Passano gli anni, si moltiplicano gli scienziati, resistono gli artigiani, ma contro il Barcellona di Messi Conte ha giocato come aveva giocato Allegri che, a sua volta, aveva giocato come Mourinho che, per non essere da meno, aveva giocato come Di Matteo che, umile ma sveglio, aveva giocato come Hiddink. In che modo? Detto con il rozzo slang delle bettole, «a catenaccio e contropiede». Sussurrato con il forbito lessico dei Fusignanisti, sventolando un muro semovente, intasando i valichi, sfruttando e addobbando le ripartenze.
Era l’andata degli ottavi di Champions, Chelsea-Barcellona è finita 1-1. Alle sartine di Valverde il centro del ring, agli inquilini di Stamford Bridge due pali (di Willian, un gol (sempre di Willian) e un regalo (di Alonso & Azpilicueta) che Iniesta ha offerto a Messi e la Pulce ha scartato con la golosità del bambino che proprio una cosa così aveva chiesto a Babbo Natale.
Il calcio, pazienti miei, è una lotteria carsica che, appena può, si ribella ai sacri testi di cui le lavagne e le statistiche sono diventate gli stravaganti carcerieri. La partita è stata noiosa, lenta, giocata sul piano tattico come l’avrebbero impostata due normalissimi allenatori. Conte si è chiuso a chiave, salvo tenere aperte le finestre di Hazard, di Willian, di Pedro. Valverde ha ordinato il torello aziendale attorno a Sua Maestà , con Busquets, Rakitic e Iniesta intenti a telefonarsi fino allo sbadiglio.
Cosa sarebbe successo se di gol Willian ne avessi realizzati almeno due? Cosa sarebbe successo se i blu non avessero spalancato l’area a uno squadrone che fin lì, Suarez o non Suarez, aveva alzato solo polvere (e neppure da sparo)? Rimangono, lontani dal risultato, i numeri del possesso palla (Chelsea 32%, Barcellona 68%) e dei passaggi riusciti (Chelsea 246 su 333, Barcellona 778 su 868). Il calcio è anche altro. E’ attimo, è errore, è anarchia.
Il cammello bradipato pur di non perderne una ha fatto venir giù una cosa che non vi dico.
Attenti a parlarne male…. brrrrrrrr….
…e non scrivere più di 3 righe che ti affatichi, capra anal-fabeta.
Peppuzza puzzolente??
Bocchini a nastro da tutte le scrofe della tua famiglia di rom ed estintori magnum su per il tuo abusato retto da parte delle falangi dell’isis.
E ora muori tra sofferenze, vomito, scoregge e rutti.
comunque essere in forma a marzo per affrontare al meglio udinese e spal è importante… Adesso c’è anche l’atalanta. Rimangono due partite vere: con gli inglesi il danno è stato fatto all’andata, mentre con la lazio ci giochiamo il campionato.
il napoli ad oggi ha tutte vittorie e tre pareggi. Nell’anno dei 102 punti facemmo 2 sconfitte e tre pareggi. Saranno forti loro o scarsi gli avversari ma il rullino di marcia è impressionante. Credo che anche la juve abbia più punti di quanti ne avesse nell’anno del record (potenzialmente potremmo arrivare a 104 punti) il che vorrebbe dire fare 22 vittorie di fila. Ambro dice che la media si abbasserà . E’ un cazzaro, ma su queste cose difficilmente si è sbagliato in passato.
Renderemo dura la vita agli Spurs. Loro, essendo la squadra più forte del mondo in questo momento, credevano di venire a Torino e asfaltarci. Invece il nostro mister li ha costretti al pari e gli ha fatto vedere o sorci verdi per quasi quindici minuti.
Datemi “un marzo” e vi solleverò il mondo (semi cit)
A marzo li scassiamo.
Non siate pessimisti, Marzo è alle porte! Otelma Allegri ha previsto già tutto…..
Il Napoli affronterà al San Paolo una Roma depressa, decisamente in un brutto momento. Sembra davvero l’anno buono… sembra.