Allora: cinque gol al Bayern nelle due partite dei quarti (con uno in fuorigioco, per carità , ma nessuno è perfetto); tre all’Atletico nell’andata delle semifinali. Il suo nome era, per dirla allo Giorgio Gaber, Ronaldo Cristiano, ma lo chiamavan drago. Cos’altro aggiungere? Niente, senonché la sua tripletta ha fissato il risultato del derby, spalancando la finale di Cardiff ai collezionisti di Champions.
Ridurre l’ordalia alle imprese di uno non si può, perché a Fusignano si arrabbiano, ma non si deve neppure allargarla alle trovate degli allenatori, positive o negative che fossero, perché, in questo caso, darebbero di fuori nei bar sport. Mi butto: primo tempo Real, secondo più equilibrato ma «materassai» troppo sterili e persino troppo casti. Le due finali in tre anni, al Cholo, non le cancellerà nemmeno Domineddio, ma quello schema-tortura che era diventato il suo marchio ha rivelato una palese usura.
Il calcio di Zidane non è spaziale o speciale. E’ un calcio normale, di possesso e girotondi, sospeso tra la vena di Marcelo, il righello di Kroos e la birra di Asensio, in attesa che la palla arrivi dove è più comodo che arrivi. A 32 anni, e dopo che la sua isola gli ha dedicato un aeroporto, Cristiano fa meno l’ala e più il centravanti, ruolo al quale arrivò – a Manchester, in particolare – dopo essere nato ala (allo Sporting Lisbona). Un’agenzia di maniaci è riuscita a non inserirlo fra i primi cento dribblatori d’Europa: Leo Messi, tanto per rendere l’idea, è solo sesto. Ecco: a Cristiano rodeva proprio l’esito del «Clasico», Real-Barcellona 2-3, ma soprattutto il tabellino, lui zero e quell’altro due.
Una sola palla-gol, l’Atletico, sventata da Keylor Navas. E un solo inchino, l’arbitro: il secondo giallo risparmiato a Isco. La normalità del Bernabeu. Tutto il resto, Cristiano.
@ Juve 77.
Nessun problema, siamo in 5 e faremo casino.
450 euro spesi bene.
Al ritorno ci sarai anche tu e faremo festa (contenuta of course).
Ciao.
Fulvio.
due anni fa fu 1-0 0-0 non proprio due passeggiate.
noi saremo diversi per 6/7 undicesimi…
ma anche loro son diversi e cresciuti e primi in campionato….
io ho fiducia, ma ero più tranquillo col barca….
Conterà molto quello che succederà in campo, ma sarà fondamentale come ci si sarà arrivati…
@Fulvio. Fatti sentire stasera mi raccomando. Se no i tuoi novanta euro finiscono solo per arricchire le casse della squadra del principato.
Verissimo Fulvio e Robertson, nessuna paura.
Ma concentrazione. Col Barça abbiamo giocato come se quelle due partite fossero le ultime del pianeta: ecco, dobbiamo essere sempre cosÃ.
Ecco va. Quelli più bravi devono battere quelli meno bravi, se non lo fanno colpa loro.
@ Fabrizio.
Lo sappiamo tutti che parecchie volte abbiamo sbarellato in Champions, ma se abbiamo paura di questi qui, allora tiriamoci un colpo e non pensiamoci più.
Comunque io, vista l’aria che tira, sono convinto che LORO pensino più al campionato che a noi.
Per noi è l’esatto contrario, complice anche la pochezza dei nostri avversari in Italia.
D’altronde oggi è solo la prima tappa.
Ciao.
Fulvio.
Anche io sono molto sul chi vive.
Al di là delle dichiarazioni di facciata, ho l’impressione che qualcuno pensi già a Cardiff, il che sarebbe una iattura. Anche certe parole, pur nel fairplay diplomatico classico, non mi sono piaciute: “Dobbiamo avere rispetto”, “Avranno meno esperienza ma sono forti lo stesso” suonanon un po’ come “Dà i, non sono scarsi ma insomma noi siamo un’altra cosa”.
Va bene l’autostima, troppo spesso mancata in passata, ma spero tengano tutti le antenne dritte perché basta una sbandata a farti sbarellare in Champions.
comunque stasera sarà durissima…………. e al ritorno anche peggio.
il Real è il Real, 3 finali in quanttro anni dicono tutto………..
ma l’unica volta in cui in finale non c’è andato lo eliminò la Juve…