Come ai vecchi tempi, quando le moviole si buttavano sugli episodi e li straziavano. Al San Paolo, Verona furibondo per il gol «con aiutino» di Koulibaly. Alla Sardegna Arena, Cagliari imbestialito per la gomitata di Benatia a Pavoletti a monte del gol di Bernardeschi (Calvarese, pessimo, aveva assegnato la norma del vantaggio e nessuno si era fermato, nemmeno Sau) e per un braccio randagio dello stesso Bernardeschi (vedi alla voce «petto» di Mertens a Crotone).
Il Cagliari di Lopez avrebbe meritato almeno il pari. La partita, molto fisica, si allungava da una metà campo all’altra, scolpita dai corpo a corpo tra Romagna e Matuidi. Sembrava tutto facile. La traversa di Dybala su punizione, il palo di Bernardeschi. La Juventus di Bologna, più o meno. Solo che il Cagliari non era il Bologna, «quel» Bologna. Recuperava terreno, prendeva coraggio, Pavoletti e Farias costringevano Szczesny a un paio di miracoli (sul secondo, complice il palo). La regia di Cigarini, gli arrembaggi di Barella e Ionita spremevano i campioni.
Non calava, il Cagliari. Fletteva, viceversa, Madama. Gli infortuni di Dybala e Khedira portavano a un ribaltone tattico. L’intreccio si consegnava, spasmodico, alla lotteria degli episodi, che Allegri si aggiudicava con i «biglietti» di Douglas Costa (suo l’assist del gol) e Mandzukic.
Resta la polvere da sparo di un risultato che, «ignorato» dalla Var, ha moltiplicato la voglia di Var. Il mani-comio è uno dei nervi più scoperti. Il Cagliari era già rimasto scottato a Roma, dal gol di Fazio, tradotto e confermato al video da Damato. Zenga, da Crotone, si era scagliato contro l’enormità dei pettorali di Mertens. Riecco, improvvisa, la sudditanza psicologica. Ne avevano certificato la scomparsa per consunzione. E invece no, è sempre lì a portata di mano (naturalmente).
https://www.tuttojuve.com/calciomercato/la-juve-tiene-d-occhio-pellegrini-la-clausola-rescissoria-ingolosisce-i-bianconeri-404178
Ecco. Questo è un centrocampista giovane ed italiano che per quella cifra peppino farebbe bene a non farsi sfuggire.
Scritto da Juve77 il 11 gennaio 2018 alle ore 11:04
ho scritto SPESSO, non SEMPRE…
e mettere il Barça di Pep ed il Napoli di Sarri nella stessa frase mi pare un filino esagerato…
Mike, in effetti finchè piovono 7,5 milioni di euro all’anno, non si prevedono schiarite.
Ergo caro Chain, pioverà ancora per parecchio anche a proposito della nostra ricerca del Santo Graal europeo.
Ma poi a noi che ce frega dell’Europa?
Sob…sob!
Bilbao: pensavo anche io che non potesse piovere per sempre. Dopo Cardiff questa frase, per me, ha perso ogni significato…! :-)))
la storia delle squadre vincenti è spesso stata incentrata sul vigore fisico e sulla differenza di peso.
Scritto da gian-carlo giappogobbo ecc.ecc. il 11 gennaio 2018 alle ore 10:49
SILENZIO. Guardiola ed il Barcellona ci ascoltano! (e pure il napoli che vincente non è, ma che rispetto a tante squadre che precede ha tanti giocatori fisicamente non prestanti)
Bilbao,
l’impressione è che comunque, pioverà ancora per qualche anno.
Scritto da dindondan il 11 gennaio 2018 alle ore 10:30
concordo, aggiungendo alcune considerazioni:
1) adesso La Joya resterà in panca qualche tempo, spero si possa provare stabilmente La Bernarda (cit.), possibilmente con il GGG e D.Costa;
2) per quanto riguarda le preferenze di Re Mida (cit.) per una formazione più imponente dal punto di vista fisico, con costante utilizzo di Marione e al-Khalif (autocit.), non credo si possa fargliene una colpa esclusiva: dalla Samp di Cerezo-Katanec-Michailichenko a centrocampo, al Milan dei tre olandesi (certo non di piccola taglia), la storia delle squadre vincenti è spesso stata incentrata sul vigore fisico e sulla differenza di peso. Ma si tratta di capire se e quando cambiare. Anche se Khedira pare in lieve ripresa, il deficit dinamico rispetto agli avversari è, spesso, imbarazzante, specie considerando che non ha la veneranda età di Andrea the Rock Barzagli (cui, comunque, ad ogni partita, qualche recupero come ai bei tempi riesce ancora).
torreira potrebbe essere un altro allan, giocatore che ci sarebbe molto utile. invece quel fofana dell’udinese dopo l’infortunio mi sembra un po’ sparito. avevo grandi aspettative.
allan quante volte l’abbiamo scritto che era buono? e occhio che se il napoli prende simone verdi fa un altro buon affare, è un giocatore dotato di ottima tecnica e usa indifferentemente entrambi i piedi. per di più è italiano, il che non guasta. è su questi giocatori che dovremmo essere sempre vigili, perchè, a mio avviso, è fondamentale per noi ricostruire un nocciolo duro di italiani. ed è anche per questo che non venderei rugani.
per me a livello di tecnica e talento non c’è confronto tra barella e cristante. davvero non capisco questa predilezione per giocatori ordinari, portatori d’acqua. basta, dai. privilegiamo la tecnica.