Un pianto greco, almeno per un’ora. Perdendo Pjanic, Allegri perde le uniche scorte di geometria. Si batte, Bentancur, recupera e tocca, ma non apre, non lancia. E poi a destra Sturaro terzino è un ossimoro, non certo per colpa sua. Il luna park del derby, figlio di tutt’altro impatto ma anche dell’uomo in più, diventa il catenaccione dell’Olympiacos, un 4-5-1 che non esclude, al primo errore degli avversari (ce ne saranno, ce ne saranno) contropiedi fastidiosi come zanzare.
Il ritmo è lento, il gioco senza palla minimo, Douglas Costa e Cuadrado sono sempre accerchiati, Dybala spedito all’ala destra è un naufrago di talento, ma pur sempre un naufrago. Succede qualcosa sui cross e sugli angoli, due incornate di Mandzukic, una di Sturaro, un sinistro di Dybala, efficaci zompi di Proto, un autopalo di Engels.
Ma non è Juventus da serata di gala. E’ Juventus barbosa, che non porta nessuno all’uno contro l’uno. L’Olympiacos ha cambiato l’allenatore e, attorno ai muscoli di Odjidja, gioca più o meno come Leonida giocò alle Termopoli. Solo che i dirmpettai non sono i Persiani raccontati da Erodoto.
Fino, almeno, all’ingresso di Higuain. Decisivo sin qui quando usciva, questa volta lo è stato entrando. Ha firmato il gol rompi-ghiaccio, su bella azione Mandzukic-Alex Sandro, e avviato la trama del raddoppio, siglato da Mandzukic, «via» Dybala e flipper di ginocchio.
E così, alla fine, Juventus due Olympiacos zero. Un cerotto al girone di Champions, l’ennesimo cin-cin ai cambi di Allegri. Se il lanciatore più assiduo, a un certo punto, era Chiellini, il risultato è sempre la bacchetta di un mago: trasforma la noia in calcoli, la pazienza in lavoro ai fianchi, i gol in frutti maturi e, dopo tanto penare, Higuain in Higuain.
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Scritto da Salvadore il 28 settembre 2017 alle ore 12:25
Tu dici?
Ieri D.Costa ha giocato sicuramente meglio a destra che a sinistra, ma – almeno in teoria – accoppiare sulla fascia sinistra uno che può andare sul fondo a piacere, mantenendo un livello di copertura ai massimi livelli (ossia A.Sandro) e uno che può rientrare contro chiunque ed entrare in area (D.Costa), mettendo da quella stessa parte Matuidi per equilibrare il tutto (e magari fiondarsi in area all’occorrenza), mi sembrerebbe un’ottima idea; per vederla sul campo ci vuole, ovviamente un po’ di tempo.
E’ chiaro che se sulla sinistra c’è anche Marione, lo spazio diventa molto intasato, non a caso l’azione del primo gol si è sviluppata sulla sinistra con D.Costa dall’altra parte e tutta la fascia a disposizione di A.Sandro, ottimamente smarcato dal tocco dell’onnipotente (cit.)
Lex
D’accordissimo.pogba ha finito bene la scorsa stagione e ha iniziato molto bene questa poi si e’rotto.a mio parere questa sara’l'annata della sua definitiva consacrazione.
Vero che non ero convinto di morata.corsa e tecnica ma anche testa bassa e poca propensione a giocare con i compagni e a fare movimenti giusti per farsi servire.ho letto su DM un’intervista dove diceva che ha imparato molto da cr7 soprattutto nella cattiveria nel cercare il pallone di testa ed e’convintissimo che Conte lo trasformera’in un campione.anch’io lo avrei tenuto alla juve ma con un mister vero in panca.da noi stava lentamente disimparando a giocare a calcio.
Per quanto riguarda la premier sabato non decide nulla,e’ancora lunghissima e come dici tu la programmazione va accettata.la premier compila il propio calendario in base alle proprie esigenze televisive.la champions viene in secondo piano anche perche’rispetto alla premier ha poco seguito e assicura molti meno soldi.
Comunque chelsea city non me la perdero’di sicuro.
Comunque se n’è andato Hugh Hefner (rip!). Uno dei simboli dell’antiboldrinismo.
Douglas Costa per poter sprigionare tutta la sua fantasia e velocità ha bisogno di spazio cosa che non potrà succedere a sinistra col le sovrapposizioni di Alex Sandro, ma Allegri è duro di comprendonio.
“La fortuna è che basterà fare 4 punti coi portoghesi per chiudere la pratica.”
Beh….mica cosi certo.
Scritto da Robertson il 28 settembre 2017 alle ore 12:06
Sí invece, in questo ha ragione. Se facciamo 4 punti coi portoghesi andiamo a 7, e ammettiamo che loro ne facciano 3 con l’Olympiacos e non più di uno a Barcellona, vanno a 7 anche loro ma per gli scontri diretti passiamo noi. Ergo il calcolo cade solo se lo Sporting va a vincere a Barcellona, o se l’Olympiacos improvvisamente tritura tutti.
Poi son d’accordo che far tabelle già dalla prima giornata sia demenziale, ma noi quello abbiamo in panchina.
Ma infatti…quinto turno noi in casa con il Barça e lo Sporting in casa coi greci; sesto turno noi ad Atene e i portoghesi al Camp Nou…eviterei di sfidare la sorte…
ALLEGRI a “GQ”: “Il mio futuro? Tra 5-6 anni smetto, ma la nazionale mi interessa. La Champions? Vincerla ora è più difficile rispetto a 30 anni fa”.
Massimilano Allegri, tecnico della Juventus, ha rilasciato un’intervista a “GQ” di ottobre, nella quale parla, tra le altre cose, del suo futuro professionale: “Tra cinque o sei anni smetto. Perché finché mi diverto ad andare in campo e insegnare io continuo, ma nel momento in cui non mi divertirò più smetterò e avrò risolto il problema. A me piace vedere i giocatori crescere, mi piace far debuttare i ragazzini e vederli diventare grandi. A me piace insegnare. Alla fine dell’anno mi piace vedere dei giocatori che sono migliorati, per me è una soddisfazione enorme. Nel momento in cui smetto di sentire questa magia, non ha più senso che alleni”. Allegri, però, potrebbe ripensarci in caso di chiamata della nazionale: “L’idea di smettere tra cinque o sei anni c’è, ma la Nazionale mi interessa. La Nazionale è un’altra cosa. È un motivo d’orgoglio. I ragazzi azzurri nati tra il 1992 e il 2000 sono molto bravi: quella del futuro sarà una Nazionale forte”. Si parla poi anche di Champions League: “La Champions? Le finali si perdono e si vincono, è sempre stato così, e così sarà anche per la Juventus. Lo dico anche ai giocatori, perché per fare grandi cose, col talento che hanno, è necessaria l’incoscienza. Un po’ di sana follia, mettere da parte i ragionamenti e pensarsi invincibili. Di fenomeni nel mondo del calcio continua a essercene solo uno, o due, com’era prima, per ogni generazione… La differenza è che ora ci sono tanti più soldi e tante più squadre con diversi giocatori forti. Vincere la Champions League ora non è come vincerla trent’anni fa”.
“La fortuna è che basterà fare 4 punti coi portoghesi per chiudere la pratica.”
Beh….mica cosi certo. Ti metti nelle mani degli altri (la voglia del barca).
Il barca a torino non è mica detto venga in vacanza…
Giochino a calcio senza speculare, va.
Una (partita) alla volta, per carità… (semicit.)
Intanto pensiamo a Bergamo, please!
Cn la gara di ieri sera siamo tornati nella nostra minestra.
A parziale discolpa c’è il deiveerso atteggiamento dellasquadra avversaria: il Toro si è dimenticato di quanto è più forte la juve, mentre i greci ce l’avevano ben chiaro e hanno giocato con un bel catenaccio d’altri tempi.
Da notare che se fossimo stati un po’ più precisi a fine primo tempo abbiamo già avuto delle belle occasioni per sbloccarla.
Nulla di trascendentale ma il risultato va bene così.
La fortuna è che basterà fare 4 punti coi portoghesi per chiudere la pratica.
Speriamo non faccian cazzate anche perchè lo Sporting sembra squadra ostica