Era un derby che la Juventus aveva preso subito per le corna: pressing di Pjanic su Rincon e gran sinistro di Dybala. L’hanno chiuso, già al 24’, le follie di Baselli, soprattutto la seconda (sul bosniaco). Sono i rischi che si corrono a caricare troppo le squadre: Mihajlovic ne faccia tesoro.
Con il Toro in dieci, il derby è finito lì. Il derby granata, almeno. Per lasciare fuori Higuain – anche «questo» Higuain – ci voleva coraggio. Allegri l’ha avuto, ricavando da Mandzukic più profondità e più fisicità . Già preziosi e significativi, i cambi di gioco sono diventati letali, come quello che ha propiziato, «via» Cuadrado, il raddoppio di Pjanic, migliore in campo con il croato e Dybala.
L’espulsione di Badelj, mercoledì, non aveva scavato un simile fosso. Due i motivi: la Juventus, memore, non ha mai staccato la spina; Il Toro, stordito, non ha più saputo reagire. Belotti abbandonato, Ljajic disarmato: solo le parate di Sirigu, nella ripresa, gli hanno evitato la goleada, anche se lo 0-4, timbrato da Alex Sandro e Dybala, proprio uno scarto anoressico non è.
Per mezz’ora, la miglior Juventus della stagione. Brillante e fluida. Per il resto, pura accademia. Sono già dieci, con la doppietta odierna, i gol del piccolo Sivori, a conferma che le posizioni nascono alla lavagna, sì, ma maturano in campo.
Primi sorsi di Douglas Costa e, a risultato in ghiaccio, di Bernardeschi. Sempre efficace la quantità di Matuidi. Naturalmente, in proiezione Champions e oltre, non si può non riandare alla cesura di Baselli, un freno alle iperboli. Però, ripeto, la Juventus si era alzata dai box con il piglio della squadra che neppure allo Stadium sempre sa essere.
Juventus e Napoli a punteggio pieno. Quattro vittorie in casa, Allegri; quattro fuori, Sarri. E’ cominciato l’autunno caldo.
Scritto da DinoZoff il 27 settembre 2017 alle ore 11:25.
—–
Dino Zoff, permetti?
Qui mi pare che i dirigenti di inter & mila furono coinvolti, indagati dalla giustizia penale ma, “inter”Venne l’ordine del Tribunale di Milano: “ARCHIVIARE”!
—–
Pongo all’attenzione del Presidente FIGC, del Super Procuratore Dott. Palazzi è dell’ufficio indagini della F.I.G.C.; nonchè dei canali di informazione a mia conoscenza, su questa inchiesta svolta dai giornalisti Arianna Ravelli Gianni Santucci per il Corriere della Sera in data – 07 febbraio 2007; sulla Violenza Negli Stadi ed i legami dei dirigenti di Inter & Milan con i gruppi ULTRAS.
Sorprende che dopo l’ondata di violenza che ha colpito le città di Bergamo, Taranto e MILANO(…!!!!), nessuno si sia di suddetta inchiesta! Anzi alla violenza di Milano si è operato un silenzio Scientifico….?
******************
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NEL FANGO DEL MONDO ULTRAS……..
(dal Corriere della Sera 7.2.2007)……….
-
Affari, ricatti, posti di lavoro ……… Tutti gli accordi con gli ultrà ……… I capi dei tifosi invitati dal club rossonero alla cena di gala per lo scudetto nel 2004 Patto nerazzurro per il controllo della curva: una chiamata e sparisce la croce celtica…….
.
MILANO – Il capo dei Commandos, qualche anno prima, non poteva entrare allo stadio. Però alla festa del Milan campione d’Italia, nel 2004, aveva un tavolo accanto a quello del presidente Berlusconi. «Noi siamo soliti festeggiare con la nostra famiglia allargata», dice la società .
.
Una definizione che comprende sia il presidente della Regione Formigoni e l’allora sindaco di Milano Albertini, sia una quindicina di ultrà esponenti dei Commandos, delle Brigate Rossonere, e della (oggi sciolta) Fossa dei leoni.
.
Un frammento dei rapporti pericolosi che Inter e Milan intrattengono con i «cattivi» delle curve. Rapporti leciti, ma alla base di un giro d’affari da milioni di euro, della gestione di un potere su migliaia di ultrà , e di un meccanismo di ricatto più o meno latente verso i club. Che negli ultimi mesi è sfociato in unatentata estorsione ai danni dei rossoneri.Con colpi di pistola e un pestaggio. ……….
-
*Equilibrio sottile. ………….
Rapporti a rischio. I capi ultrà viaggiano spesso sugli stessi charter che portano i giocatori e i dirigenti. «Ma volano a loro spese», fanno sapere da Milan e Inter.
.
Entrano negli spogliatoi di San Siro e nelle aree vip. Perché i leader della curva possiedono pass nominali, con tanto di foto per «muoversi liberamente in ogni settore dello stadio, compresi gli spogliatoi dei giocatori » (deposizione di un dirigente del Milan).
.
Lostesso succede per l’Inter. Avolte, i legami diventano lavorativi. Come per un esponente di Alternativa rossonera, impiegato in un ufficialissimo Milan point. Infine, sul sito delle Brigate rossonere Gilardino, Inzaghi, Kakà e Gattuso mettono gratuitamente a disposizione la loro (costosa) immagine per pubblicizzare magliette, cappellini e felpe del gruppo.
.
Fin qui, niente di illecito. Solo la prova di una certa contiguità tra le società e i gruppi di tifosi più estremi. Di contatti che vengono considerati inevitabili.
.
E da coltivare: servono a «responsabilizzare» i capi dei tifosi, con il risultato «di essere una delle squadre meno sanzionate in Europa e in Italia», come chiarisce un responsabile del Milan in un verbale della Digos. Il fatto è che l’equilibrio è fragile. E il confine tra rapporto corretto e complicità sottile. ……. .
-
*Il patto nerazzurro. ………. .
Quindici maggio 2005, a San Siro si gioca la partita Inter-Livorno. In curva Nord, quella nerazzurra, compare una croce celtica. Sventola per pochi minuti, poi viene ritirata. Cosa è accaduto? Un responsabile della polizia ha avvertito un referente della curva, che ha girato immediatamente l’ordine: «Fate levare quella roba». Il magistrato che ha indagato sugli ultrà interisti parla di collaborazione «efficace».
-
*Sistema nerazzurro.
È il sistema nerazzurro, per come è stato ricostruito dagli investigatori. Funziona così: concessione di benefici «limitati» ai capi-curva in cambio di una sorta di «servizio d’ordine». Il tutto sotto la supervisione della polizia, che però non compare mai sugli spalti. L’Inter assicura cinquanta biglietti omaggio «consegnati a Franco Caravita (leader della curva Nord, ndr) e da questi gestiti con successiva distribuzione» ad altri esponenti degli ultrà .
.
La contropartita, per l’immagine e per le casse di una società di calcio, è enorme: una curva calma, niente guerriglia urbana (rarissima fuori da San Siro negli ultimi anni), poche multe per incidenti e lancio di fumogeni.
.
Ma come: si tratta con i «cattivi»? Ci si affida a loro per il servizio d’ordine, anche se alcuni hanno precedenti penali? E qual è il limite di questi accordi?
.
La risposta l’ha data il pm Fabio Roia chiedendo l’archiviazione dell’indagine sul lancio di fumogeni che portò all’interruzione del derby di Champions del 12 aprile 2005: «È evidente come questa intesa possa suscitare qualche perplessità sotto il profilo etico e della eventuale prospettiva investigativa, ma la gestione dell’ordine pubblico in situazioni di particolare complessità comporta una visione ampia e flessibile del problema».
.
Un pragmatismo efficace da un lato,mache dall’altro rappresenta una sorta di resa del sistema calcio: le società sono i «soggetti deboli» per il principio della responsabilità oggettiva (le intemperanze dei tifosi si pagano con multe e squalifiche del campo); polizia e carabinieri non entrano mai nelle curve di San Siro per evitare «possibili provocazioni», eun anello chiave della sicurezza sono gli ultrà stessi.
.
Viene da pensare: ma cosa succede negli stadi italiani se questo modello,come accertato dopo mesi di indagine, è il risultato della «bonifica culturale» del presidente Moratti? Se il calcio è una macchina da soldi, 3 per cento del Pil, le curve tentano di ritagliarsi la propria fetta. Il tifo che diventa mestiere……… .
-
*Il giro d’affari. …….. .
Primo: i biglietti per le trasferte. Di solito le società li vendono ai rappresentanti della curva. Niente di illecito. Maquesto cosa comporta? Unodei capi ultrà del Milan ha ammesso di rivenderli a 2-3 euro in più. Ed è il primo ricarico. Sui biglietti si fonda poi l’organizzazione dei viaggi: pullman e treni per le trasferte più vicine, aereo per quelle distanti. I curvaioli comprano il pacchetto completo. Che comprende, ovviamente, altri ricarichi.
.
Moltiplicando per le 18 trasferte di campionato, più quelle di coppa Italia e di Champions, alle quali partecipano in media, per le squadre milanesi, tra le mille e le 4 mila persone, si scopre che una stagione calcistica può fruttare 5-600 mila euro.
.
Sottobanco poi, è un’altra storia: biglietti regalati, venduti sottocosto o pagati in modo dilazionato. Per l’Inter la magistratura ha escluso questa prassi, sul Milan (come parte lesa in un tentativo di estorsione da parte di gruppi ultrà ) c’è un’indagine in corso.
.
«Ma per società molto importanti – spiega Maurizio Marinelli, direttore del Centro studi sulla sicurezza pubblica-l’omaggio può arrivare anche a un migliaio di biglietti». In questo caso gli introiti per gli ultrà -affaristi si moltiplicano.
.
«I capitifoseria hanno un potere enorme-aggiunge il procuratore capo di Monza, Antonio Pizzi, che ha condotto l’inchiesta oggi passata a Milano -. Ricattano le società che forniscono loro biglietti sottocosto o in omaggio.
.
Il giro d’affari per una curva è nell’ordine di milioni di euro». Aquesto fiume di soldi bisogna aggiungere gli aiuti per le coreografie (negati dalle società ) e la vendita dei gadget: cappelli, felpe, magliette.
.
Questa è la montagna di soldi da spartire. Che non arriva a tutta la curva, ma nelle tasche dei pochi che comandano. Conseguenza: i capi degli ultrà milanesi pensano più agli affari che alla violenza. Ma appena gli equilibri si spostano, c’è qualcuno che per entrare nel business è pronto sparare. È quel che sta succedendo intorno a San Siro…. .
-
*La tentata estorsione. …….. .
Nell’autunno 2005 si scioglie, dopo 37 anni, la Fossa dei Leoni. È un gruppo storico del tifo rossonero, ma ha due macchie: è l’unico rimasto di sinistra e non risparmia le critiche alla società . La ragione dello scioglimento sembra tuttadacercarsi dentro il codice d’onore ultrà : i Viking juventini hanno rubato lo striscione alla Fossa, che per la restituzioneha chiesto la collaborazione con la Digos.
.
Questa storia è anche un pretesto. In realtà , c’è già un nuovo gruppo, di destra, che sgomita per la leadership: i Guerrieri ultras. I Guerrieri si sarebbero alleati con le Brigate Rossonere. I Commandos vanno in minoranza. E pagano.
.
«I nuovi cominciano a sgomitare. In due direzione: per guadagnare spazio nella curva e per ottenere il riconoscimento dalla società . Che consente di partecipare al giro d’affari» spiega un investigatore.
.
Così, l’ottobre scorso, due uomini in moto sparano alle gambe di A. L., 32 anni, esponente dei Commandos, davanti a un supermercato di Sesto San Giovanni. Il 25 gennaio, un altro leader dello stesso gruppo viene picchiato fuori da San Siro da sette persone (due sono state arrestate e stanno per andare a processo).
.
È conciato così male che ancora oggi non si sa se ce la farà . Intanto, i Guerrieri chiedono biglietti alla società . Forse anche abbonamenti. Ma il Milan, per due volte, rifiuta. E, combinazione, subito dopo per due volte dalla curva piovono fumogeni: Milan-Lilla, 6 dicembre, e Milan-Torino, 10 dicembre 2006. Il Milan annuncia una linea più dura: taglia i pass.
.
Galliani va in procura a Monza, che nel frattempo ha indagato dieci ultrà : «Ma non sono io che mi occupo di queste cose». Non c’è stata nessuna denuncia.
.
La procura è arrivata alla tentata estorsione indagando sulla sparatoria. «Nei nuovi gruppi di ultrà -rivela uninvestigatore – ci sono molti delinquenti comuni, con precedenti per spaccio e rapine». Sicuri che valga la pena tenerli in famiglia? –
.
Arianna Ravelli Gianni Santucci – 7 febbraio 2007
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2007/02_Febbraio/07/milaninter.shtml
———————————————–
uefa@uefa.com,info@uefa.com,figc.presidenza@figc.it,rpalombo@rcs.it,larepubblica@repubblica.it,
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Affari, ricatti, posti di lavoro Tutti gli accordi con gli ultrà – Corriere della Sera
I capi dei tifosi invitati dal club rossonero alla cena di gala per lo scudetto nel 2004 Patto nerazzurro per il controllo della curva: una chiamata e sparisce la croce celtica
CORRIERE.IT
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2007/02_Febbraio/07/milaninter.html
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http://calabrone37.blogspot.ca/2007/02/impunita-e-la-legge-ultra.html
Scritto da DinoZoff il 27 settembre 2017 alle ore 11:25.
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Dino Zoff, permetti?
Qui mi pare che i dirigenti di inter & mila furono coinvolti, indagati dalla giustizia penale ma, “inter”Venne l’ordine del Tribunale di Milano: “ARCHIVIARE”!
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Pongo all’attenzione del Presidente FIGC, del Super Procuratore Dott. Palazzi è dell’ufficio indagini della F.I.G.C.; nonchè dei canali di informazione a mia conoscenza, su questa inchiesta svolta dai giornalisti Arianna Ravelli Gianni Santucci per il Corriere della Sera in data – 07 febbraio 2007; sulla Violenza Negli Stadi ed i legami dei dirigenti di Inter & Milan con i gruppi ULTRAS.
Sorprende che dopo l’ondata di violenza che ha colpito le città di Bergamo, Taranto e MILANO(…!!!!), nessuno si sia di suddetta inchiesta! Anzi alla violenza di Milano si è operato un silenzio Scientifico….?
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NEL FANGO DEL MONDO ULTRAS……..
(dal Corriere della Sera 7.2.2007)……….
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Affari, ricatti, posti di lavoro ……… Tutti gli accordi con gli ultrà ……… I capi dei tifosi invitati dal club rossonero alla cena di gala per lo scudetto nel 2004 Patto nerazzurro per il controllo della curva: una chiamata e sparisce la croce celtica…….
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MILANO – Il capo dei Commandos, qualche anno prima, non poteva entrare allo stadio. Però alla festa del Milan campione d’Italia, nel 2004, aveva un tavolo accanto a quello del presidente Berlusconi. «Noi siamo soliti festeggiare con la nostra famiglia allargata», dice la società .
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Una definizione che comprende sia il presidente della Regione Formigoni e l’allora sindaco di Milano Albertini, sia una quindicina di ultrà esponenti dei Commandos, delle Brigate Rossonere, e della (oggi sciolta) Fossa dei leoni.
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Un frammento dei rapporti pericolosi che Inter e Milan intrattengono con i «cattivi» delle curve. Rapporti leciti, ma alla base di un giro d’affari da milioni di euro, della gestione di un potere su migliaia di ultrà , e di un meccanismo di ricatto più o meno latente verso i club. Che negli ultimi mesi è sfociato in unatentata estorsione ai danni dei rossoneri.Con colpi di pistola e un pestaggio. ……….
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*Equilibrio sottile. ………….
Rapporti a rischio. I capi ultrà viaggiano spesso sugli stessi charter che portano i giocatori e i dirigenti. «Ma volano a loro spese», fanno sapere da Milan e Inter.
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Entrano negli spogliatoi di San Siro e nelle aree vip. Perché i leader della curva possiedono pass nominali, con tanto di foto per «muoversi liberamente in ogni settore dello stadio, compresi gli spogliatoi dei giocatori » (deposizione di un dirigente del Milan).
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Lostesso succede per l’Inter. Avolte, i legami diventano lavorativi. Come per un esponente di Alternativa rossonera, impiegato in un ufficialissimo Milan point. Infine, sul sito delle Brigate rossonere Gilardino, Inzaghi, Kakà e Gattuso mettono gratuitamente a disposizione la loro (costosa) immagine per pubblicizzare magliette, cappellini e felpe del gruppo.
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Fin qui, niente di illecito. Solo la prova di una certa contiguità tra le società e i gruppi di tifosi più estremi. Di contatti che vengono considerati inevitabili.
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E da coltivare: servono a «responsabilizzare» i capi dei tifosi, con il risultato «di essere una delle squadre meno sanzionate in Europa e in Italia», come chiarisce un responsabile del Milan in un verbale della Digos. Il fatto è che l’equilibrio è fragile. E il confine tra rapporto corretto e complicità sottile. ……. .
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*Il patto nerazzurro. ………. .
Quindici maggio 2005, a San Siro si gioca la partita Inter-Livorno. In curva Nord, quella nerazzurra, compare una croce celtica. Sventola per pochi minuti, poi viene ritirata. Cosa è accaduto? Un responsabile della polizia ha avvertito un referente della curva, che ha girato immediatamente l’ordine: «Fate levare quella roba». Il magistrato che ha indagato sugli ultrà interisti parla di collaborazione «efficace».
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*Sistema nerazzurro.
È il sistema nerazzurro, per come è stato ricostruito dagli investigatori. Funziona così: concessione di benefici «limitati» ai capi-curva in cambio di una sorta di «servizio d’ordine». Il tutto sotto la supervisione della polizia, che però non compare mai sugli spalti. L’Inter assicura cinquanta biglietti omaggio «consegnati a Franco Caravita (leader della curva Nord, ndr) e da questi gestiti con successiva distribuzione» ad altri esponenti degli ultrà .
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La contropartita, per l’immagine e per le casse di una società di calcio, è enorme: una curva calma, niente guerriglia urbana (rarissima fuori da San Siro negli ultimi anni), poche multe per incidenti e lancio di fumogeni.
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Ma come: si tratta con i «cattivi»? Ci si affida a loro per il servizio d’ordine, anche se alcuni hanno precedenti penali? E qual è il limite di questi accordi?
.
La risposta l’ha data il pm Fabio Roia chiedendo l’archiviazione dell’indagine sul lancio di fumogeni che portò all’interruzione del derby di Champions del 12 aprile 2005: «È evidente come questa intesa possa suscitare qualche perplessità sotto il profilo etico e della eventuale prospettiva investigativa, ma la gestione dell’ordine pubblico in situazioni di particolare complessità comporta una visione ampia e flessibile del problema».
.
Un pragmatismo efficace da un lato,mache dall’altro rappresenta una sorta di resa del sistema calcio: le società sono i «soggetti deboli» per il principio della responsabilità oggettiva (le intemperanze dei tifosi si pagano con multe e squalifiche del campo); polizia e carabinieri non entrano mai nelle curve di San Siro per evitare «possibili provocazioni», eun anello chiave della sicurezza sono gli ultrà stessi.
.
Viene da pensare: ma cosa succede negli stadi italiani se questo modello,come accertato dopo mesi di indagine, è il risultato della «bonifica culturale» del presidente Moratti? Se il calcio è una macchina da soldi, 3 per cento del Pil, le curve tentano di ritagliarsi la propria fetta. Il tifo che diventa mestiere……… .
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*Il giro d’affari. …….. .
Primo: i biglietti per le trasferte. Di solito le società li vendono ai rappresentanti della curva. Niente di illecito. Maquesto cosa comporta? Unodei capi ultrà del Milan ha ammesso di rivenderli a 2-3 euro in più. Ed è il primo ricarico. Sui biglietti si fonda poi l’organizzazione dei viaggi: pullman e treni per le trasferte più vicine, aereo per quelle distanti. I curvaioli comprano il pacchetto completo. Che comprende, ovviamente, altri ricarichi.
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Moltiplicando per le 18 trasferte di campionato, più quelle di coppa Italia e di Champions, alle quali partecipano in media, per le squadre milanesi, tra le mille e le 4 mila persone, si scopre che una stagione calcistica può fruttare 5-600 mila euro.
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Sottobanco poi, è un’altra storia: biglietti regalati, venduti sottocosto o pagati in modo dilazionato. Per l’Inter la magistratura ha escluso questa prassi, sul Milan (come parte lesa in un tentativo di estorsione da parte di gruppi ultrà ) c’è un’indagine in corso.
.
«Ma per società molto importanti – spiega Maurizio Marinelli, direttore del Centro studi sulla sicurezza pubblica-l’omaggio può arrivare anche a un migliaio di biglietti». In questo caso gli introiti per gli ultrà -affaristi si moltiplicano.
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«I capitifoseria hanno un potere enorme-aggiunge il procuratore capo di Monza, Antonio Pizzi, che ha condotto l’inchiesta oggi passata a Milano -. Ricattano le società che forniscono loro biglietti sottocosto o in omaggio.
.
Il giro d’affari per una curva è nell’ordine di milioni di euro». Aquesto fiume di soldi bisogna aggiungere gli aiuti per le coreografie (negati dalle società ) e la vendita dei gadget: cappelli, felpe, magliette.
.
Questa è la montagna di soldi da spartire. Che non arriva a tutta la curva, ma nelle tasche dei pochi che comandano. Conseguenza: i capi degli ultrà milanesi pensano più agli affari che alla violenza. Ma appena gli equilibri si spostano, c’è qualcuno che per entrare nel business è pronto sparare. È quel che sta succedendo intorno a San Siro…. .
-
*La tentata estorsione. …….. .
Nell’autunno 2005 si scioglie, dopo 37 anni, la Fossa dei Leoni. È un gruppo storico del tifo rossonero, ma ha due macchie: è l’unico rimasto di sinistra e non risparmia le critiche alla società . La ragione dello scioglimento sembra tuttadacercarsi dentro il codice d’onore ultrà : i Viking juventini hanno rubato lo striscione alla Fossa, che per la restituzioneha chiesto la collaborazione con la Digos.
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Questa storia è anche un pretesto. In realtà , c’è già un nuovo gruppo, di destra, che sgomita per la leadership: i Guerrieri ultras. I Guerrieri si sarebbero alleati con le Brigate Rossonere. I Commandos vanno in minoranza. E pagano.
.
«I nuovi cominciano a sgomitare. In due direzione: per guadagnare spazio nella curva e per ottenere il riconoscimento dalla società . Che consente di partecipare al giro d’affari» spiega un investigatore.
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Così, l’ottobre scorso, due uomini in moto sparano alle gambe di A. L., 32 anni, esponente dei Commandos, davanti a un supermercato di Sesto San Giovanni. Il 25 gennaio, un altro leader dello stesso gruppo viene picchiato fuori da San Siro da sette persone (due sono state arrestate e stanno per andare a processo).
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È conciato così male che ancora oggi non si sa se ce la farà . Intanto, i Guerrieri chiedono biglietti alla società . Forse anche abbonamenti. Ma il Milan, per due volte, rifiuta. E, combinazione, subito dopo per due volte dalla curva piovono fumogeni: Milan-Lilla, 6 dicembre, e Milan-Torino, 10 dicembre 2006. Il Milan annuncia una linea più dura: taglia i pass.
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Galliani va in procura a Monza, che nel frattempo ha indagato dieci ultrà : «Ma non sono io che mi occupo di queste cose». Non c’è stata nessuna denuncia.
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La procura è arrivata alla tentata estorsione indagando sulla sparatoria. «Nei nuovi gruppi di ultrà -rivela uninvestigatore – ci sono molti delinquenti comuni, con precedenti per spaccio e rapine». Sicuri che valga la pena tenerli in famiglia? –
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Arianna Ravelli Gianni Santucci – 7 febbraio 2007
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2007/02_Febbraio/07/milaninter.shtml
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uefa@uefa.com,info@uefa.com,figc.presidenza@figc.it,rpalombo@rcs.it,larepubblica@repubblica.it,online@quotidiano.net,stampaweb@lastampa.it,posta@tuttosport.com,tuttosport@tuttosport.it,redazione@tuttosport.it,farturi@rcs.it,corriere@corriere.it,enrico.mentana@mediaset.it,subshelp@guardian.co.uk,France_Football_Magazine@shopsafe.cc,fff@fff.fr,webmaster@lequipe.fr,mediateurinfo@france2.fr,redac@tf1.fr,news@tf1.fr,alessandrobattisti@hotmail.com,editor@guardianunlimited.co.uk,mediateur@lemonde.fr,foreign@guardian.co.uk,sport@guardian.co.uk,sport@observer.co.uk,sport.monthly@observer.co.uk,football.editor@guardianunlimited.co.uk,g.moncalvo@rai.it,segreteria@aiafigc.it,matzpers@yahoo.it,segreteria@aiatorino.it,webmaster@aiatorino.it,
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Affari, ricatti, posti di lavoro Tutti gli accordi con gli ultrà – Corriere della Sera
I capi dei tifosi invitati dal club rossonero alla cena di gala per lo scudetto nel 2004 Patto nerazzurro per il controllo della curva: una chiamata e sparisce la croce celtica
CORRIERE.IT
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2007/02_Febbraio/07/milaninter.html
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http://calabrone37.blogspot.ca/2007/02/impunita-e-la-legge-ultra.html
http://www.tuttosport.com/news/calcio/serie-a/juventus/2017/09/27-31383122/juventus_la_gaffe_di_premium_sport_fuori_dai_c_tifosi_arrabbiati/
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Commento di un lettore di tuttosport:
oceanos
Immaginate per un attimo fosse capitato ad un’altra squadra, una qualsiasi dalla seria a fino alla promozione adesso assisteremmo ad avvocati rampanti già pronti a querele contro la RAI e mediaset, Sindaci in rivolta, interrogazioni parlamentari a gogò, federazione lancia in resta contro i media. Trattasi della Juve tutto è consentito si può insultare quando si vuole e dove si vuole, si indagano per fatti che accadono settimanalmente dalle Alpi fino a Trapani, ma solo la Juventus merita di essere colpita dalla “giustizia” sportiva. Il bello è che malgrado tutto questi signori dovranno continuare ad affogare nella loro bile, con l’invidia che li rende tutti frustrati, sanno benissimo che la Juventus come la Fenice rinascerà sempre.
http://www.tuttosport.com/news/calcio/serie-a/juventus/2017/09/27-31383122/juventus_la_gaffe_di_premium_sport_fuori_dai_c_tifosi_arrabbiati/
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A M. Premium si sono scusati. non me ne frega un ca…volo.
Da Maggio non rinnoverò l’abbonamento. Per quello che offriranno:
Niente C.L.
Niente E.L.
Niente serie B
Niente Premier League
Niente Liga
Niente campionato tedesco.
Solo 8 squadre di serie A e calcio Francese.
Possono chiudere e dichiarare fallimento!!!
Ehhhh ma gigione mica ha detto questo…… Mmmmmhhhh…..
Se continua così Ancelotti lo cacciano e, con un po’ di fortuna, i teteschi si prendono il peracottaro.
Scritto da Tanit il 27 settembre 2017 alle ore 22:54
Ok per me, a patto che noi non si prenda Ancelotti.
Infatti su Premium l’hanno già detto Hector.
La Juve è stata brava ad avere pazienza, pazienza che le ha trasmesso l’allenatore il quale ha azzeccato i cambi e ha gestito benissimo le difficoltà di Higuain che infatti si è ritrovato grazie a questo.
Normale.
Clamroso dal ranking uefa: abbiamo superato la germania e siamo quasi alla pari con gli inglesi!
Poveri tedeschi, a dire il vero non ho mai capito il fascino della Bundesliga fin dagli anni 90.
Un torneo intero per 1 sola squadra, e non da sei anni ma da quasi 30.
La solita Juve di Champion, la solita minestra .
Pijamose sti punti e testa a Bergamo .
Gigione che va letto tra le righe quando gli han chiesto di GH….o sbaglio?