Parafrasando Raymond Carver, di cosa parliamo quando parliamo di calcio (What we talk about when we talk about love). Parliamo della Roma. Ha perso il derby, è scivolata a nove punti dalla Juventus, rischia che il Napoli le soffi il secondo posto. Mi è sembrata scoppiata, sempre e comunque prigioniera di una Lazio che Inzaghino, orfano di Immobile – influenzato e, dunque, ininfluente – aveva mirabilmente disposto a catenaccio e contropiede, con Keita solo a ballare con i lupi. Però due gol.
La Roma, già . Siamo sempre lì. Spalletti o non Spalletti, Totti o non Totti, De Rossi o non De Rossi, stadio o non stadio. L’ultimo, fragile, Piave rimane la storia dei fatturati. Non avevano, allenatore e giocatori, neppure l’alibi delle coppe: fuori da tutte, nazionali o extra. Il pareggio della Juventus a Bergamo li proiettava a un virtuale meno sei (a quattro round dall’ultimo gong).
Come non detto. Il verdetto del campo è stato impietoso. E questa volta, come tante altre, non ci si può aggrappare all’arbitro. L’avevano fatto, nell’intervallo, i laziali e molti pazienti di fede napoletana con i loro sms di puro sdegno. Il rigore non concesso a Lukaku per pedata di Fazio, quello regalato a Strootman per simulazione manifesta (proprio lui, già protagonista di uno svenimento all’andata sotto la doccia di Cataldi). Brutta domenica, per Orsato e il suo metro ambiguamente inglese.
Essere così lontano dalla vetta nonostante un pacchetto di tredici penalty (contro i tre della capolista e i sei del Napoli) significa che se c’è qualcosa che non va, non è lassù al nord, ma nel cuore della società o nella pancia dello spogliatoio.
Bisognerebbe concentrarsi sui fatti: Dzeko, per esempio, le partite che contano non le morde, al massimo le graffia. Ecco: ricominciare da qui. A radio possibilmente unificate.
Spalletti: “Hanno segnato con due deviazioni, non siamo stati fortunati”.
“Potevamo passare in vantaggio all’inizio, quando le partite si aprono non riusciamo a essere la squadra che siamo di solito”.
Han giocato col macigno del risultato della vecchia che li opprimeva, sapevano di avere un solo risultato, dai…
Straccio stasera si fa ingroppare da un laziale e si frusta col gatto a nove code.
prosit.
x intervengoo…applausi? Certo..non so quello che passa il convento in quelle parti a livello calcistico..però so solamente che lingue “biforcute” parlano e scrivono da quelle parti…non solo i giocatori, ma tutto il contorno..e l’arroganza che ci mettono nel descrivere fantasie nel deprecare l’avversario o meglio ancora l’unico avversario e non dico la “Lazio”, perché di quella squadra si sentono superiori in tutto e per tutto., perchè siamo noi la juve quella che ruba senza rubare, è nel nostro destino e nel pensiero di tanti…se la juve vince tanto non è una questione di forze in campo ma di forze estranee, di accondiscendenze di uomini che hanno potere a cui non si può dire di no…la famosa sudditanza psicologica dei più forti..Poi si da il caso che il migliore arbitro del momento (che io preferisco rispetto a tanti altri) sbaglia partita per un evidente errore suo e dei suoi collaboratori. Lui, l’arbitro, non se ne accorge subito ma viene avvisato tra il primo ed il secondo tempo quando per la sua partita non c’era più nulla da fare..aveva sbagliato e non poteva tornare indietro..Vabbè, cavoli suoi, a noi quest’anno ce ne hanno combinato di tutti i colori…per dire i casi più salienti…le partite con il milan l’inter ed atalanta per non dire quelle giocate a Firenze ed Udine e tralascio quella con il genoa (perché anche in quella c’era da ridire)…eppure ci dicono che rubiamo…fa niente, Siamo ad un passo dal paradiso. Per intervengoo so che significa avere certi “clienti”..Sono stato a Torino per 7 anni ed ho vissuto quei derby sia in Ufficio che al bar…e so cosa vuol dire …Ok…adesso per noi c’è il Monaco per gli altri master card, si dice così? anche per Liguori e Giordano!!!! :-)))))) leo
Intervengo delle 16.32: applauso! :-)))
Questa sera non mi spiacerebbe un bel pari a Milano. Tra Roma e Napoli, meglio la Roma in champions
Il vostro problema che vi ostinate a non capire, è che voi siete maledetti da Dio. Voi siete una creatura nata in maniera ambigua, non voluta. Voi siete un aborto a lungo termine, un ammasso informe di banche e aiutini, di fomento immotivato e pseudo convinzione. Scarpini speciali, magliette celebrative, SPQR sulla maglia che è la bestemmia più grossa mai pronunciata. E per questo, per tutto questo, voi pagate e pagherete sempre. Stupidi, infinitamente. I figli ritardati di mamma roma. I figli adottati a forza. I figli non voluti di una città che non vi appartiene. Aiutati in ogni modo e tremendamente brutti. Non vi è rimasto niente. Niente di niente. Nemmeno la dignità e voi, in cuor vostro, lo sapete. Che quando con 600 rigori a favore, da anni, non vinci un cazzo, forse un motivo ci sarà . E qui, ritorniamo al principio. Voi siete maledetti da Dio. Grazie Lazio, grazie a tutti. Per averli bastonati come solo noi sappiamo fare. Grazie alla Curva Nord per aver inabbissato tutto quello che gli si è frapposto davanti. In modo scontato, come sempre. Ma violentemente romantico, come sempre. Un pensiero finale alle vene varicose di Capitan Tavernello, ancora una volta caricate a pallettoni in maniera inutile. Perchè voi siete come un porno passato alla radio. Inutili. Sempre a pisello dritto, senza scopare mai.
Mamma mia cos’ha fatto pedro!
forza crotone
risucchiati le merde genoane
più che altro è tristissimo non prendere punti nemmeno con clamorosi aiuti arbitrali. senza speranza…
Comunque ci hanno rovinato la spewranza di poterci giocare uno scudetto a Roma mettendo sul piatto la sudditanza psicologica.
Ma ci pensate cosa sarebbe stato vincerlo là con un furto?…con Totti che piange in campo e che va a lamentarsi davanti ai microfoni del suo amico Caressa nel dopopartita? Ci pensate o no?
“Con la Juve bisogna vincere fuori dal campo prima di tutto” ecc ecc
E soprattutto pensate che se dovessimo arrivare in finale di Champions Lemina e Rincon ne avranno disputate sempre più di lui….che è rimasto a fare il reuccio di Borgata.
#godo!