Sandro Ciotti disse Clamoroso al Cibali per annunciare che il Catania aveva sconfitto l’Inter del Mago. Questa, però, le stava per battere tutte. In undici partite, il Benevento aveva raccolto zero punti. Ripeto: zero. La Juventus, in compenso, veniva da tre vittorie, il compleanno e il pareggio moscio (ma prezioso) di Lisbona. Il successo delle streghe era dato a 35, se non ricordo male.
La trama mi ha riportato a quel calcio che, ragazzo, scartavo goloso. Gli attacchi dei più forti. Il catenaccio dei più deboli. Prima della punizione-chapeau di Ciciretti, c’erano stati un auto-palo di Brignoli e una traversa di Douglas Costa. Dopo, potete immaginarlo. Tiri, bolge, parate, con Higuain accerchiato e Dybala più libero ma non stabile quanto le esigenze avrebbero reclamato.
La palla la muovevano Marchisio, al ritorno da titolare, Cuadrado, Douglas Costa. C’era frenesia. C’era imprecisione. De Sciglio, a destra, era un uomo in meno (e, dunque, un errore di Allegri). De Zerbi ha riacceso l’orgoglio e portato un po’ di fortuna. La Juventus aveva davanti a sé una foresta, poi un muro, poi il destino. C’era un popolo intero ad attenderla, non una squadra. Sarebbe servita la velocità del pensiero. O il lampo di un singolo. O una mossa del tecnico. Viceversa, solo processioni votive nella speranza che qualcuno o qualcosa potesse infilarsi nella cruna dell’ago sannita.
Finché De Sciglio non ha fatto un cross, uno!, Matuidi la sponda e Higuain un gol dei suoi. Dalle favole, talvolta, escono fuori gli orchi. E così un cross l’ha azzeccato persino Alex Sandro e Cuadrado, di testa, ha rovesciato il risultato. Lo stolto, in questi casi, guarda il dito (cioè la classifica). Il saggio, sempre la luna (cioè il gioco, i giocatori). E voi?
Dimenticavo: occhio alla Roma.
Sarri ricomincia a fare il piangina. Meno male. Il Settimo si avvicina.
Gentile Lex, questi siamo… Ormai Dybala incespica sempre sul più bello, per la frenesia che lo porta a voler far troppo e, quindi, a fare troppo poco, e qui, onestamente, l’allenatore non c’entra.
Beck la rosa completa e sana ci dice (direbbe) che in campionato non abbiamo poi tanti rivali. Per la Roma aspetto Natale, quando secondo me il Napoli ci starà dietro. Voglio vederla sul medio periodo.
Per ora Di Francesco, Giampaolo e Gasperini stanno facendo vedere il miglior calcio.
Spalletti se gli prendono qualcuno decente a Gennaio potrebbe diventare più pericoloso.
In Europa è diverso (cit.).
Per Massimiliano “Orfei” Allegri il bel gioco è fine a se stesso.
Gentile Bilbao, la frenesia che faceva sbagliare l’ultimo e il penultimo passaggio. Una zavorra che si era vista anche a Lisbona. Il ritmo lento, altra cosa. Ci voleva velocità di scelta, di pensiero, non frenesia.
Gentile Bit, questa battutaccia alla Lotito da lei non me la sarei aspettata…
eh, primario, noi stiamo diventando strabici: un occhio alla classifica (da una parte) e uno al gioco (dalla parte opposta).
Dove l’ha vista la frenesia?
Voglio dire, su canale?
Gentile Lex, per quello sarebbe bastato azzeccare i due rigori tra Atalanta e Lazio. Il problema è duplice, gioco e giocatori. Coraggio pure.
Beck guardiamo pure il gioco : orrendo. La classifica invece (che tu non vuoi guardare) ci dice che siamo a meno uno dal Napoli. E ci dice pure – tra le righe – che con un gioco migliore staremmo già almeno 5 punti avanti. Certo se hai Higuain e Dybala là davanti, pure col giocommerda per quanto ti ci impegni è difficile non buttarla dentro……
Primo