Il coraggio non è uno schema. E’ un’idea, uno stato d’animo, un atteggiamento. Spagna tre Italia zero ne è stata l’affascinante e brutale conferma. Affascinante, per come hanno giocato. Brutale, per come si millantava che avremmo giocato.
Quando vince il talento, tutti in piedi. Penso alla doppietta e ai numeri di Isco, alla sapienza di Iniesta, all’armonia di una manovra mai banale neppure nei momenti di stanca. E così Spagna quasi ai Mondiali e Italia quasi ai play off.
Si scende dal carro di Ventura con la disinvoltura di un popolo che non ha quasi mai chiuso un guerra con l’alleato con il quale l’aveva aperta. Chi scrive, aveva caldeggiato un più casto 3-4-3. L’infortunio di Chiellini ha buttato all’aria i piani. Il 4-2-4 del ct sembrava un inno all’ardimento, alla volontà di non essere schiavi nell’arena che, più di tutte, apprezza i padroni. E’ stato un suicidio. Perché non è la quantità a scolpire la differenza. E’ la qualità .
Noi, due centravanti veri e due ali. Loro, zero attaccanti di ruolo fino all’ingresso di Morata. Eppure non c’è stata partita, soprattutto a centrocampo, là dove lo schema si è rivelato un guscio, vuoto a sinistra (Spinazzola-Insigne) e un po’ meno a destra (Darmian-Candreva). Vi raccomando Verratti, al quale le attenuanti generiche non bastano per dissolvere la polvere che ha alzato. E Insigne? Con il Napoli, un gigante. In Nazionale, un nano. D’accordo, aveva di fronte quel Carvajal che ruberei al Real. Mettiamoci pure un Buffon non proprio irresistibile sulla traiettoria del primo gol di Isco: rimane la speranza che sia stata tutta colpa di Ventura e non degli spacciatori seriali di iperboli che continuano a infestare le edicole e i mercati.
A proposito: tra Under e Nazionale la Spagna ci ha inflitto un perentorio 6-0. Lo scrivo io, questa volta: coraggio.
Gentile de pasquale, Lei e’ troppo distinto per ribattere a questi quattro stronzi.li lasci perdere.
https://m.youtube.com/watch?v=4vx4tnVOzG0.luridi pezzenti .ladri per sempre.
Povero limonatore.
Ciccio Moriero, Taribo e Colonnese una coppa Uefa almeno l’hanno vinta.
Continui ad allugare il collo, in finale
Ci fosse stata la VAR quella sera di maggio del ’98 ……….ma non conta, quella era la Lazio. A loro si può rubbare a piacimento, tanto sò gemellati
certo ciccio moriero e ciccio colonnese, con taribo tra gli altri formavano una compagine che gli almanacchi del calcio ancora ricordano. come un peto nello spazio, ma la ricordano. La ricordano bene anche il lione e la lazio, derubati ripetutamente.
non fosse stato ricongelato, Simoni avrebbe da ridire sul fatto che Moratti faccia proprio il cavallo di battaglia che giustamente lui considera suo in esclusiva
Scritto da dindondan il 5 settembre 2017 alle ore 17:54
no guarda ti sbagli, quello era un libero professionista, un simpatizzante potremmo dire :-))))))))
Sul fatto che la Juve potesse evitare di rispondere a Moratti però sono d’accordo con de pasquale. A volte non parlano quando dovrebbero mentre quando dovrebbero tacere si infilano in polemiche del menga. Da anni la strategia di comunicazione della Juve fa acqua.
X settemonnezze – Quello che avrebbe scelto gli addetti sarebbe stato lo stesso che doveva sparigliare lo score (4, 4, 4,) e si presentava negli spogliatoi prima della partita. Se non ti ricordi come si chiamava te lo rammento io. Si chiamava Giacinto Facchetti e non telefonava per l’Abbiategrasso ma per la tua squadra di merda.
In ogni caso se all’epoca ci fosse stata la VAR Moggi avrebbe scelto con cura gli addetti, come faceva per i moviolisti e non sarebbe cambiato nulla.
Con arbitraggi regolari,l’Inter avrebbe maturato un tale distacco sulla seconda che, in quell’aprile 98 e il 5 maggio2002 , avrebbe fatto 2 scampagnate