gli ingressi di Zielinski e Rog, di Cuadrado e Dybala, non hanno agitato la trama: palleggio del Napoli, muro di Madama. Qualcuno aveva parlato di giudizio universale: un solo ammonito (Insigne, per proteste), complimenti a Orsato e ai guerrieri.
Mercoledì, replay al San Paolo. Si ricomincia dal 3-1 di Torino. Coppa, non campionato: una tela che, per forza, qualcuno taglierà.
Ottimo direttore questa volta! Colpire dura
X Mie 70 – Che Caressa avesse detto puttanate l’avevo già segnalato anche io (leggere mio post delle 13:46 del 6 aprile scorso). Mi fa piacere che Moggi certe calunnie non le accetti. Adesso voglio vedere come si difende il sig Caressa.
http://www.juventibus.com/figc-juve-stallo-alla-messicana/
critto da Fabrizio il 8 aprile 2017 alle ore 08:33
Per dire:
Biagi: Avvocato, sa che Tommaso Buscetta è tifoso juventino?
Avv. Gianni: lei ha possibilità di parlarci dinuovo? Si? Deve dire a Buscetta che è l’unica cosa di cui non si deve pentire.
Nani e ballerine, ecco cosa c’è oggi nel calcio…
http://www.giornalebianconero.it/moggi-shock-caressa-ti-porto-tribunale/
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Sono curioso di conoscere questi accordi tra la Gea e Caressa …..
“Se resta, Allegri vuole subito Caldara”.
Il tecnico livornese trova infatti che i sedili della panchina siano troppo freddi e ha bisogno di gente per scaldarli.
Apprendo con sgomento che ieri allo JS ci sarebbe stata la festa del coordinamento dei club bianconeri italiani ed esteri, in presenza di tutto lo stato maggiore juventino.
Ma sono matti? Avranno controllato se i 133mila iscritti hanno tutti la fedina penale pulita? C’è anche uno Juventus Club Afghanistan, non ci sarà mica qualche simpatizzante di Al Qaeda? O qualcuno vicino alla Yakuza (“una volta mio cuggino mi ha detto che una sua amica aveva il ragazzo che conosceva uno dell’organizzazione!”) in quelli giapponesi?
Il futuro – di Allegri – non è più un’ipotesi. “Ho un contratto fino al 2018, al momento c’è il 100% di possibilità che io sia l’allenatore della Juventus l’anno prossimo. In questo momento il problema dell’allenatore non sussiste e non deve sussistere, siamo nel momento cruciale della stagione, non ci sono mai stati problemi con la società, siamo concentrati sul campo, non abbiamo ancora vinto nulla”. Comanda il campo e la Juve è ancora in piena corsa per tutti i suoi obiettivi stagionali. Ma c’è anche bisogno di iniziare a pianificare il futuro, e allora Allegri esce allo scoperto e fissa le tappe. “Dopo questo periodo la società mi chiamerà, ci metteremo a un tavolino e parleremo di cosa vogliono fare, Io sono contento di stare qui. Dipende dalla Juve e non da me, abbiamo accennato il discorso un mese e mezzo fa. Io in questo momento non ho la testa per pensare a quello che succederà l’anno prossimo, se le cose vanno bene non capisco perché ci si debba separare”. Impossibile frenare l’entusiasmo dei tifosi, ma la parola “triplete”Allegri non la pronuncia. “Non mettiamo il carro davanti a buoi, pensiamo allo scudetto, il nostro obiettivo principale per entrare nella leggenda. In Champions dobbiamo entrare nelle prime 8, e cercare di arrivare in fondo, in Coppa Italia vogliamo vincere”.
Da Tuttojuve: – Zanetti: “Inter trasmette valori positivi”. Sì. Al doping. :-)
Sembrerebbe che l’agente di Dybala vorrebbe ua clausola solo per il Barca.
Bene, diamogliela, 220 milioni € e facciamolo firmare.
Nel caso in cui verrebbe rifiutata perchè alta, lo si può mandare in tribuna fino al termine del contratto in essere. E che minchia!
Peppino mostra i denti!!!